Enunciare il teorema di passaggio al limite sotto segno di integrale per successioni. Spiegare perchè è lecito effettuare il passaggio al limite sotto l'integrale. Dare un esempio di quando non è lecito.
Per l'enunciato non ci sono problemi :
Sia \(\displaystyle (f_n) \) una successione di funzioni definite in \(\displaystyle [a,b] \) ed ivi Riemann-integrabili. Se la successione \(\displaystyle (f_n) \) converge uniformemente ad una funzione \(\displaystyle f : [a,b] \to R \) allora anche \(\displaystyle f \) è Riemann-integrabile ed in particolare è lecito il passaggio al limite sotto segno di integrale :
\(\displaystyle lim_{n \to oo} \int_a^b f_n(x) dx = \int_a^b (lim_{n \to oo} f_n(x)) dx \)
(?) Spiegare perchè è lecito il passaggio al limite sotto l'integrale..ehm boh..
(?) Dare un esempio di quando non è lecito. Credo che l'esempio sia legato alla risposta alla precedente domanda, però azzarderei dire che un esempio potrebbe essere una successione di funzioni per cui non vale il teorema di passaggio al limite sotto segno di integrale. Ad esempio se considero la successione :
\(\displaystyle f_n(x) = \frac{x^2+1}{nx^2+1} \)
questa converge puntualmente \(\displaystyle \forall x \in R \), non ha punti di discontinuità reali, quindi è Riemann-integrabile in tutto \(\displaystyle R \), però non converge uniformemente perchè non soddisfa la condizione necessaria per la convergenza uniforme. Quindi in tal caso, non sono verificate le condizioni del teorema e quindi non è lecito il passaggio al limite sotto segno di integrale. E' giusto oppure mi è sfuggito qualcosa? Grazie ancora!