Valutazione

Messaggioda esperanza » 16/12/2008, 16:56

Ciao, ho provato a cercare nel forum, ma non mi sembra di aver trovato risposta ad al quesito che ora vorrei proporvi, per poter avviare un confronto a proposito.
Sono circa due anni che insegno matematica e fisica. Per valutare le prove scritte adotto la media pesata (assegno un peso ad ogni esercizio in modo che in totale la somma dei pesi sia 8; la base poi da cui parto è ovviamente 2). Questo metodo mi permette di essere oggettiva sulla valutazione complessiva dei ragazzi, ma non sempre mi lascia convinta sulla reale corrispondenza tra il voto assegnato e la preparazione dello studente (mi sembra spesso di abbondare in eccesso con i voti).
Mi chiedevo pertanto che metodo utilizzate per valutare le prove scritte. Grazie a tutti coloro che risponderanno!
esperanza
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Messaggioda maurymat » 16/12/2008, 17:33

Non so se ho diritto di "stanza" in questa sezione del forum, non essendo un docente inteso come insegnante di scuola. Tuttavia da circa vent'anni opero nella formazione a vari livelli (1 esperienza anche a livello universitario) e ho avuto modo anch'io di dover esercitare il compito, a volte ingrato, di dover tradurre in numeri delle valutazioni di merito. Credo che il discorso sia molto ampio e negli anni, ho avuto modo di comprendere sempre meglio la lezione del mio professore di latino di liceo il quale, almeno a noi, non dava mai voti numerici ma solo ampie valutazioni scritte. Fin qui niente di nuovo, la cosa particolare era che lui "pesava" il giudizio in relazione anche al "trend" di crescita di un alunno, era molto buono con chi mostrava di fare progressi, severissimo con chi mostrava di regredire, specie se dotato di grandi mezzi. Arrivò persino a graduare la difficoltà delle prove in base alle conoscenze raggiunte dall'allievo con l'intento, perfettamente poi raggiunto, di mettere tutti nelle condizioni di "fare" e non arrendersi al fatto che magari, essendo rimasto indietro, anche se colpevolmente, "rinunciasse a rimettersi in pari". Bene, alla fine dell'anno, pur nella diversa preparazione raggiunta, non c'era davvero nessuno che fosse rimasto drammaticamente indietro, anche i più menefreghisti erano obbligati a dar prova di sè e non avevano scuse per alienarsi nel "tanto non ce la farò mai!". Chiaro che le valutazioni ai compiti dovevano giocoforza tener conto di tutta questa articolata congerie di fattori.
Anch'io come te sono un fisico e, quando ne ho avuto la possibilità, nei miei corsi, ho cercato di mutuare questo metodo; la sorpresa è stata quella di vedere un intero corso, essersi portato ad un livello giudicato "rilevante" dalla commissione esaminatrice.
In sintesi credo che, ove possibile, sia meglio riappropriarsi delle proprie facoltà di giudizio che sono molto meno "digitali" del modello di valutazione a cui presumo che oggi la scuola obblighi.
Saluti, Maurizio
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Messaggioda esperanza » 17/12/2008, 14:15

Grazie per la tua risposta. Se hai notato, ho richiesto aiuto per le verifiche scritte, dove purtroppo o per fortuna, è richiesta un'oggettività maggiore. All'orale mi risulta più semplice dar peso ad elementi che non siano la sola efficacia nello svolgimento degli esercizi... Condivido quello che dici e, credimi, è mio sforzo quotidiano cercare di andare al di là del voto, puntando su leve decisamente diverse per cercare di stimolare gli studenti, i quali hanno bisogno di capire che la fisica, la matematica e quant'altro non è una questione di voti...(spesso bisogna farlo capire anche ai loro genitori!). Rimane vero poi, e questo i miei studenti lo sanno benissimo, che nella valutazione finale espressa da un voto che può dire tutto e niente sulla loro preparazione, sul loro impegno..., non mi fermo mai alla media matematica. I ragazzi non sono numeri.
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Messaggioda irenze » 17/12/2008, 14:48

Un suggerimento potrebbe essere invece che assegnare 2 punti ad un esercizio, 3 ad un altro ecc. (il che ti dà pochi decimali) di valutare tutti gli esercizi in decimi e poi fare la media pesata. Questo potrebbe aiutarti a regolarti meglio.
Irenze ;-)
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Messaggioda esperanza » 17/12/2008, 15:59

Grazie irenze, in effetti è proprio quello che faccio, ossia ogni esercizio ha il suo peso, e valuto ogni esercizio in decimi per poi fare la media pesata. In questo modo però ad esempio chi fa metà compito esatto (o -a seconda se si vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto- metà sbagliato), prende 6, e in linea di principio mi verrebbe da preferire la sufficienza a un livello un po' superiore. Ok, è vero che mi basta cambiare l'algoritmo di calcolo, però mi piacerebbe sapere, per confronto, come fanno altri colleghi.
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Messaggioda @melia » 17/12/2008, 16:55

Personalmente, parto da 1 per arrivare fino al 10. Quindi un compito svolto a metà arriva a $5 1/2$, gli esercizi sono calibrati ciascuno con un certo punteggio che in totale dammo di 9 punti, a cui va aggiunto il punto "bonus", cioè il voto minimo. Di solito nella prova ci sono sempre degli esercizi relativamente semplici, a modello di quelli svolti nella preparazione al compito e almeno un esercizio abbastanza difficile, per cui è difficile prendere 2 o 3, ma anche 10. Inoltre preparo sempre un paio di compiti fac-simili alla prova e li assegno per casa nelle lezioni precedenti a quella del compito, i fac-simili sono corretti in classe nelle lezioni immediatamente precedenti al compito. Ho visto che gli studenti apprezzano molto il fatto di poter valutare anche il tempo necessario a svolgere la prova e se è il caso si esercitano maggiormente.
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Messaggioda franced » 23/12/2008, 23:53

@melia ha scritto:Personalmente, parto da 1 per arrivare fino al 10. Quindi un compito svolto a metà arriva a $5 1/2$, gli esercizi sono calibrati ciascuno con un certo punteggio che in totale dammo di 9 punti, a cui va aggiunto il punto "bonus", cioè il voto minimo. Di solito nella prova ci sono sempre degli esercizi relativamente semplici, a modello di quelli svolti nella preparazione al compito e almeno un esercizio abbastanza difficile, per cui è difficile prendere 2 o 3, ma anche 10. Inoltre preparo sempre un paio di compiti fac-simili alla prova e li assegno per casa nelle lezioni precedenti a quella del compito, i fac-simili sono corretti in classe nelle lezioni immediatamente precedenti al compito. Ho visto che gli studenti apprezzano molto il fatto di poter valutare anche il tempo necessario a svolgere la prova e se è il caso si esercitano maggiormente.


Anche io preparo gli esercizi di preparazione alla verifica, con i risultati, spesso anche i procedimenti
da seguire e vari suggerimenti..

Certo, nella verifica però voglio anche vedere se c'è qualche studente che ha capito davvero bene i concetti..
Francesco Daddi

Visita il mio sito:

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