da navigatore » 21/04/2014, 12:33
Il buon senso ti suggerisce che la forza di attrito statico, esercitata dalla strada sulle gomme dell'auto, è diretta verso il centro di curvatura. E il buon senso ha ragione.
Per curvare, per esempio a destra, c'è bisogno che l'auto, dotata di una certa velocità $\vecv$ mentre va diritta (nota che considero la velocità come vettore, quale in effetti è), sia messa su una traiettoria, che supponiamo circolare, che abbia il centro a destra, giusto? Quindi la velocità vettoriale, se pure rimane costante come modulo, non sarà più costante in direzione: il vettore $\vecv$ deve curvare verso destra.
E chi la mette su questa traiettoria? Una forza, la forza centripeta (punto di vista di un osservatore inerziale esterno, fermo in strada, che vede l'auto curvare a destra).
E la forza centripeta è data, nel caso in cui la strada sia perfettamente in piano, dalla aderenza tra pneumatici e ruote (se la strada è sopraelevata dalla parte dell'estradosso, c'è una parte della forza centripeta dovuta alla sopra-elevazione. Ma tralasciamo questo caso).
Perciò l'auto entra in curva, e se l'aderenza è sufficiente ci rimane, fin quando l'autista non raddrizza il volante perché la curva è finita e bisogna continuare dritto.
Ma supponi che disgraziatamente proprio nella curva ci sia una grossa macchia d'olio, che improvvisamente riduce moltissimo o addirittura annulla completamente l'aderenza tra gomme e strada. La forza centripeta allora si azzera quasi del tutto, e l'auto continua a muoversi lungo la linea retta tangente alla curva in quel punto dove è venuta meno l'aderenza.
Ti torna?
Tu dici : la $F_c$ dovrebbe impedire anche lo slittamento verso l'interno. Ma pensaci bene. L'auto in curva non potrà mai slittare verso l'interno della curva. L'auto, senza forza centripeta, se ne va "per la tangente", come abbiamo appena detto.
Pensa a una pietra legata con uno spago, che fai roteare. È la stessa situazione. Ma ora la forza centripeta è esercitata dallo spago teso. Se si rompe il filo, la pietra prosegue in linea retta lungo la tangente alla circonferenza nel punto in cui è avvenuta la rottura.