@melia ha scritto:Personalmente non mi sono mai chiesta il perché, ma ho sempre evidenziato tali analogie. Anche quando insegnavo ai geometri, mi soffermavo sulla divisione con resto e per eseguire la divisione tra polinomi dividevo la lavagna in due parti, sulle prima eseguivo una divisione tra numeri naturali e sulla seconda tra due polinomi. L'analogia risultava evidente anche agli studenti più scarsi.
Faccio lo stesso, con gli stessi risultati.
Proprio per questo mi chiedo perché sui testi non si segua la stessa impostazione... Neanche quando serve, ad esempio, per chiarire la conversione in altra base di numerazione.
@melia ha scritto:Con gli studenti del liceo poi ho lavorato anche sulle analogie tra l'anello dei polinomi e $ZZ$, tra le frazioni algebriche e $QQ$.
Questa è un'altra cosa che faccio sistematicamente.
giuliofis ha scritto:gugo82 ha scritto:Qualcuno si è fatto un'idea del perché su alcuni testi di Matematica per il biennio dei licei non viene mai menzionata la divisione col resto tra numeri interi (o naturali)?
La trovo una scelta perdente, visto che rivedere l'algoritmo della divisione intera potrebbe facilitare l'apprendimento dell'algoritmo della divisione lunga tra polinomi.
Così come trovo perdente il fatto che nessun testo menzioni le analogie tra $ZZ$ e l'anello dei polinomi, o tra $QQ$ e il campo delle frazioni algebriche.
In entrambe le direzioni va parzialmente
Matematica in Movimento, richiamando esplicitamente ad esse nel corso del volume del primo anno. La questione delle analogie tra $ZZ$ e l'anello dei polinomi è però proposta solo nel volume annotato per il docente, dando suggerimenti per introdurla.
In ogni caso concordo, specialmente sulla prima scelta perdente.
Il libro della Guidone mi piace, ma l'anno scorso non l'ho scelto perché è una prima edizione e tra qualche tempo probabilmente troverà un assetto migliore.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)