W la scuola!

Messaggioda antoniopalladino » 12/05/2007, 04:46

Ciao, sono un insegnante di Matematica e Fisica, presso un istituto d'arte.
Martedì 24 Aprile ho accompagnato delle classi in gita a Roma. Dopo una visita immaginifica alla GNAM (la meravigliosa Galleria Nazionale d’Arte Moderna) e una breve escursione per il Pincio, Trinità dei Monti, via Condotti ecc., mi sono smarrito (figuraccia!) con 17 ragazzi lungo via del Corso; un po’ perché eravamo sempre la retroguardia dell’intero gruppo, a causa del fatto che i ragazzi e le ragazze si fermavano in continuazione ad osservare vetrine, mangiare gelati, comprare ricordini, andare in bagno, prendere denaro al Bancomat, et cetera, ma anche perché avevo inteso (sic!) che l’appuntamento fosse in piazza del Popolo invece che in piazza Navona. Quindi, dopo la scioccante sensazione di smarrimento per l’esserci considerevolmente allontanati dalla meta, di corsa (si fa per dire) giù fino alla Piazza suddetta. Giunti alfine (io con i piedi distrutti), abbiamo chiesto a quelli già arrivati se avessero già visto le opere di Caravaggio presso la chiesa di San Luigi dei Francesi. Ovviamente tutti avevano già effettuato la visita, e allora quattro delle ragazze che erano con me, non mie dirette alunne, si sono dirette all’istante presso quella chiesa; io, per non lasciarle sole, le ho seguite dopo qualche minuto. Le ho trovate nella chiesa, qualcuna di fronte alle opere, letteralmente incantata ad osservare le tre tele, bellissime. Una di loro si era addirittura commossa, non poteva immaginare che i quadri fossero così grandi ed emozionanti; un’altra ha insistito per comprare delle cartoline ricordo da portare alla sua insegnante di storia dell’arte.
Sono giorni che penso a questa cosa.
Si parla sempre male della scuola, del bullismo, dei video choc, et cetera. Io per fortuna non conosco questa scuola, ma una scuola fatta da ragazzi e giovani per lo più seri, allegri, spensierati quanto basta: molti miei alunni lavorano in modo molto soddisfacente e gratificante, qualcuno anche la di là di questo, eccellentemente.
Perché scrivo queste cose qui?
E’ semplice: nessun giornale riporterà mai queste notizie, ma la scuola che amo è fatta soprattutto di questo.
Qualcuno ha altri esempi di questo genere? Io credo proprio di sì e sarebbe confortante leggere un po' di fatti belli che accadono a scuola.
Ciao.
Antonio Palladino
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antoniopalladino
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Messaggioda Admin » 12/05/2007, 05:41

Io riporto l'esperienza che abbiamo fatto qualche giorno fa con la gara MatematiCup. Una gara per la scuola media (secondaria di 1° grado) con un uso non banale di Internet, di tre computer collegati in rete, una richiesta di competenze matematiche non banali, una organizzazione del gruppo squadra non facile perché richiedeva una squadra con ragazzi di prima, di seconda e di terza classe messi insieme da un docente, ...
Per noi è stato un grande successo di partecipazione, 5000 studenti iscritti, 156 scuole, 250 squadre, tutti collegati a internet allo stesso orario, hanno svolto gli esercizi tutti insieme in tutta Italia.
A mio giudizio è stato un bel modo di fare scuola, con tanti alunni, docenti e presidi coinvolti che si sono sfidati sulle competenze informatiche e matematiche.
E i mezzi di comunicazione?
E' stata una fatica riuscire a far inserire in qualche giornale locale trafiletti di poche righe.
Purtroppo sono tutti dietro a scoprire i 'grandi' scandali che coinvolgono 1o2 insegnanti 1o2 studenti e nessuno vede l'enorme lavoro quotidiano i momenti di eccellenza, le cose positive che si fanno nella scuola.
"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori" F. De Andrè
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la scuola siamo noi

Messaggioda laura.todisco » 12/05/2007, 15:55

Ieri, nella mia casella di posta, ho trovato questo:

Gentile Professoressa, caro Professore,

troverà, in allegato alla presente, la lettera che il Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni ci ha pregato di far pervenire a Voi Docenti per promuovere l’iniziativa “La scuola siamo noi”. Si tratta di una settimana interamente dedicata a raccontare come si vive e si lavora nelle scuole italiane.

A breve troverà sul nostro sito, all’indirizzo www.indire.it/lascuolasiamonoi, le informazioni su come partecipare a quest’iniziativa. Lo spazio web offrirà ai docenti la possibilità di far conoscere sia il proprio lavoro sia quello dei propri studenti.

Grazie per l’attenzione, cordiali saluti.

I Commissari Straordinari dell'Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica

Dott.ssa Leopolda Boschetti



Dott. Flaminio Galli

Prof. Onorato Grassi


e l'allegato:


Il Ministro
della Pubblica Istruzione



Roma, 30 aprile 2007

Gentile Professoressa, caro Professore,

È grazie a persone come Lei che ogni giorno migliaia di bambini e di giovani sono aiutati a crescere, mettendo a frutto le proprie capacità, attraverso un percorso di conoscenza in grado di aprirli in modo costruttivo alla realtà e agli altri.
La scuola italiana merita di essere conosciuta per questo, per la ricchezza e la varietà del lavoro che quotidianamente viene svolto con sacrificio, dedizione, professionalità e senso di responsabilità.
E' profondamente ingiusto omologare tutta la scuola ai gravissimi fatti di cui si è tanto parlato in questo anno. E' necessario, da parte di tutti, un impegno forte nel prevenire questi episodi, ma è fondamentale far capire alla società come può essere affascinante e positiva l'esperienza dell'imparare e del crescere insieme, studenti e insegnanti.
Raccontare quello che si è fatto nel corso di un anno scolastico significa narrare il mondo, la storia, la realtà attraverso gli occhi dei bambini e dei ragazzi che li hanno scoperti con l'apporto decisivo di voi insegnanti.
Da qui è nata l'idea di ritagliare nell'arco dell'anno scolastico una settimana dedicata alla presentazione della ricca quotidianità della nostra scuola. Ogni insegnante con i suoi studenti ha sicuramente tanto da raccontare:
- esperienze innovative o particolarmente efficaci nell'insegnamento
- esempi di didattica laboratoriale e di raccordo tra scuola, formazione professionale, università ed imprese;
- buone pratiche per combattere le difficoltà di apprendimento e valorizzare le diverse abilità, per favorire l'integrazione degli studenti stranieri e la conoscenza delle diverse culture, per promuovere il recupero dei debiti formativi e premiare le eccellenze…e molto altro ancora.

Far conoscere il vostro lavoro ed il lavoro dei vostri studenti è il modo migliore per valorizzare e far crescere la stima nei confronti della nostra scuola e l'apprezzamento per quello che è e che fa. Questo è lo spirito dell'iniziativa: "La scuola siamo noi: una settimana per raccontare come si vive e si lavora nelle scuole italiane" che si svolgerà tra il 19 ed il 25 Maggio.
Non vi chiedo di fare nulla di più, né di essere nulla di diverso da quello che quotidianamente siete e vivete: vi chiedo di raccontarlo ai genitori dei vostri alunni, alle istituzioni, alla società, alla comunità locale in cui la scuola quotidianamente lavora. Tutti insieme, poi, lo presenteremo alla nostra comunità nazionale.
La nostra scuola può fare e farà di più, ma sicuramente non è all'anno zero e ha una ricchezza che va scoperta e di cui il Paese può essere orgoglioso.
Sono certo di poter contare come sempre sul Suo impegno e sulla Sua collaborazione.

Grazie,
con stima

Giuseppe Fioroni
Se mi sento triste, faccio matematica per essere felice. Se sono felice, faccio matematica per restare felice.
Alfréd Rényi (1921-1970)

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