Ciao, sono un insegnante di Matematica e Fisica, presso un istituto d'arte.
Martedì 24 Aprile ho accompagnato delle classi in gita a Roma. Dopo una visita immaginifica alla GNAM (la meravigliosa Galleria Nazionale d’Arte Moderna) e una breve escursione per il Pincio, Trinità dei Monti, via Condotti ecc., mi sono smarrito (figuraccia!) con 17 ragazzi lungo via del Corso; un po’ perché eravamo sempre la retroguardia dell’intero gruppo, a causa del fatto che i ragazzi e le ragazze si fermavano in continuazione ad osservare vetrine, mangiare gelati, comprare ricordini, andare in bagno, prendere denaro al Bancomat, et cetera, ma anche perché avevo inteso (sic!) che l’appuntamento fosse in piazza del Popolo invece che in piazza Navona. Quindi, dopo la scioccante sensazione di smarrimento per l’esserci considerevolmente allontanati dalla meta, di corsa (si fa per dire) giù fino alla Piazza suddetta. Giunti alfine (io con i piedi distrutti), abbiamo chiesto a quelli già arrivati se avessero già visto le opere di Caravaggio presso la chiesa di San Luigi dei Francesi. Ovviamente tutti avevano già effettuato la visita, e allora quattro delle ragazze che erano con me, non mie dirette alunne, si sono dirette all’istante presso quella chiesa; io, per non lasciarle sole, le ho seguite dopo qualche minuto. Le ho trovate nella chiesa, qualcuna di fronte alle opere, letteralmente incantata ad osservare le tre tele, bellissime. Una di loro si era addirittura commossa, non poteva immaginare che i quadri fossero così grandi ed emozionanti; un’altra ha insistito per comprare delle cartoline ricordo da portare alla sua insegnante di storia dell’arte.
Sono giorni che penso a questa cosa.
Si parla sempre male della scuola, del bullismo, dei video choc, et cetera. Io per fortuna non conosco questa scuola, ma una scuola fatta da ragazzi e giovani per lo più seri, allegri, spensierati quanto basta: molti miei alunni lavorano in modo molto soddisfacente e gratificante, qualcuno anche la di là di questo, eccellentemente.
Perché scrivo queste cose qui?
E’ semplice: nessun giornale riporterà mai queste notizie, ma la scuola che amo è fatta soprattutto di questo.
Qualcuno ha altri esempi di questo genere? Io credo proprio di sì e sarebbe confortante leggere un po' di fatti belli che accadono a scuola.
Ciao.
Antonio Palladino