Re: Test di Wason

Messaggioda mgrau » 13/05/2024, 19:45

Martino ha scritto: sembri suggerire che invece l'approccio "se A allora B" sia più "scientifico", quando invece è tanto assurdo quanto l'altro: per quanti corvi tu controlli, non li avrai mai controllati tutti (o meglio, non avrai mai la certezza di averli controllati tutti).

Non starai parlando sul serio... (ma, se sei un matematico, forse sì :-D )
In sostanza ci dici che tutte le affermazioni che riguardano correlazioni statistiche le possiamo buttare nel cesso.
Quindi, per es. è assurdo dire che il fumo causa il cancro
è assurdo dire che l'uso dei combustibili fossili ha mandato a p.... il clima
ecc.
ma non solo:
è assurdo dire che cariche elettriche uguali si respingono (mica le abbiamo testate tutte...)
è assurdo dire che non si può superare la velocità della luce (forse che abbiamo misurato le valocità di ogni oggetto?)
ecc. ecc.
questo con buona pace di Hume, simpatico filosofo, ma francamente non credo che nessuno lo prenda veramente sul serio
E anche il buon Popper, con la sua falsificabilità: forse che quando si trovava qualche discrepanza nei cieli si buttava nel cesso la legge di Newton? Mai più (e a buona ragione): si cercavano pianeti sconosciuti, errori nei calcoli, o simili. E anche quando non si trovavano (perielio di Mercurio) forse che si buttava ecc. ? Ma no... Se non arrivava Einstein nel 1916, ce la terremmo ancora in piena salute. Per detronizzare una teoria venerabile non basta una controprova, ce ne vogliono...
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Re: Test di Wason

Messaggioda Martino » 13/05/2024, 19:56

@mgrau: Ma infatti quello di cui parlavo era appunto il fatto che quando diciamo "se A allora B" nel mondo reale non vogliamo veramente dire "se A allora B". Vogliamo dire "non si conoscono controprove al fatto che se A allora B, e invece se ne conoscono moltissime evidenze". Nella parte di messaggio che hai citato stavo confrontando "se A allora B" con "se non B allora non A" nel mondo reale, constatando che entrambe sono irrealizzabili (logicamente parlando intendo). Poi certo, sono d'accordo che "se A allora B" sia molto più intuitiva e facile da "applicare".
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Re: Test di Wason

Messaggioda mgrau » 13/05/2024, 20:02

Martino ha scritto: Poi certo, sono d'accordo che "se A allora B" sia molto più intuitiva e facile da "applicare".

Meno male :D Ma non solo più intuitiva e facile: anche più sensata. Se hai controllato l'1% dei corvi, ma lo 0,00000000001% di ciò che non è nero, mi pare che il primo controllo sia più attendibile.
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Re: Test di Wason

Messaggioda gabriella127 » 13/05/2024, 20:06

mgrau ha scritto:
Martino ha scritto: sembri suggerire che invece l'approccio "se A allora B" sia più "scientifico", quando invece è tanto assurdo quanto l'altro: per quanti corvi tu controlli, non li avrai mai controllati tutti (o meglio, non avrai mai la certezza di averli controllati tutti).

Non starai parlando sul serio... (ma, se sei un matematico, forse sì :-D )
In sostanza ci dici che tutte le affermazioni che riguardano correlazioni statistiche le possiamo buttare nel cesso.
Quindi, per es. è assurdo dire che il fumo causa il cancro

E anche il buon Popper, con la sua falsificabilità: forse che quando si trovava qualche discrepanza nei cieli si buttava nel cesso la legge di Newton? Mai più (e a buona ragione): si cercavano pianeti sconosciuti, errori nei calcoli, o simili.

Ma guarda che Popper non dà un metodo pratico, fate così o fate cosà, visto che io ho fatto il falsificazionismo piantetela là se un esperimento disconferma.

Sta parlando di qualcosa a monte di più teorico, il criterio di demarcazione tra scienza e non scienza, che non può essere 'la verifica': invece, una affermazione è scientifica se può essere falsificata.

A me di fatto mi è sempre sembrato che a certi fini dire 'può essere verificato' o 'può essere falsificato' non cambia granché. 'Gli angeli hanno le ali' non è affermazione scientifica né per il verificazionismo né per il falsificazionismo.
Ma non ho mai approfondito il tema.

Poi che si deve fare in pratica nella scienza e quando una ipotesi deve dirsi falsificata se la vedranno gli scienziati,
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Re: Test di Wason

Messaggioda gabriella127 » 13/05/2024, 20:10

mgrau ha scritto:
Martino ha scritto: Poi certo, sono d'accordo che "se A allora B" sia molto più intuitiva e facile da "applicare".

Meno male :D Ma non solo più intuitiva e facile: anche più sensata. Se hai controllato l'1% dei corvi, ma lo 0,00000000001% di ciò che non è nero, mi pare che il primo controllo sia più attendibile.

E perciò citavo l'inferenza statistica, eh? Può dare una base rigorosa alla sensatezza dell'uomo comune.
Nel caso delle cose non nere l'inferenza dirà che il campione è una ciofeca.
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Re: Test di Wason

Messaggioda mgrau » 13/05/2024, 20:17

gabriella127 ha scritto:Sta parlando di qualcosa a monte di più teorico, il criterio di demarcazione tra scienza e non scienza, che non può essere 'la verifica': invece, una affermazione è scientifica se può essere falsificata.

Su questo perfettamente d'accordo.
Ma mi vengono in mente esempi (psicanalisi et similia) che ne uscirebbero male :D
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Re: Test di Wason

Messaggioda Shackle » 13/05/2024, 20:53

Mi vengono in mente esempi (psicanalisi et similia) che ne uscirebbero male :D


Mia opinione : Gabriella giustamente si appella alla scienza che può essere provata, sperimentata, e ripetuta; metodo galileiano insomma, se interpreto bene il suo pensiero. Nella psicanalisi quando mai puoi fare prove e a parità di condizioni iniziali ottenere gli stessi risultati , qui e in Papuasia? Ma poi, come sarebbero definite le condizioni iniziali perfettamente uguali? Quando leggo libri di xxxx e yyyy ( non faccio nomi per ovvi motivi) che parlano di atteggiamenti sociali e comportamenti di individui o di masse dettati da queste o quelle ragioni mi coglie lo scetticismo. Faccio una cosa sola: chiudo il libro e passo ad altro.

Ovviamente posso sbagliarmi. Ma l’osservazione è giusta, ne escono male.
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Re: Test di Wason

Messaggioda gabriella127 » 13/05/2024, 21:03

E vabbe', ma non è che con il verificazionismo stanno allegri.

Ma insomma, scienza o non scienza, non lo so. Ma comunque non è che gli psicoanalisti o altra gente si suicida se gli dicono che quello che fanno non è scienza.
Ripeto, per me la conoscenza non è solo la scienza (mi appello alla clemenza della corte e alla risposta che avevo dato sopra all'intervento di Quinzio), e probabilmente discipline come la psicoanalisi trovano in altro modo la loro validazione, fregandosene di Popper, che poi non è mica l'unico filosofo della scienza al mondo.
E non è che c'è solo empirismo, verificazionismo, falsificazionismo etc.
Ci sono ad esempio filosofie della scienza che hanno una visione sociale o retorica della verità scientifica, cioè che una verità scientifica è tale se viene accettata della comunità degli scienziati.
Io non lo so, per carità.

Freud era uno che ci teneva a essere scientifico, ma chissenefrega poi, a leggere Freud si resta sbalorditi dalla ricchezza e dalla profondità di pensiero.
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