Messaggioda digi88 » 23/08/2007, 13:44

Ehehehe le diofantee della normale hanno sempre un qualcosa di interessante :D ...
Vediamo se ho dimenticato qualke terna o se ci sono riuscito ad ammazzarlo del tutto questo problemino....

Per Iniziare
-Se $(x;y;z)$ è una soluzione lo sono anche le sue permutazioni.
-Prenderemo in seguito, senza perdere di generalità $x\geq y\geq z\geq 0$.
-Tre soluzioni immediate sono $(1;1;0)$, $(2;2;1)$ e $(3;3;2)$. Soluzioni meno immediate sono $(4;3;1)$ e $(5;4;2)$.

Dividiamo il problema in casi più semplici:

Caso 1: $x=y=z$

L'espressione in questo caso diventa:

$3\cdot 4^x=n^2$

Ma ovviamente nessuna potenza di 4 è divisibile per tre e quindi in LHS c'è il fattore 3 con esponente sicuramente dispari, il che è impossibile per un quadrato.

Caso 2: $x=y\ne z$

L'espressione diventa:

$2\cdot4^x+4^z=4^z(2^{2x-2z+1}+1)=n^2$

Da cui si ricava, ponendo per comodità $2x-2z+1=2m+1$, che:

$2\cdot 4^m=(k-1)(k+1)$

Con $k$ evidentemente dispari. Quindi si avrà che solo uno dei due fattori di RHS sarà divisibile per 4 e l'altro per 2, ossia:

$k-1=2$ e $k+1=4^m$

Quindi necessariamente $m=1$ e $x=y=z+1$. Questa famiglia di soluzioni comprende anche le soluzioni immediate di cui sopra.

Quindi la terna $(z+1;z+1;z)$ e le sue permutazioni rappresentano infinite soluzioni, ecco quindi la risposta alla prima domanda.

Caso 3: $x\ne y\ne z$

Per quanto posto nelle condizioni preliminari possiamo raccogliere un fattore:

$4^z\cdot(4^{x-z}+4^{y-z}+1)=n^2$

Da cui si ricava che:

$4^q\cdot(4^p+1)=k^2-1=(k-1)\cdot(k+1)$

Dove si è posto per comodità $q=y-z$ e $p=x-y$. Considerando ques'ultima equazione $mod(3)$ e $mod(4)$ si ricava che $k$ deve essere un multiplo di $3$ dispari. Questo ci indica come sopra che solo uno dei due fattori di RHS sarà divisibile per $4$ ma ora non abbiamo un fattore 2 in LHS, necessariamente dobbiamo avere quindi il fattore 2 con esponente pari anche in RHS. Questo si ottine se il fattore di RHS divisibile per 4 è una potenza di due con esponente dispari e maggiore di due.

Formalizzando si avrà che $k=2\cdot 4^m \pm 1$, ma per le condizioni poste su $k$ il segno meno va scartato. Andando a sostituire abbiamo quindi che:

$4^{q+p}+4^q+1=(2\cdot 4^m + 1)^2=4^{2m+1}+4^{m+1}+1$

Per il principio di identità dei polinomi si ricava che $p+q=2m+1$ e $q=m+1$. Ritornando alle varibili del testo, $x=z + 2m+1$ e $y=z+m+1$.

Quindi tutte le terne della forma $(z+2m+1;z+m+1;z)$ con le rispettive permutazioni sono soluzioni della diofantea al variare di $m\in NN$.

Queste terne unite a quelle del caso 2 danno tutte le soluzioni intere non negative della diofneta data.

La soluzione è un po lunga ma mi sembra corretta e non usa nulla di speciale, solo qualke idea carina...ditemi voi se c'è qualke errore o altro....
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Messaggioda angus89 » 24/08/2007, 15:28

...
Questo quesito (NORMALE) è fantastico, ma ancora più fantastica è la soluzione che credo di aver trovato, ma ho bisogno che me la vediate un pò...mi dispiace mettere la soluzione e non lasciare aperto il problema, d'altronde son sicuro che capirei poco e niente delle vostre soluzioni o comunque le capirei con uno sforzo immane(per colpa mia, che aimè devo ancora cominciare il 5 anno di un liceo a dir poco pietoso)...la mia soluzione probabilmente la considererete stipida...bho...a me interessa sapere se è da considerare valida e corretta...basta parole!!!
Ecco il problema:

DIMOSTRARE CHE OGNI NUMERO PRIMO DIVERSO DA 2 SI PUO' SCRIVERE IN UN UNICO MODO COME DIFFERENZA DI DUE QUADRATI DI INTERI

Quindi

$P=A^2-B^2$
ovvero
$P=(A+B)*(A-B)$
ma ciò sembrerebbe assurdo visto che un numero primo non può essere scritto come la moltiplicazione di due numeri(in questo caso polinomi)
A meno che uno di questi polinomi sia uguale a $1$
Ma $A+B!=1$ visto che $A$ e $B$ sono due numeri interi...
Quindi a rigor di logica deve essere $A-B=1$
Quindi $A=B+1$
Sostituendo nell'equazione
$P=A^2-B^2$
$P=(B+1)^2-B^2$
$P=B^2+2B+1-B^2$
$P=2B+1$

Ovvero basandoci su quest'ultima equazione possiamo notare che questa descrive tutti i numeri dispari, quindi basta notare che ogni numero prino è dispari ed ecco fatta la dimostrazione...


Che ne pensate?
Decente?
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Messaggioda digi88 » 24/08/2007, 16:06

Si, va bene il ragionamento ma la conclusione non è quella: sembra che vuoi intendere che tutti i dispari hanno quella proprietà (e non è vero, ad es. $105=19^2-16^2=13^2-8^2$) e quindi anche i primi essendo diapsri, dovresti invece solo mostrare che i due numeri sono sempre $a=(p+1)/2$ e $b=(p-1)/2$. Di che anno è questo esercizio??Direi molto vecchio a giudicare dalla difficoltà....
Ultima modifica di digi88 il 24/08/2007, 16:15, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda angus89 » 24/08/2007, 16:12

digi88 ha scritto:Si, va bene i lragionamento ma la conclusione non è quella, dovresti solo mostrare che i due numeri sono sempre $a=(p+1)/2$ e $b=(p-1)/2$. Di che anno è questo esercizio??Direi molto vecchio a giudicare dalla difficoltà....

mah...non è che mi convinca tanto sta cosa...xkè se i numeri sono sempre quelli non hai dimostrato quello che ti è richiesto...
comunque si...è molto vecchio...
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Messaggioda G.D. » 24/08/2007, 16:15

io non voglio correggere o commentare la dimostrazione (se lo avessi dovuto dimostrare io non ne sarei stato capace)...ho solo delle curiosità che gradirei venissero soddisfatte da te o da altri

innanzitutto, poichè nella traccia si dice semplicemente che $A$ e $B$ devono essere interi non vedo perchè non possa essere $A+B=1$ con $A in ZZ^+$ e $B in ZZ^-$ o viceversa: ovviamente non può essere contemporaneamente $A+B=1$ e $A-B=1$ perchè in tal caso $P=1$, inoltre ponendo $A+B=1$ alla fine il tutto sarebbe riscritto semplicemente in $A$ anzicché in $B$, quindi non vedo perchè forzare la mano e scrivere che deve essere $A+B!=1$...forse c'è qualche cosa che non colgo e mi piacerebbe sapere dove sto sbagliando.

la curiosità 2 è questa: la dimostrazione mi sembra tautologica...voglio dire: mi pare che tutte le conseguenze che trai derivino dal prendere vera la tesi e assumerla come ipotesi...ma molto probabilmente sbaglio...anche quì mi farebbe piacere una spiegazione

grazie

ciao
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Messaggioda digi88 » 24/08/2007, 16:17

ho dato un edit cosi capisci megli ma mi spiego di nuovo...
dopo che hai trovato quella condizione su a devi sostituire in $a+b$ e devi porlo uguale a $p$ (dettaglio direi chiave)...e viene quello che ho scritto...
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Messaggioda digi88 » 24/08/2007, 16:20

@Wizard: nel testo penso si parli di interi positivi (quando ci sono primi di mezzo di solito è cosi) ma a spaere l'anno si controllerebbe...per l'altra cosa non è tautologia perchè tu poni semplicemente che sia uguale ad una differenza di quadrati poi devi porre la condizione sulla differenza e ottieni l'unicità...
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Messaggioda G.D. » 24/08/2007, 16:21

ok...grazie
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Messaggioda angus89 » 24/08/2007, 16:44

allora...$A$ e $B$ sono per forza interi positivi, ovvero in $N$ xkè lo decido io...ma non per un mio capriccio...x mia comodità direi...
visto che il secondo passaggio dice da
$A^2-B^2$
a
$(A+B)*(A-B)$
Io decido di assumere $A$ e $B$ in valore assoluto...
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Messaggioda G.D. » 24/08/2007, 16:59

ok...ho capito...ringrazio sia te che digi88 per i chiarimenti
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