@Martino Guarda, ci avevo pensato e mi hai preceduto: ti confermo la (C)!
Ecco la mia idea: ho un disco chiuso \( \displaystyle \overline B \) di centro \( \displaystyle O \) e raggio \( \displaystyle r \) , quindi stiamo in un piano euclideo \( \displaystyle \mathcal{E}_2 \) con tanto di metrica o distanza euclidea \( \displaystyle d \) .
Sappiamo allora che \( \displaystyle \forall P\in\overline B,\,d(O;P)\in[0;r] \) , quindi mi si accende la lampadina, come si può vedere dalla emoticon
, di ordinare i punti sfruttando la distanza;
ovviamente (per la riflessività delle relazioni d'ordine su un insieme) devo richiedere che \( \displaystyle \forall P\in\overline B,\,P=P \) quindi siano \( \displaystyle P;Q\in\overline B\mid d(O;P)=d(O;Q)\Rightarrow P=Q\,\text{oppure "P e Q non sono confrontabili"} \) , quindi resta il caso che siano \( \displaystyle P;Q\in\overline B\mid d(O;P)>d(O;Q) \) e trovo naturale (se non addirittura ovvio) porre per conseguenza \( \displaystyle P>Q \) .
Tutte queste "ovvietà" discendono dal voler ordinare i punti con la distanza dal centro.
Poi scusate (con tutta la mia napoletanità) se lo scrivo: non volendo essere complicato come mio solito, vi ho voluti trattare come bimbi delle elementari ed ho avuto un effetto peggiore di un eccessivo formalismo! E che...
@Bender Mi sà che sei l'unico che ha capito al primo colpo!
@claudiamatica L'avevo pensata anch'io la spirale!