Sì, si può. Non ci sono vincoli formali.
Poi, ad esempio, a Genova, c'è un dottorato in ingegneria matematica e simulazione, che è "emanazione" di un dipartimento che fa capo alla facoltà di ingegneria.
Sempre a Genova, nell'ultimo concorso di ammissione al dottorato di matematica, "emanazione" del dip di mat che fa capo alla fac di scienze, uno dei vincitori aveva la laurea in ingegneria
Tieni presente due cose:
- i dottorati hanno un'ampia autonomia didattica, organizzativa e scientifica, quindi alcuni potrebbero avere delle restrizioni sui requisiti di accesso
- generalmente parlando, i dottorati di matematica hanno una tradizione: effettuano vere prove di ammissione. Voglio dire, ti fanno fare uno scritto con temi/esercizi che tu devi svolgere e poi ti fanno fare un colloquio. Non tutti i dottorati, in altre discipline, hanno una prova scritta e questo rende i "concorsi" di ammissione piuttosto predestinati. Il risultato è che l'accesso a un dottorato di matematica è, allo stesso tempo, più "aperto", per lo meno per quanto riguarda i laureati in matematica, ma anche più "chiuso", essendo le prove scritte difficili per chi non ha la laurea in matematica.
Ultima nota: la "gavetta". Ti ho descritto tutta la carriera universitaria. A mio parere, il passo importante è avere un posto da ricercatore. Perché è un "posto fisso" e questo permette di programmare la propria attività di ricerca a più ampio raggio e con una conseguente maggiore autonomia.
ciao