Re: diventare insegnante

Messaggioda gugo82 » 20/01/2022, 01:41

giuliofis ha scritto:Sinceramente non sono d'accordo, gugo.
Io ho vinto un concorso ordinario per A27, e conseguentemente ho ottenuto l'abilitazione su A47. Il problema, però, è che non ho mai studiato niente di matematica applicata all'economia, e trovo assurdo dare per scontato che, qualora mi trovassi ad insegnare in un ITE, io vada a studiare cose mai viste, e soprattutto che le capisca con la profondità tale da trasmetterle a qualcuno.
Nel sistema di accesso alla professione c'è qualcosa che non funziona, mi sembra evidente!

Non è che si dà "per scontato": è così. Da sempre.
C'è chi lo capisce e chi no, e ciò fa la differenza tra un docente buono ed uno meno buono.

Tanto per dire...
Testo nascosto, fai click qui per vederlo
Mia madre ha insegnato una vita alle elementari, per circa 30 anni da maestra unica (e gli ultimi 10 anni circa in team), col solo diploma dell'istituto magistrale poiché prima non serviva la laurea per insegnare ai bimbi.
Da studentessa, fin da bambina, non le è mai piaciuta la Matematica, non la capiva ed aveva risultati mediocri; tuttavia, da maestra, doveva insegnare anche quella materia lì.
Riflettendo, capì che voleva una cosa: i suoi alunni non dovevano avere gli stessi problemi con la Matematica che aveva avuto lei quando era tra i banchi. Perciò si mise a studiare anche quello che non le piaceva e non capiva.
In questo modo è riuscita ad insegnare (anche) Matematica, molto bene, a tanti bambini per tanti anni.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
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Re: diventare insegnante

Messaggioda giuliofis » 20/01/2022, 13:41

gugo82 ha scritto:è così. Da sempre.
C'è chi lo capisce e chi no, e ciò fa la differenza tra un docente buono ed uno meno buono.

Mi sembra, sinceramente, assurdo. Io non sono stato minimamente testato su questi argomenti, proprio zero!

gugo82 ha scritto:Mia madre ha insegnato una vita alle elementari, per circa 30 anni da maestra unica (e gli ultimi 10 anni circa in team), col solo diploma dell'istituto magistrale poiché prima non serviva la laurea per insegnare ai bimbi.
Da studentessa, fin da bambina, non le è mai piaciuta la Matematica, non la capiva ed aveva risultati mediocri; tuttavia, da maestra, doveva insegnare anche quella materia lì.
Riflettendo, capì che voleva una cosa: i suoi alunni non dovevano avere gli stessi problemi con la Matematica che aveva avuto lei quando era tra i banchi. Perciò si mise a studiare anche quello che non le piaceva e non capiva.
In questo modo è riuscita ad insegnare (anche) Matematica, molto bene, a tanti bambini per tanti anni.[/spoiler]

Va bene, ma in teoria il diploma magistrale certifica che la matematica l'ha studiata. La mia laurea in fisica e il mio concorso ordinario invece non certificano che io abbia mai studiato alcunché su montanti e compagnia.
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Re: diventare insegnante

Messaggioda gabriella127 » 20/01/2022, 14:00

giuliofis ha scritto:Va bene, ma in teoria il diploma magistrale certifica che la matematica l'ha studiata. La mia laurea in fisica e il mio concorso ordinario invece non certificano che io abbia mai studiato alcunché su montanti e compagnia.


@melia ha scritto:[...]si fa un po' di Statistica e di Probabilità anche applicata alle assicurazioni e un po' di calcolo del montante e dei ratei. Queste cose non richiedono molte nozioni di economia, solo un po' di linguaggio.
Ho insegnato per 24 anni in un Tecnico per Ragionieri e Geometri. Io avevo le classi dei Geometri, ma allo sportello capitava spesso che ci fossero anche Ragionieri, non ho mai avuto problemi con i loro esercizi e tanto meno con la teoria, anche se non mi sono spesa più di tanto perché il mio lavoro era quello con i Geometri.
Matematica Applicata era insegnata sia da matematici che da economisti, ho visto spesso in crisi gli economisti, mai i matematici.


Ha ragione @melia, se per matematica applicata si intendono le cose che cita.

Sono nozioni di matematica finanziaria, che c'entrano poco con l'economia, richiedono giusto un po' di nozioni e di inguaggio. Non serve niente di economia, e non è matematica per l'economia.
Quest'ultima è un'altra cosa, che richiede effettivamente delle conoscenze di economia che non si fanno in poco tempo e che un matematico non può veicolare, a meno ovviamente che non si metta a studiare economia per un periodo.

Quindi è normale che nelle cose che dice @melia i matematici non abbiano difficoltà.
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Re: diventare insegnante

Messaggioda gugo82 » 20/01/2022, 14:13

giuliofis ha scritto:
gugo82 ha scritto:è così. Da sempre.
C'è chi lo capisce e chi no, e ciò fa la differenza tra un docente buono ed uno meno buono.

Mi sembra, sinceramente, assurdo. Io non sono stato minimamente testato su questi argomenti, proprio zero!

gugo82 ha scritto:Mia madre ha insegnato una vita alle elementari, per circa 30 anni da maestra unica (e gli ultimi 10 anni circa in team), col solo diploma dell'istituto magistrale poiché prima non serviva la laurea per insegnare ai bimbi.
Da studentessa, fin da bambina, non le è mai piaciuta la Matematica, non la capiva ed aveva risultati mediocri; tuttavia, da maestra, doveva insegnare anche quella materia lì.
Riflettendo, capì che voleva una cosa: i suoi alunni non dovevano avere gli stessi problemi con la Matematica che aveva avuto lei quando era tra i banchi. Perciò si mise a studiare anche quello che non le piaceva e non capiva.
In questo modo è riuscita ad insegnare (anche) Matematica, molto bene, a tanti bambini per tanti anni.

Va bene, ma in teoria il diploma magistrale certifica che la matematica l'ha studiata. La mia laurea in fisica e il mio concorso ordinario invece non certificano che io abbia mai studiato alcunché su montanti e compagnia.

Veramente, la prima cosa che una laurea certifica è che tu sai studiare in maniera autonoma argomenti (anche tecnici) contigui al settore disciplinare del titolo.

Più tecnicamente, tra i descrittori delle competenze in uscita da una laurea magistrale/specialistica ci sono questi due:
I titoli finali di secondo ciclo possono essere conferiti a studenti che:

  • [...]

  • siano capaci di applicare le loro conoscenze, capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi su tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio;

  • [...]

  • abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare per lo più in modo auto-diretto o autonomo.


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Re: diventare insegnante

Messaggioda gabriella127 » 20/01/2022, 14:28

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gugo82 ha scritto:
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La difficoltà cominciano quando ci sono parecchi 'mbuti :-D
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Re: diventare insegnante

Messaggioda gugo82 » 20/01/2022, 14:50

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gabriella127 ha scritto:
gugo82 ha scritto:
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La difficoltà cominciano quando ci sono parecchi 'mbuti :-D

O troppi subbacqui!
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Re: diventare insegnante

Messaggioda gabriella127 » 20/01/2022, 14:54

Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
:-D :-D :-D
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Re: diventare insegnante

Messaggioda giuliofis » 20/01/2022, 15:36

gugo82 ha scritto:Veramente, la prima cosa che una laurea certifica è che tu sai studiare in maniera autonoma argomenti (anche tecnici) contigui al settore disciplinare del titolo.

Certamente, ma dare per scontato che un assunto a tempo indeterminato lo faccia ex novo, sinceramente, lo trovo assurdo. Sto dicendo questo, non che un laureato medio non sappia farlo: se non sapesse farlo magari la laurea non l'ha presa davvero e mente. :lol:

gabriella127 ha scritto:Sono nozioni di matematica finanziaria, che c'entrano poco con l'economia, richiedono giusto un po' di nozioni e di inguaggio. Non serve niente di economia, e non è matematica per l'economia.

Sì, certo, quando ero agli IeFP me li sono dovuti studiare, sì con grande semplicità, ma per conto mio.
Nel mio percorso di studi non ho mai visto niente di simile, e neanche al concorso per A27 c'era nulla di nulla...
Non sto assolutamente dicendo che sia difficile, sto dicendo che un docente di ruolo, ormai quasi intoccabile, potrebbe tranquillamente non saperne niente, non avere voglia di studiarsi quelle quattro cose, e fare un pessimo lavoro in ciò che differenzia A47 da A26/A27. Se almeno l'abilitazione in A47 fosse concessa a condizione di passare un esamino stupido dopo il concorso, o cose simili, penso sarebbe meglio.
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Re: diventare insegnante

Messaggioda gugo82 » 20/01/2022, 16:22

giuliofis ha scritto:
gugo82 ha scritto:Veramente, la prima cosa che una laurea certifica è che tu sai studiare in maniera autonoma argomenti (anche tecnici) contigui al settore disciplinare del titolo.

Certamente, ma dare per scontato che un assunto a tempo indeterminato lo faccia ex novo, sinceramente, lo trovo assurdo.

Il punto è questo: deve farlo, perché è parte della sua professione.

giuliofis ha scritto:[...] sto dicendo che un docente di ruolo, ormai quasi intoccabile, potrebbe tranquillamente non saperne niente, non avere voglia di studiarsi quelle quattro cose, e fare un pessimo lavoro in ciò che differenzia A47 da A26/A27.

Riassumendo: "etica professionale, questa sconosciuta"... Andiamo bene. :roll:

giuliofis ha scritto:Se almeno l'abilitazione in A47 fosse concessa a condizione di passare un esamino stupido dopo il concorso, o cose simili, penso sarebbe meglio.

Dopo il concorso??? Questa è una bestialità.
Al massimo, durante il concorso... Ma nemmeno.


P.S.: IeFP? Che roba è?
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Re: diventare insegnante

Messaggioda giuliofis » 20/01/2022, 17:02

gugo82 ha scritto:Il punto è questo: deve farlo, perché è parte della sua professione.[..]
Riassumendo: "etica professionale, questa sconosciuta"... Andiamo bene. :roll:

Eh, sì... io ho diversi colleghi che non sanno cosa sia..!

gugo82 ha scritto:Dopo il concorso??? Questa è una bestialità.

Per me no. Per me, se vinci il concorso su A27, dovresti essere abilitato su A20, A26 e A27 perché condividono lo stesso programma concorsuale. Se vuoi quella su A47, che ha un programma concorsuale decisamente diverso (non differisce solo su matematica ed economia, tutt'altro!), o vinci il relativo concorso, o ti fai un percorso di abilitazione (molto snello) dopo essere già abilitato su A26 o A27. Sinceramente, non trovo corretto far corrispondere abilitazioni su classi di concorso che non condividono il medesimo programma concorsuale.


gugo82 ha scritto:P.S.: IeFP? Che roba è?

Istruzione e formazione professionale, uno dei canali dell'istruzione italiana, gestito dalle Regioni.
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