Ti ringrazio gugo82!
Gli spunti ti sono stati dati, così come le indicazioni su cosa sbagli.
Ma il problema è che dimostri di non aver chiari i fondamentali... Quelli vanno fissati quando si comincia, perché dopo è un casino.
questo l'ho compreso, ma potrei chiederti cosa sbaglio sui
fondamentali? Perché non voglio fare le cose fatte male, e voglio davvero davverissimo capire cosa sbaglio.
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Scusa, ma sai cos'è una funzione?
Sai che non se ne può cambiare arbitrariamente il dominio o il codominio e sperare di avere sempre lo stesso oggetto tra le mani?
mi sembra di sì per entrambe. Vediamo:
Una funzione è una relazione "f" ossia un sottoinsieme del prodotto cartesiano AxB, detti nello specifico A dominio e B codominio della funzione, che rispetti la definizione seguente: per ogni a in A esiste unico b in B t.c $(a,b) in f$. data l'unicità di b in relazione con la data f e la a è in uso scrivere: per ogni a in A esiste unico b in B t.c $f(a)=b$.
Certamente non si può cambiare dominio e codominio ed è quello su cui stavo puntalizzando in tutta questa discussione. Non mi torna che a priori si diano un dominio e codominio che poi alla fin fine sono sbagliati per il problema,e quindi non mi torna la definizione di equazione differenziale con quella funzione F che si da all'inizio per il motivo che tu evidenzi
, questo è l'assurdo.
Però provo a chiarire meglio perché probabilmente sbaglio qualcosa di talmente stupido che non riesco a farti capire il mio dubbio.
Il problema è che ti manca la chiarezza sui fatti algebrici di base (come si fa e sotto quali condizioni è possibile la composizione di funzioni)
anche qua, vado sempre a memoria come sopra, ma mi sembra id averle abbastanza in mente queste cose, vediamo:
la composizione $f∘g$ è possibile se il codominio di g è contenuto nel dominio di f, o meglio basta che il dominio di f contenga l'immagine di g. Inoltre posso fare un passetto in più e dire che il dominio di $f∘g$ è l'insieme ${x| x in dom(f) t.c f(x) in dom(g)}$.
Il discorso che faccio sopra per una variabile è il seguente:
- immaginiamo $F: A ->RR$ e $g: B -> im(g)=L$ (ove F ha la funzione di F e g la funzione delle u)
- quando scrivo $(F∘g)(x)=F(g(x)):B->RR$ e se guardo la F di tale composizione $F(g(x))$ ho che $F: A ->RR$ ma potrei benissimo restringere il dominio alla immagine di g e dire che $F': L ->RR$ (poco male).
Inoltre il fatto che $im(g)=L$ possa essere più piccolo dell'insieme $A$ dominio di F non ci tange minimamente, F rimane sempre $F: A ->RR$ perché come ribadito "basta che il dominio di F contenga l'immagine di g per avere composizione".
Aggungo inoltre quello che so della restrizione: data una funzione $h:A->B$ e un sottoinsieme di A, sia esso K. Diciamo restrizione la funzione $h':K->B$ con $h'(x)=h(x) forall x in K$
Facciamo così: ragioniamo su un esempio concreto.
Cos'è l'equazione differenziale:
\[
y^\prime (t) = \frac{y(t)}{t}\; ?
\]
l'equazione differenziale in esame, in forma normale, il che mi crea un piccolo
dubbio sul fatto che non so come gestire il fatto che non ho un intervallo: data $f(t,y(t))=y/t$, ho $f:(-oo,0)∪(0,+oo)xxRR->RR$, vorrei chiederti: come lo risolvo in tal caso?
Mi piacerebbe dare una definizione simile anche per:
data $f(t,y(t))=y/t$, ho $f:(-oo,0)∪(0,+oo)xxRR->RR$ e dire quindi, l'equazione differenziale è il problema di trovare la soluzione $y(t)$ con i suoi intervalli $A$ tali che bla bla bla....
Però avendo una cosa che non è un intevallo mi manda in crisi.
Se però la porto in forma generale: $y'*t-y=0$ ho $F(t,y,y')=0$ quindi direi $F:RR^3->RR$ e l'equazione differenziale è il problema di trovare la soluzione $y(t)$ con i suoi intervalli $A$ tali che i) y sia derivabile almeno 2 volte, ii) $A⊆RR$, iii) $forall t∈A => F(t,y,y')=0$
PS: Uso il canuto tabacco, ma credo che il problema sia mia più che del libro in sé. Perché come dicevo ho letto e riletto e letto le definizioni che mi hai indicato e usato la tua bella definizione di EDO. E mi ritrovo con quei dubbi, quindi più che la fonte sbaglio io!
PPS: credo invece di aver capito solo ora cosa dicevi riguardo la composizione.
Quello che pensavo era che dovevo comporre solo la soluzione y (e non il vettore (t,y) )con la f e anche un po' il fatto che non ho ancora studiato la composizione di funzioni a due variabili (sto facendo analisi 1) e quindi mi sa che ho fatto dei pasticci. La mia idea mi pare giusta ma compivo un errore madornale che credo di aver individuato in quanto segue:
Come dicevo essendo f funzione di f e di t posso renderla come una unica funzione g di t: $f(t,y(t))=g(t)$, questo in effetti posso farlo componendo con una funzione vettoriale $(t,y(t))$ definita in $]−∞,c[$ ed a valori in $]−∞,c[×RR$, otterrei così la g(t) con $t in ]−∞,c[$, il punto è che non avendo dimestichezza con la composizione di funzioni a più variabili io componenvo poi f con la sola $y(t)$ e quindi dicevo il fatto che la $y:(−∞,c)→(0,+∞)⊆R$ non ci crea problemi sulla seconda R del prodotto cartesiano in $f:*xxRR->RR$ (infatti l'immagine di y sta in R del secondo prodotto cartesiano del dominio della funzione f esterna e la compongo senza problemi) tuttavia non sapevo come gestire la parte che indico con $*$. Questo perché la f inizialmente la definivo come $f:RRxxRR->RR$, ma ora avendo $t in ]−∞,c[$ mi accorgevo che dovevo in qualche modo restringere l'intervallo su cui valevano le t e quindi prendevo una funzione ristretta $f':]−∞,c[xxRR->RR$ e mi dicevo: "ok bell'affare che ho fatto ma così variando il dominio non ho più la funzione iniziale! se cambio dominio cambio funzione!"
Il punto fondamentale era invece che $f:RRxxRR->RR$ è la funzione esterna e proprio come per quelle a una variabile mi basta che il dominio della funzione esterna contenga l'immagine di quella interna, e la funzione interna è quella
vettoriale: $k:=(t,y(t))$ quindi $k: ]−∞,c[ -> ]−∞,c[×RR$
e il gioco è fatto:
- $f:RRxxRR->RR$
- la posso comporre con la funzine vettoriale e otterei la $g(t)$ che dicevo $f∘k:]−∞,c[->RR$
- infine posso definire una f' ristretta $f':(−∞,c)×(0,+oo)→R$ che ha per dominio esattamente l'immagine della funzione vettoriale.
Mi sembra che questo finalmente ora sia giusto! vero?