Buonasera,
sono logorato da un dubbio: come sappiamo, per indicare la derivata di una funzione in una sola variabile si usa spesso la notazione $ (d f(x))/(dx) $ che potrebbe a prima vista essere assimilata ad una frazione. Per di più, ho incontrato vari casi in cui nel procedimento risolutivo si sfruttavano proprietà delle stesse, come ad esempio moltiplicare a destra e sinistra per il denominatore nella separazione delle variabili o, come fece il mio professore di fisica spiegandoci l'accelerazione in funzione dello spazio in funzione del tempo, $ a = (dv(x(t)))/(dt) $, moltiplicò sopra e sotto per $ dx $ e, scambiando l'ordine al "denominatore", ottenne $ (dv)/(dx)*dx/dt $, con l'ovvia sostituzione di $ v= dx/dt $
Chiedo dunque a voi: è considerato un vizio di forma o è lecito operare in questo modo? Perchè, a quanto ne so, la dimostrazione del mio professore non sarebbe potuta essere portata a termine se avesse usato, ad esempio, la notazione di derivata come $ f'(x) $
Grazie a tutti