da xXStephXx » 25/01/2024, 12:43
Alla Sapienza il problema dei libri non c'era perché già dal secondo anno di triennale si usavano soprattutto libri graduate in inglese. E anche le volte che ho visto libri italiani, a parte il bellissimo Topologia di Manetti, erano tutti libri vecchi. Il vero problema era sempre la mancanza di organizzazione centrale. Per dire, al primo anno di magistrale mi son trovato a fare la teoria degli operatori funzionali sia al corso di analisi funzionale sia al corso di istituzioni di fisica matematica, che si tenevano parallelamente.
Poi comunque anche il fatto di usare libri graduate già dal secondo anno, se da un lato è bello perché vuol dire che in Italia si spinge parecchio rispetto all'estero, dall'altro comportava che il prof prendesse sempre estratti dai capitoli rendendo il tutto fortemente vincolato agli appunti presi a lezione. Quindi tante dimostrazioni fatte con strumenti dati per buoni. Cosa che secondo me è un avanzamento un po' illusorio.
E, anche ammesso che un'università abbia libri e corsi pensati per 4 anni e poi quelli pensati per 3+2, ma davvero ci vogliono 15 anni per la conversione? In UK Matematica viene fatta in tante modalità diverse, allo stesso tempo, e tutte funzionanti. Bachelor di 3 anni, bachelor di 4 anni, bachelor + Master (4 anni), bachelor + PhD (7 o 8 anni). Quindi in particolare c'è chi fa il PhD dopo solo 3 anni di studio, e con un livello più basilare di una triennale italiana. Anche se lì non si fanno salti di programma, se un argomento non può essere contenuto per iscritto nelle dispense vuol dire che non si arriva a trattarlo. Un corso di geometria algebrica in UK ad esempio è tutta topologia di Zariski con esercizi sulle curve.