Ti scrivo qualche altra cosa (in spoiler perché può darsi che sia superfluo ).
Seguo il tuo discorso e ti dico dove secondo me non torna, o meglio dove devi fare attenzione a cosa intendi . Ad un certo punto dici :
Ora più approfonditamente tale legge la posso esporre come " la variazione di energia interna è uguale alla differenza tra il calore assorbito ed il lavoro fatto dal sistema "...ora qui è il punto in cui dovete dirmi se sbaglio!!..l'ultima definizione io la interpreto NON pensando ai segni ancora,in quanto ancora non si è introdotta una convenzione
Secondo me qui stai implicitamente dicendo : " La variazione di energia interna è uguale alla differenza tra i valori assoluti del calore assorbito (o il lavoro subito) e del lavoro fatto (o il calore ceduto) dal sitema" . In questo modo la tua definizione è indipendente da una convenzione sui segni, altrimenti non lo è e ti potresti trovare con risultati assurdi.
Per esempio , prendiamo la tua definizione iniziale e adottiamo una convenzione ( non quella solita) :
$ Q > 0 $ (calore assorbito)
$ L < 0 $ (lavoro fatto)
$ Delta U = Q - L $
In questo modo se il sistema assorbe una quantità di calore tale che $ |Q| = E $ e compie un lavoro tale che $ |L| = E $ avresti
$ Delta U = E - (- E ) = 2 E $
risultato ovviamente assurdo ( perché il sistema ha assorbito e ceduto una stessa quantità di energia e quindi l'energia interna dovrebbe rimanere invariata) . Se invece nella definizione di variazione di energia interna parli dei valori assoluti questo non accade e qualunque convenzione ti va di adottare le cose dovrebbero tornare.
Ovviamente credo che questo discorso sia poco rigoroso ma penso che tu non volessi esattamente un discorso rigoroso, correggimi se sbaglio.