1) è più facile anche senza avere competenze informatiche,
Bevenuto nella realizzazione che meno sai più è semplice insegnarti le quattro cose che tengono insieme il mondo. Lavorare mica si basa sulla competenza, la professionalità e il buon senso, nessuno ha idea di quel che fa e cerca di non dare completamente fuoco al pianeta -senza successo, considerato il clima dell'ultimo periodo. Particolarmente istruttivo in tal senso è questo talk leggero di Rendle
https://www.youtube.com/watch?v=qC_ioJQpv4E per tutta la cui durata a me è apparso evidente che sarebbe stato sufficiente mettere una persona competente al posto giusto, per evitare perdite triliardarie. E invece è andata diversa.
2) è tutto più facile in generale,
3) imparano in molto meno tempo dei colleghi IT,
Si fa in fretta a riempire un bicchiere vuoto...
4) fanno carriera e lead e manager sono in genere soddisfatti (dovrebbero quindi aver compreso dov'è la qualità),
Certo, qualsiasi persona in una posizione di potere su un'altra è soddisfatta di qualcuno che non si lamenta e non ha le parole per esprimere il proprio disaccordo -o per esporre le deficienze di quello che invece vuole solo ordinar loro cose.
5) i neolaurati in informatica e data science vengono assunti davvero con pochissime valutazioni tecniche rispetto a noi. Mi è stato raccontato di tutto. Roba che alcuni confondono proprio le nozioni base di probabilità e statistica.
Benvenuto nella realizzazione che uscire dal mondo accademico significa essere circondato da scimmie glabre che si stupiscono il fuoco crei calore.
Morale:
bastardo il ripieno bastarda la glassa, fa schifo dentro e fa schifo fuori. Le algebre di Lie in caratteristica $p$ erano tanto belle, chi te l'ha fatto fare...