Gli esami di maturità 2017 si svolgeranno secondo le stesse modalità previste dal regolamento ministeriale per lo scorso anno scolastico. L’idea di non dover affrontare la terza prova e di sostenere gli esami con un commissione
composta esclusivamente da professori interni aveva fatto gioire gran parte dei maturandi del 2017 per qualche ora, quando sulla stampa e sui siti specializzati si era diffusa la notizia che questi importanti cambiamenti sarebbero entrati in vigore già dal prossimo Giugno.
Pronta la smentita del Ministero che in un comunicato stampa scrive: “Contrariamente a quanto riportato questa mattina da organi di stampa è necessario precisare che non c’è alcun cambiamento in vista per l’esame di Maturità del prossimo giugno. Soprattutto per quanto riguarda la composizione delle commissioni”. Nessuna novità quindi per la maturità 2017, come spiega il ministero, l’anno scolastico è ormai in corso da un paio di mesi, quindi sarebbe stato poco praticabile e corretto cambiare le modalità di esame per chi sta frequentando l’ultimo anno delle scuole superiori.
Sebbene il comunicato del MIUR non accenni ad alcun tipo di cambiamento degli esami di maturità né sul breve, né sul lungo periodo, sappiamo da tempo che sono numerosi gli aspetti della maturità che gli esperti del ministero stanno studiando e analizzando. La composizione delle commissioni d’esame è da sempre un tema caldo. Da più di un decennio si oscilla tra commissioni miste e commissioni interne con presidente esterno, e la seconda opzione sembra possa tornare già per la maturità 2018.
Anche le sorti della terza prova sembrano in dubbio in un futuro vicino. In un paio d’anni è possibile che gli studenti possano dire addio definitivamente al quizzone. In progetto generale sarebbe quello di snellire l’esame di Stato, rendendo sempre più importante il percorso che i ragazzi svolgono negli ultimi tre anni di scuola superiore, compresi gli stage, piuttosto che la prova in sé. Continuate a seguirci per restare informati su eventuali cambiamenti degli esami di maturità.
Serena De Domenico

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