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Vanno su due livelli: quelli bravi o medio-bravi, una volta finite le superiori, vanno nel circuito "élite": classes préparatoires, che sono i propedeutici alle grandi scuole. Chi completa con successo questo ciclo di studi ha studiato come un forsennato, ma ha la strada spianata per il resto della vita.
Tutti gli altri sono carne da cannone. Hanno diritto all'istruzione pubblica, le tasse delle facoltà ("fac" in francese) sono molto più basse che in Italia e ci sono abbondanti borse di studio. Ma in pratica l'istruzione che ricevono è di livello assolutamente ridicolo. I professori provengono quasi sempre dal circuito élite e disprezzano più o meno apertamente i loro studenti, che ricambiano impegnandosi poco e niente. Le classi sono sovraccariche: mi è capitato varie volte di fare esercitazioni davanti a più di 50 alunni, di cui molti completamente disinteressati alla materia. Ho dovuto sequestrare mazzi di carte, chiedere di non ascoltare musica dal cellulare *senza cuffiette* durante la lezione, chiedere di non mangiare kebab in classe. Ho dovuto rinunciare a svegliare gli alunni che dormivano, era una battaglia persa, lo facevano in troppi. E poi se dormono non rompono i coglioni.
Ah, un'altra cosa. Praticamente tutti i miei studenti sono immigrati, arabi e africani per lo più, con qualche indiano, cinese e sudamericano. In un mare di gente irrecuperabile, ogni tanto ti capita qualcuno che ha talento e voglia di riuscire. E allora fai di tutto per cercare di evitare che finisca ingoiato dalla massa. È un lavoro difficile.