Re: limiti di successioni e forme indeterminate

Messaggioda axpgn » 17/09/2018, 17:04

Non c'è niente da fare … quando riuscirete a vedere che esiste un altro mondo al di fuori del vostro sarà comunque tardi …

In pratica affermi che siccome vanno in confusione per una cosa banale (distinguere un'espressione da una sigla) meglio farli morire su una cosa decisamente difficile (il concetto di limite) che sicuramente ed ovviamente prima o poi capiranno (basta la volontà, no?) … didatticamente perfetto :wink:

Indrjo Dedej ha scritto:E vorrei evitare per quanto possibile che qualcuno veda i limiti in questo modo.


Continua a sfuggirti il fatto che al 90% degli studenti (ricordo che siamo nelle superiori e sono stato stretto) non interessa minimamente la cosa ed anche all'Università, fuori dai cdl in Matematica, è ritenuto importante da quattro gatti …

Lo sai che esiste vita anche al di fuori dell'ambito matematico? :-D

E lasciando perdere le battute, lo sai che la Didattica non è una cosa banale? E che non esiste un unico metodo di insegnamento? E pure che quello che va bene per uno magari non va bene per un altro?

Cordialmente, Alex
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Re: limiti di successioni e forme indeterminate

Messaggioda Zero87 » 17/09/2018, 20:33

Per me la verità è in entrambi, ma occorre semplicemente contestualizzare. Alle superiori non si ha l'elasticità mentale e/o non si trattano le cose nel modo universitario.
Ergo, fare definizioni tecniche alle superiori ha il solito effetto di creare esercizi mnemonici per le interrogazioni senza che ci sia effettivamente comprensione. D'altra parte si sviluppano queste scritture "alternative" per visualizzare una situazione altrimenti difficile da capire in altro modo.

My two cent, poi da moderatore se vi va di discutere, confrontarvi, coinvolgere sull'argomento, posso dividere le discussioni e ne creo un'altra. Oppure la create direttamente... :roll:
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Re: limiti di successioni e forme indeterminate

Messaggioda Indrjo Dedej » 21/09/2018, 18:33

È troppo pretendere da un allievo una cosa del genere? Mi si rinfaccia che io pretendo la formalità, ma questa non mi interessa minimamente (per ora). La capacità formalizzatrice viene col tempo. Quello che pretendo invece è il tentativo da parte dell'interlocutore di comprendere la definizione di limite che i libri delle superiori riportano senza pudore alcuno e l'azzardare un ragionamento con parole sue, anche non tecniche.
axpgn ha scritto:Continua a sfuggirti il fatto che al 90% degli studenti (ricordo che siamo nelle superiori e sono stato stretto) non interessa minimamente la cosa ed anche all'Università, fuori dai cdl in Matematica, è ritenuto importante da quattro gatti …

Mi stai diventando un disco rotto. Sai a quanti interessa il latino, ma che sono costretti ad impararlo e, per chissà quale amor proprio dei prof, lo fanno pure bene?
axpgn ha scritto:E lasciando perdere le battute, lo sai che la Didattica non è una cosa banale? E che non esiste un unico metodo di insegnamento? E pure che quello che va bene per uno magari non va bene per un altro?

Certo che la didattica non è affatto banale. Ma qualunque didattica si assuma nei confronti degli allievi mira a trasmettere in maniera corretta dei concetti, non svilendo niente e non mascherando le cose per renderle illusoriamente più appettibibili e semplici.
axpgn ha scritto:Lo sai che esiste vita anche al di fuori dell'ambito matematico? :-D

Il mio discorso è incentrato a quando si fa matematica. Ovvio che c'è altro oltre la matematica, e mi auguro sia così per curwen.

@Zero87, ci sto pensando ad aprire un topic apposito, ma non ora perché ho già tanto da fare.
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Re: limiti di successioni e forme indeterminate

Messaggioda curwen » 21/09/2018, 18:45

Certo che c'è altro, io ho già una laurea e un dottorato in discipline umanistiche e un lavoro a tempo pieno. In realtà concordo con te sulle definizioni, sono importanti non tanto per un fatto formale, ma perché studiarle e saperle applicare è l'unico modo per capire davvero quello che si fa. Se uno ad es. risolve un esercizio applicando regole che non capisce fino in fondo, otterrà probabilmente due effetti: 1) Non saprà risolvere un problema quando questo si presenterà in una forma anche leggermente diversa da quelle che ha incontrato finora; 2) dimenticherà più rapidamente tutte le regole che ha imparato. Per quanto mi riguarda, sto studiando matematica dopo vent'anni dalla fine dello scientifico ed è fantastico. Mi soffermo sulle parti più ostiche e non vado avanti finché non sento di averle capite. Smetto di partecipare a questa discussione perché, almeno per ora, è troppo avanzata per me.
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