Messaggioda laura.todisco » 18/07/2006, 15:44

Ma ora che ci ripenso.... aspetta, fammi concentrare :-D :-D :-D :-D
Se mi sento triste, faccio matematica per essere felice. Se sono felice, faccio matematica per restare felice.
Alfréd Rényi (1921-1970)

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Messaggioda laura.todisco » 18/07/2006, 15:45

OK, ci sono, ora ho capito
:-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D , grazie.
Se mi sento triste, faccio matematica per essere felice. Se sono felice, faccio matematica per restare felice.
Alfréd Rényi (1921-1970)

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Messaggioda Bruno » 18/07/2006, 15:54

Aspetta un attimo... ma sai che adesso sta venendo un dubbio a me? :weedman:

A presto!
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Messaggioda laura.todisco » 18/07/2006, 16:07

:smt023 No, no, è giusto!
Se mi sento triste, faccio matematica per essere felice. Se sono felice, faccio matematica per restare felice.
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Messaggioda Bruno » 25/07/2006, 15:59

giuseppe87x ha scritto:Provare che il prodotto di quattro interi positivi consecutivi non è mai un quadrato perfetto
e che aggiungendo al prodotto trovato $1$ si ottiene sempre un quadrato perfetto.


...è probabilmente meno immediato provare che neppure il prodotto
di cinque numeri interi positivi consecutivi può essere un quadrato
.
In altre parole, se m ed n sono interi e positivi, abbiamo sempre:

n² < m·(m+1)·(m+2)·(m+3)·(m+4) < (n+1)² ,

essendo n la parte intera della radice quadrata di m·(m+1)·(m+2)·(m+3)·(m+4).

(Purtroppo, non posso visualizzare le formule e mi tocca dirla così...)

Ricordo di averlo dimostrato, però al momento ho dimenticato come.
Penso, in fondo, che il mio metodo fosse comunque meno interessante
di quello che potrebbe venire in mente voi.

:wink:
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Messaggioda fields » 26/07/2006, 10:08

Ciao, Bruno. Hai ragione, il prodotto di $5$ interi consecutivi non è mai un quadrato perfetto, l'ho appena dimostrato. Sarebbe però interessante confrontare la mia soluzione con un'altra, per vedere con che metodi risolvere problemi di questo tipo e vedere se c'è una soluzione elegante. Dunque, prima di postare la mia soluzione, aspetto un po' per vedere se qualcun altro (magari tu stesso) si fa avanti.

Ps: esiste un $k$ tale che il prodotto di $k$ interi consecutivi sia un quadrato perfetto?
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Messaggioda fields » 28/07/2006, 11:42

Allora, nessuno? Vi esorto a provare a risolvere il seguente problema, non richiede nessuna conoscenza di teoria dei numeri.

Il prodotto di $5$ interi consecutivi non è mai un quadrato perfetto.

Coraggio, vi divertirete, è un gioco da fare sotto l'ombrellone, un passatempo estivo... coi fiocchi! :-D
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Messaggioda Bruno » 28/07/2006, 17:26

Sono riuscito a trovare gli appunti delle considerazioni che ho fatto
qualche tempo fa sul problema.
Purtroppo non riesco a pensare a qualcosa di diverso perché mi manca
il tempo, e poi anche perché al momento non ho idee.
Sicuramente l'ottimo Fields avrà in serbo qualcosa di migliore.
Vabbe', è giusto per provare... Spero però di non aver scritto troppe
sciocchezze (di cui mi scuso in anticipo).

Bene.
Il metodo che segue è una specie di 'sbriciolamento'.

Supponendo che sia (e qui utilizzo il simbolo  per indicare un generico
quadrato intero, evitando così di ricorrere a troppe lettere):

n·[(n²-2)²-n²] = 

con n>2 (n è il termine centrale del prodotto in questione e [(n²-2)²-n²] =
(n-1)(n+1)(n-2)(n+2)
), si possono fare due congetture:

A) I termini n e (n²-2)²-n² ammettono 2 come unico divisore comune.
In questo caso le rispettive metà devono essere dei quadrati perfetti,
essendo prime fra loro.

B) I termini n e (n²-2)²-n² sono primi fra loro o sono entrambi divisibili
per 4 =  (il loro eventuale massimo comun divisore) e quindi ciascuno
di essi dev'essere un quadrato perfetto.


Ipotesi A

In tale caso si avrebbe, dovendo prendere n = 2·(2k+1) (con k>0):

[4·(2k+1)²-2]²-4·(2k+1)² = 2·

ossia (con pochi passaggi e tenendo conto che  non è lo stesso):

½k(k+1)(4k+1)(4k+3) = .

Nell'ultima uguaglianza scritta si osserva che 4k+3= 4(k+1)-1 non può
essere primo con tutti gli altri fattori, in quanto ciò condurrebbe a
ritenerlo un quadrato, ma i quadrati dei numeri dispari seguono sempre
di un'unità un multiplo di 4.
Si vede anche che 4k+3 dev'essere primo con k+1 e 4k+1, per cui
rimane da considerare k, con cui può avere in comune solo il 3.
Si riconosce inoltre che 4k+1 dev'essere un quadrato perfetto.
Diversamente, infatti, potrebbe avere qualche fattore in comune
solo con k+1 e con esso dovrebbe soltanto condividere il 3.
In tal caso (4k+1)/3 dovrebbe essere un quadrato, cioè: 4k+1 = 3·.
Ma il triplo di un quadrato dispari precede sempre di un'unità un multiplo
di 4.

Si può allora introdurre questa ulteriore coppia di condizioni:

a) ½(k/3)(k+1) = 
b) 4k/3+1 = 

La b) ci dice che k dev'essere un multiplo di 3, quindi nella a) possiamo
ancora distinguere questi due casi (essendo k e k+1 primi fra loro):

a.1.1) k/3 =  ,
a.1.2) ½(k+1) = 

e

a.2.1) k/6 = 
a.2.2) k+1 = .

Dalla a.1.1) si deduce che 4k/3+1 = +1, ma questo vuol dire
che - per la b) - le eventuali soluzioni dipendono dalla esprimibilità di 1
come differenza di due quadrati interi (1 = 1²-0²), ciò che naturalmente
porta a considerare unitario il termine 4k/3+1 e nullo k.
Dalla a.2.2) si deduce 4k+1+3 = , poiché però 4k+1 =  (lo abbiamo
stabilito più sopra) e siccome 3 = 2²-1², si conclude che anche in questo
caso k = 0.

Dal momento che dev'essere k > 0, l'ipotesi A è pertanto falsa.



Ipotesi B

Rimane da considerare l'eventualità in cui n e (n²-2)²-n² siano primi
fra loro o il loro massimo comun divisore sia 4 = .
In questi casi dobbiamo avere:

(n²-2)²-n² = 

ed n stesso dev'essere un quadrato perfetto.
Anche il discriminante dell'equazione:

(x-2)²-x = 

dev'essere un quadrato, ossia:

9+4p² = q².

Poiché risulta 9 = 1·9 = 3·3, in due soli modi 9 può essere scritto come
differenza di due quadrati interi:

9 = 3²-0² = 5²-4²,

a cui corrispondono i seguenti valori di x: 0, 1, 4, 5 .
Ricordando che n > 2, si ha che x = n² dev'essere non minore di 9
(senz'altro è più grande, visto che n stesso è un quadrato), quindi
nessuno dei precedenti valori, in realtà, va bene.

L'ipotesi B, dunque, è falsa.

Lo scopo delle due ipotesi appena considerate (nel mio intento) era
proprio quello di giustificare la quadratura del prodotto non nullo
di cinque numeri interi consecutivi.

Se siete arrivati fino a qui, solo per questo siete stati portentosi :D

A presto.
Bruno
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Messaggioda fields » 28/07/2006, 21:19

Allora, Bruno, ci sono delle affermazioni false in quanto hai scritto.


Bruno ha scritto:A) I termini n e (n²-2)²-n² ammettono 2 come unico divisore comune.
In questo caso le rispettive metà devono essere dei quadrati perfetti,
essendo prime fra loro.


Non è vero: prendi $n=6$. La metà di $(6^2-2)^2-6^2$ non è un quadrato perfetto. Siccome vedo che poi basi la tua prova su questa affermazione, non vado oltre a leggerla.
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Messaggioda karl » 28/07/2006, 22:51

Pero' Bruno parte dall'ipotesi di lavoro che $n[(n^2-2)^2-n^2]$
sia un quadrato esatto,ipotesi che non e' soddisfatta per n=6
( e che del resto non puo' esserlo per nessun valore
di n dato che questa e' proprio la tesi)
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