Sì, mi è successo. (E abbiamo la stessa età, stai forse implicando che anche io sono vecchio?)nel tuo percorso accademico a matematica qui a Padova ti è capitato di incontrare "attempati studenti"
Il mio consiglio, dato che non parti da zero, è di prendere un libro "vero" e studiarlo. Vedi come ti fa sentire fare quegli esercizi (il fatto di essere un utente qui significa che hai modo di chiedere aiuto e feedback) e se riesci a superare 3-4 capitoli di un libro su cui devono studiare i matematici, cioè non scritto a.u.d., allora è una buona idea lottare contro le avversità date dal fatto di essere "vecchio", non particolarmente pronto alla spesa che costerebbe prendere un'altra laurea, o semplicemente senza il tempo per dedicartici. Essermene andato da molto tempo dall'Italia mi fa dimenticare che ricevere un'istruzione è considerato un privilegio... qui funziona diversamente.Sicuramente non potrò più entrare come sacerdote in questa disciplina, tuttavia mi piacerebbe poterne studiare di più e dedicarmici.
L'hai dedotto da solo, io non c'entro!E abbiamo la stessa età, stai forse implicando che anche io sono vecchio?
E, curiosità: come è finita per quei tuoi compagni di corso? Hanno terminato lo studio triennale o il loro intento è naufragato miseramente?Ovviamente non è la norma, cioè non sono tanti, ma l'ho visto capitare
ho sempre detto che "si è vecchi quando finisce la curiosità di imparare cose nuove". Quindi condivido.la trovo una maniera intelligente di occupare il tempo, dato che "la matematica mantiene giovani"
questo in parte l'ho sperimentato iniziando a 32 anni. Dopo anni di solo lavoro ho dovuto trovare una dimensione per lo studio; sicuramente ingegneria è una scemenza in confronto a matematica, o almeno qui a PD, non so se sia davvero così semplice anche da altre parti, perché non mi ha destato grandi disturbi raggiungere la massima votazione. Però ha il grande difetto di essere noiosa, per il sottoscritto. Ci vuole comunque sicuramente molta organizzazione per predisporre il tempo libero allo studio, e almeno su quello sono già rodato. Tuttavia nella vita non ho altri interessi e non mi resta molto, mi fa schifo qualunque altra attività: perdere tempo a guardare film, seguire il calcio, avere una famiglia non mi interessa... insomma, tutta la roba che fa la gente "comune" mi lascia indifferente e annoiato e il mio unico amore è capire qualcosa. Per questo dico, a ragion veduta, che so già organizzarmi lo studio e i tempi e so che è l'unica cosa che mi stimola.allora è una buona idea lottare contro le avversità date dal fatto di essere "vecchio", non particolarmente pronto alla spesa che costerebbe prendere un'altra laurea, o semplicemente senza il tempo per dedicartici
Questo è vero. Comunque, come dicevi in un tuo messaggio in qualche pagina addietro, non bisogna mai demoralizzarsi: ci sono sfighe che ci portano a non poter avere lo stesso punto di partenza di altri. Ma non è una scusa: prima non ho potuto, ora si, e quindi l'ho fatto. Meglio che buttare via tutta la mano di carte della propria giocata.Essermene andato da molto tempo dall'Italia mi fa dimenticare che ricevere un'istruzione è considerato un privilegio
lo prendo come un "hanno fallito" ma non lo dico per non demoralizzare?E, curiosità: come è finita per quei tuoi compagni di corso? Hanno terminato lo studio triennale o il loro intento è naufragato miseramente?Ovviamente non è la norma, cioè non sono tanti, ma l'ho visto capitare
ma no dai, depresso no. Mi piace molto fare cose che alla maggior parte della gente non piace fare, semplicemente questo. Piuttosto, deluso dalla società direi, più che depresso. Ho molti stimoli in cose piuttosto solitarie ed introspettive.È possibile tu sia un po' depresso se la vita ti appare così priva di attrattiva.
sì, certamente. Passivamente l'apprendimento non funziona molto. In realtà ho cercato prove passate da varie università ed esercizi proposti in rete. Sarebbe bello un eserciziario completo, ma non ne conosco.Per il resto, non basta leggere il libro. Hai fatto gli esercizi?
No, è che è impossibile fare una statistica. Un caro amico ha iniziato con me, e ha finito la 3+2 quando io ho finito il dottorato (e nel frattempo è andato full goblin mode studiando la notte, dormendo di giorno, evitando la luce del sole...), e poi è comunque riuscito a trovare un PhD in Norvegia, che ha finito (riuscendo tra l'altro a fare una cosa abbastanza figa). Un 50enne (quindi quello sì vecchio davvero) che stava studiando algebra 1 con noi della triennale, penso abbia finito con fatica. Alterne fortune.nicoista ha scritto:@megas_archon: grazie per le risposte!
Il fatto che hai glissato sulla domanda:lo prendo come un "hanno fallito" ma non lo dico per non demoralizzare?E, curiosità: come è finita per quei tuoi compagni di corso? Hanno terminato lo studio triennale o il loro intento è naufragato miseramente?Ovviamente non è la norma, cioè non sono tanti, ma l'ho visto capitare
Sarà! https://www.unobravo.com/post/anedoniama no dai, depresso no. Mi piace molto fare cose che alla maggior parte della gente non piace fare, semplicemente questo. Piuttosto, deluso dalla società direi, più che depresso. Ho molti stimoli in cose piuttosto solitarie ed introspettive.È possibile tu sia un po' depresso se la vita ti appare così priva di attrattiva.
Fucckkeeney ha molti esercizi, falli tutti.sì, certamente. Passivamente l'apprendimento non funziona molto. In realtà ho cercato prove passate da varie università ed esercizi proposti in rete. Sarebbe bello un eserciziario completo, ma non ne conosco.Per il resto, non basta leggere il libro. Hai fatto gli esercizi?
No, beh, certo. E' ovvio che non fa statistica una esperienza. Ma era solo una curiosità e poter chiedere di esperienze personali a qualcuno che avesse incontrato dei casi. Lo chiedevo perché io, a ingegneria, non ne avevo trovati e mi incuriosiva se a matematica fosse almeno capitato di trovare qualche anziano studente che avesse terminatoNo, è che è impossibile fare una statistica.
se ho ben capito però non era uno "più anziano" ma era un tuo coetaneo che conciliava studio e lavoro? AnnientandosiUn caro amico ha iniziato con me, e ha finito la 3+2 quando io ho finito il dottorato (e nel frattempo è andato full goblin mode studiando la notte, dormendo di giorno, evitando la luce del sole...), e poi è comunque riuscito a trovare un PhD in Norvegia
Ok, messa così allora sì. "Incapacità di provare piacere, con appiattimento affettivo e dell'emotività" mi contraddistingue abbastanza. Però la cosa figa è che sto bene con me stesso in questa cosa .
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