da navigatore » 18/04/2014, 21:11
È questione di convenzioni.
Normalmente, l'indice di riga è posto in alto (si dice anche ' indice di controvarianza'), e l'indice di colonna è posto in basso (si dice anche 'indice di covarianza') . Questi due termini acquistano pieno significato quando le coordinate non sono cartesiane ortogonali ma curvilinee.
Esempio banale. Dato un vettore $V$ con $n$ componenti in uno spazio a $n$ dimensioni, si ha:
$V = V^\alpha*e_\alpha$
dove con ${e_\alpha}$ si indicano i vettori base, e si sottintende la somma su indici ripetuti in alto e in basso (cioè per semplificare non si scrive il simbolo $Sigma_\alpha$ ) .
Le componenti si scrivono come vettore colonna : $((V^1),(V^2),(V^3),(……),(V^n))$ , quindi le righe sono formate da 1 solo elemento, e si distinguono per l'indice in alto.
I vettori base si scrivono come vettore riga : $ (e_1, e_2,e_3,…..e_n)$
E quindi il vettore è dato dal prodotto matriciale della 'riga' dei vettori base per la 'colonna' delle componenti :
$V =e_\alpha* V^\alpha = (e_1, e_2,e_3,…..e_n)*((V^1),(V^2),(V^3),(……),(V^n)) $.
Ma ti ripeto che si tratta di una convenzione. Se al tuo prof piace la convenzione opposta, fiat!
Certo che bisogna poi stare molto attenti quando si va a consultare altri testi.