da maurymat » 16/12/2008, 17:33
Non so se ho diritto di "stanza" in questa sezione del forum, non essendo un docente inteso come insegnante di scuola. Tuttavia da circa vent'anni opero nella formazione a vari livelli (1 esperienza anche a livello universitario) e ho avuto modo anch'io di dover esercitare il compito, a volte ingrato, di dover tradurre in numeri delle valutazioni di merito. Credo che il discorso sia molto ampio e negli anni, ho avuto modo di comprendere sempre meglio la lezione del mio professore di latino di liceo il quale, almeno a noi, non dava mai voti numerici ma solo ampie valutazioni scritte. Fin qui niente di nuovo, la cosa particolare era che lui "pesava" il giudizio in relazione anche al "trend" di crescita di un alunno, era molto buono con chi mostrava di fare progressi, severissimo con chi mostrava di regredire, specie se dotato di grandi mezzi. Arrivò persino a graduare la difficoltà delle prove in base alle conoscenze raggiunte dall'allievo con l'intento, perfettamente poi raggiunto, di mettere tutti nelle condizioni di "fare" e non arrendersi al fatto che magari, essendo rimasto indietro, anche se colpevolmente, "rinunciasse a rimettersi in pari". Bene, alla fine dell'anno, pur nella diversa preparazione raggiunta, non c'era davvero nessuno che fosse rimasto drammaticamente indietro, anche i più menefreghisti erano obbligati a dar prova di sè e non avevano scuse per alienarsi nel "tanto non ce la farò mai!". Chiaro che le valutazioni ai compiti dovevano giocoforza tener conto di tutta questa articolata congerie di fattori.
Anch'io come te sono un fisico e, quando ne ho avuto la possibilità, nei miei corsi, ho cercato di mutuare questo metodo; la sorpresa è stata quella di vedere un intero corso, essersi portato ad un livello giudicato "rilevante" dalla commissione esaminatrice.
In sintesi credo che, ove possibile, sia meglio riappropriarsi delle proprie facoltà di giudizio che sono molto meno "digitali" del modello di valutazione a cui presumo che oggi la scuola obblighi.
Saluti, Maurizio