Come studiano la matematica gli asiatici?

Messaggioda HowardRoark » 30/01/2024, 10:18

Domanda ai matematici (o comunque a chi se ne intende parecchio): secondo voi per capire meglio la matematica sono più adeguati i programmi e il metodo di studio orientali o quelli occidentali? Mi riferisco al ciclo scolastico che va dalla scuola elementare alla quinta superiore (o sua equivalente nei sistemi asiatici), e in questo paragone considero anche i manuali scolastici.
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Re: Come studiano la matematica gli asiatici?

Messaggioda megas_archon » 30/01/2024, 19:34

Ma che domanda è?

Se qualcuno domandasse: "come studiano matematica gli europei?" Cioè, quali sono le caratteristiche specifiche dell'insegnamento della matematica in Europa, trasversali a ciascuna delle nazioni che compongono il continente europeo? l'unica risposta sarebbe che le circostanze socio-economiche, l'alfabetizzazione in materie scientifiche, e tantissime altre variabili cambiano in maniera troppo radicale per stilare una lista delle caratteristiche comuni.
La Russia fa parte dell'Europa per una parte (quella in cui vive l'80% della popolazione totale), e ha [ha sempre avuto] dei metodi peculiari di insegnare le materie scientifiche e la matematica. Per contro la Grecia, che la matematica nel senso occidentale del termine l'ha inventata, non ha prodotto stuoli di eminenti personalità negli ultimi secoli, né tantomeno ha fatto (per esempio) la Spagna, sebbene abbiano entrambe dei metodi e un sistema scolastico più "aperti" di quello russo-europeo.

Dell'Asia fanno parte, in regioni diverse del continente: la Corea del Sud, l'India, le Maldive, l'Uzbekistan. Comprendi bene che trovare un modello scolastico comune a tutte queste regioni del mondo è una domanda quantomai sciocca e futile.

Tu probabilmente stai chiedendo: come studiano matematica i cinesi e i giapponesi. Quindi al di là della maniera goffa con cui l'hai chiesto, persino restringendo talmente tanto il fuoco della discussione, è veramente complicato trovare delle caratteristiche comuni; la ricerca in matematica in Corea del Nord è strettamente sorvegliata dal governo, tanto che succede che alcuni articoli https://arxiv.org/pdf/1303.4838.pdf iniziano con una genuflessione al grande leader. Difficile credere che questo non si rifletta anche sull'educazione matematica nei gradi inferiori (in DRNK non esiste internet, ma un intranet chiuso al mondo esterno; il 60% della popolazione vive sotto la soglia di povertà; l'educazione superiore -superiore as in : superiore alle elementari- è riservata ai funzionari del partito,...).

La struttura gerarchica, altamente competitiva e centrata sul profitto e sulla disciplina, della società giapponese porta gli studenti ad essere praticamente dedicati allo studio dai 5 ai 20 anni, per poi poter decidere se provare a far parte dell'upper class, in una nazione dal costo della vita altissimo (-più precisamente, dal costo degli affitti esorbitante-) che invecchia sempre di più e non fa figli, provando l'esame di ingresso alla todai https://www.quora.com/What-is-on-the-en ... n-American https://ppasupat.github.io/a9online/mat ... todai.html che è considerato, se non il piu difficile del mondo, abbastanza difficile da costringere gli studenti a ritmi massacranti e ininterrotti.

La Cina non se la passa meglio né peggio: nonostante i milioni di morti causati dal grande balzo in avanti, ha costruito un programma scolastico che le ha permesso di sfornare ogni anno poco meno di cinque milioni di laureati in materie STEM (dato 2016 https://www.statista.com/chart/7913/the ... graduates/ ) e gli studenti si sottopongono anche loro a ritmi di vita che in europa sarebbero considerati sfruttamento minorile https://www.youtube.com/shorts/7qdgj_i-Tso
In classi gigantesche l'individuo è insignificante; allo stesso tempo, la Cina ha smesso da molto tempo di essere un paese comunista, accedere ai gradi di istruzione superiore quando sei un contadino del Gansu e vuoi togliere dalla povertà estrema i tuoi nonni e genitori significa che, in una classe di 150 persone, il piu bravo devi essere tu.
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Re: Come studiano la matematica gli asiatici?

Messaggioda HowardRoark » 30/01/2024, 22:14

megas_archon ha scritto:Se qualcuno domandasse: "come studiano matematica gli europei?" Cioè, quali sono le caratteristiche specifiche dell'insegnamento della matematica in Europa, trasversali a ciascuna delle nazioni che compongono il continente europeo? l'unica risposta sarebbe che le circostanze socio-economiche, l'alfabetizzazione in materie scientifiche, e tantissime altre variabili cambiano in maniera troppo radicale per stilare una lista delle caratteristiche comuni.

Come hai scritto tu, mi riferivo in particolare alla Cina, al Giappone e alla Corea del Sud, in effetti sarebbe stato giusto specificarlo. Capisco che la domanda sia estremamente generale, però mi sembra che questi tre Paesi abbiano tanti punti in comune, e d'altronde non sarà un caso se si piazzano sempre ai primi posti delle classifiche per le competenze matematiche, come anche in quelle dei test attitudinali (ad esempio il test del qi).


megas_archon ha scritto:
La struttura gerarchica, altamente competitiva e centrata sul profitto e sulla disciplina, della società giapponese porta gli studenti ad essere praticamente dedicati allo studio dai 5 ai 20 anni, per poi poter decidere se provare a far parte dell'upper class, in una nazione dal costo della vita altissimo (-più precisamente, dal costo degli affitti esorbitante-) che invecchia sempre di più e non fa figli, provando l'esame di ingresso alla todai https://www.quora.com/What-is-on-the-en ... n-American https://ppasupat.github.io/a9online/mat ... todai.html che è considerato, se non il piu difficile del mondo, abbastanza difficile da costringere gli studenti a ritmi massacranti e ininterrotti.

Da questa risposta deduco che secondo te, piuttosto che i programmi scolastici e i metodi di studio, quello che fa la differenza sono i ritmi estenuanti a cui si sottopongono i giapponesi.
Ma a livello di insegnamento, in Giappone studiano la matematica in maniera qualitativamente migliore rispetto a noi europei? Non se se l'aggregato "europei" per te possa essere troppo generale, ma è evidente che ci siano molte più similitudini tra due paesi europei qualsiasi piuttosto che tra uno di questi e il Giappone.
Ho sentito parecchie volte che le scuole superiori non preparino adeguatamente alla matematica che si studia all'università, e mi chiedevo voi matematici che cosa ne pensaste, in generale, di come insegnino questa materia alle superiori e se vi foste fatti un'idea di un paese "modello" da seguire.

megas_archon ha scritto:gli studenti si sottopongono anche loro a ritmi di vita che in europa sarebbero considerati sfruttamento minorile https://www.youtube.com/shorts/7qdgj_i-Tso

Come sopra: mi riferisco alla qualità dell'insegnamento piuttosto che ai ritmi estenuanti.
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Re: Come studiano la matematica gli asiatici?

Messaggioda megas_archon » 31/01/2024, 09:03

d'altronde non sarà un caso se si piazzano sempre ai primi posti delle classifiche per le competenze matematiche, come anche in quelle dei test attitudinali (ad esempio il test del qi).
la mia impressione è che sia proprio a causa della enorme peer pressure che ricevono dal sistema scolastico, dalle famiglie, e dalla società in generale. L'individuo non viene affatto privilegiato, perché è la squadra/classe/famiglia a dover beneficiare dei successi personali, e rovinarsi la salute per ottenerli è visto come un segno di merito. Correlato ma non troppo: in questo periodo il mio vecchio advisor di dottorato si trova in Cina, e il professore che lo ha invitato gli ha detto "fammi sapere a che ora atterra il tuo volo, così mando un assistente a prenderti all'aeroporto". Anticamente l'educazione superiore (specie in Cina) serviva a formare funzionari che dovevano oliare la macchina burocratica, api operaie istruite e niente più. Di questo retaggio culturale, dal poco che ho potuto vedere, c'è ancora traccia.
Ho sentito parecchie volte che le scuole superiori non preparino adeguatamente alla matematica che si studia all'università, e mi chiedevo voi matematici che cosa ne pensaste, in generale, di come insegnino questa materia alle superiori e se vi foste fatti un'idea di un paese "modello" da seguire.
Non ho capito se lo chiedi rispetto all'istruzione qui o là. Se lo chiedi a me, qui il fatto è che le materie non scientifiche vengono vendute come delle attività dalla natura prevalentemente creativa, e la cosa è allettante per una mente giovane che non vuole smettere di studiare. Il "problema" è che una analoga dimensione creativa non viene mostrata nel processo di creazione delle idee matematiche. Quando viene fatto, ho memoria sia stato misurato che il gradimento degli studenti è di gran lunga maggiore, molte più persone si appassionano a ciò che vedono e vogliono approfondirlo.
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