Sìsì, forse sono stato poco chiaro ma intendevo proprio quello!Volevo solo dire di non prendere per oro colato quel metodo, che mi sembra solo un aiuto pratico per districarsi con gli epsilon etc
Grazie di nuovo.
(sposto da sopra per comodità per chi avesse voglia e modo di rispondere)
[...]
Detto ciò, mi fucilate se vi chiedo altre due cosette? E' solo che ragionando su queste proposizioni mi sono venute due curiosità. Ho provato in logica ma non mi hanno considerato di striscio . Vi assicuro che non è un ot ma più uno spin-off, poi nel prosieguo se continueremo la conversazione lo capirete , ma ha a che fare con la definizione di limite e i quantificatori usati.
Inizio con la prima poi nei prossimi post metto la seconda in post successivi, per non allungare troppo il brodo.
Mi è sorto un dubbio ragionando su una dimostrazione e credo di avere una lacuna molto basic su questo fatto:
se io scrivo
$forall a, ∃ab:[...]$ posso scrivere $forall ab,[...]$ direttamente? dove con [...] ometto il resto non interessandomi molto, poiché vorrei un caso generale di utilizzo.
In un certo senso mi chiedo: $forall a, ∃ab: [...] <=> forall ab, [...]$?
avrei poi una domanda bonus: $forall a, ∃ab:[...]$ potrei scriverla in modo espanso come: $forall a, ∃b : ab,[...]$? Sarebbe sensato?
Spero possiate aiutarmi e vi ringrazio.