E' giusto che il voto di laurea non conti niente nelle graduatorie a esaurimento?

No, dovrebbe contare molto
15
42%
No, dovrebbe avere il suo peso, ma non troppo
12
33%
No, ma solo 1 o 2 punti al massimo
2
6%
Sì, va bene così
7
19%
 
Voti totali : 36

Messaggioda franced » 22/08/2009, 15:44

vict85 ha scritto:
franced ha scritto:
Mathematico ha scritto:
franced ha scritto:Quindi secondo te un insegnante con 110 e lode vale quanto un insegnante con 80 ?
(Ogni riferimento è puramente casuale..)


Può essere. Un 110elodista può anche essere un genio, ma magari non possiede il dono di trasmettere la sua conoscenza. Ne conosco tanti di professori, universitari e non, davvero preparatissimi, ma incapaci di insegnare!

Magari uno con 80 è più portato all'insegnamento.

...



Non sono d'accordo, per essere un bravo insegnante le cose vanno sapute bene..


La domanda è "Quali cose vanno sapute bene?"... Cioé la mia affermazione era legata al fatto che il 90% degli esami che una università offre non sono su argomenti che possono essere utili per insegnare. Cioé un buon voto in un esame come algebra omologica conta nella media della laurea ma non dirmi che un insegnante delle superiori se ne fa qualcosa... Ci sono corsi universitari per l'insegnamento ma non si è costretti a farli e comunque credo che ci siano capacità molto più importanti che la laurea non rivela.



Sì, ma ci sono anche esami come analisi matematica, fisica generale, analisi numerica, ricerca operativa, calcolo delle probabilità, statistica, ecc..
ti sembrano esami estranei con ciò che viene insegnato al liceo?

E poi il mio punto di vista è il seguente:
visto che si valuta di tutto in graduatoria ad esaurimento, perché non si deve valutare per niente un voto di laurea alto?
Una curiosità, ma hai presente che cosa sono le graduatorie ad esaurimento?
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Messaggioda vict85 » 22/08/2009, 16:31

franced ha scritto:Sì, ma ci sono anche esami come analisi matematica, fisica generale, analisi numerica, ricerca operativa, calcolo delle probabilità, statistica, ecc..
ti sembrano esami estranei con ciò che viene insegnato al liceo?

E poi il mio punto di vista è il seguente:
visto che si valuta di tutto in graduatoria ad esaurimento, perché non si deve valutare per niente un voto di laurea alto?
Una curiosità, ma hai presente che cosa sono le graduatorie ad esaurimento?


Per gli esami direi fino ad un certo punto... Diciamo che dopo il secondo anno se uno non fa un percorso indirizzato all'insegnamento non ci sono molti corsi "utili". Inoltre se proprio dobbiamo essere precisi con il nuovo ordinamento questi corsi appartengono alla triennale e il voto a cui si farebbe riferimento sarebbe della specialistica.

Riguardo alle graduatorie ho una conoscenza indiretta: mia mamma è una insegnante distaccata in provedditorato (che però non si occupa della nomine). Cioé non dico che non abbia proprio senso metterlo, soprattutto perché in fondo credo che nessun indice utilizzato sia davvero un buon indice e quindi uno in più, uno in meno non credo faccia differenza.
I problemi comunque con l'utilizzo dei voti sono 3 (comuni anche a qualsiasi concorso che ne tenga conto):
1) Non c'é una vera uniformità nelle votazioni. Ovviamente questo è inevitabile. Una votazione alta per un professore può essere media per un professore più esigente (anche nella stessa facoltà). Per non parlare poi del fatto che nelle graduatorie in questione possono entrare persone con lauree diverse e quindi il problema di una comparabilità tra le due è maggiore.
2) Un voto basso non è indice necessariamente di cattiva preparazione ma soprattutto un voto bello non vuol dire che tu conosca l'argomento. Conosco varie persone che hanno voti migliori dei miei (io non conto molto perché dare tanto nel minor tempo possibile non paga generalmente in termini di voto) ma quando ci parli insieme non riesci a capire come hanno fatto a prendere 30 (cioé la risposta sta nel fatto che non approfondiscono nulla ma studiano e preparano l'interrogazione con cura e quindi se il professore non esce troppo dal seminato danno l'impressione di muoversi con sicurezza nell'argomento).
3) Se lo IELTS vale solo per due anni ci sarà un motivo...
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Messaggioda franced » 24/08/2009, 08:02

vict85 ha scritto:...
I problemi comunque con l'utilizzo dei voti sono 3 (comuni anche a qualsiasi concorso che ne tenga conto):
1) Non c'é una vera uniformità nelle votazioni. Ovviamente questo è inevitabile. Una votazione alta per un professore può essere media per un professore più esigente (anche nella stessa facoltà). Per non parlare poi del fatto che nelle graduatorie in questione possono entrare persone con lauree diverse e quindi il problema di una comparabilità tra le due è maggiore.
2) Un voto basso non è indice necessariamente di cattiva preparazione ma soprattutto un voto bello non vuol dire che tu conosca l'argomento. Conosco varie persone che hanno voti migliori dei miei (io non conto molto perché dare tanto nel minor tempo possibile non paga generalmente in termini di voto) ma quando ci parli insieme non riesci a capire come hanno fatto a prendere 30 (cioé la risposta sta nel fatto che non approfondiscono nulla ma studiano e preparano l'interrogazione con cura e quindi se il professore non esce troppo dal seminato danno l'impressione di muoversi con sicurezza nell'argomento).
3) Se lo IELTS vale solo per due anni ci sarà un motivo...



Guarda che non sto proponendo di mettere in ruolo solo chi ha un voto alto di laurea!
Ci sono altri criteri per attribuire il punteggio in graduatoria!

Poi pensala come vuoi, ma tra un 80/110 e un 110/110 e lode c'è sempre
stata un po' di differenza...
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Messaggioda enomis » 25/08/2009, 12:49

In linea di principio potrebbe anche essere giusto attribuire un punteggio in base al voto di laurea.

C'è un problema: alla stessa classe di concorso si può accedere con diverse lauree.

Nelle graduatorie ad esaurimento della A049 ad esempio convivono laureati in matematica, fisica e ingegneria.

In quelle della A047 ci sono anche i laureati in statistica e in informatica.

Nella A048 si aggiungono i laureati in economia e commercio.

Insomma, utilizzare il voto di laurea come parametro per l'attribuzione del punteggio in presenza di lauree così diverse mi pare un po' rischioso.

Io ad esempio che essendo abilitato anche per la A042 (informatica), pur essendo laureato in matematica con 110/110 e lode, non troverei giusto che, relativamente alla A042, mi venisse attribuito un punteggio superiore rispetto a quello spettante ad un laureato in informatica con 100/110, dato che nel mio piano di studio non era presente alcun esame specifico di informatica.
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Messaggioda franced » 25/08/2009, 15:12

Allora mettiamo un punteggio in più a chi ha la laurea specifica per quella determinata classe di concorso!
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Messaggioda enomis » 25/08/2009, 15:50

franced ha scritto:Allora mettiamo un punteggio in più a chi ha la laurea specifica per quella determinata classe di concorso!


Il problema è a monte, le classi di concorso a cui un laureato può accedere devono essere congruenti con il suo percorso di studi seguito.

Operare delle discriminazioni a posteriori lascia il tempo che trova (ammesso poi che la disposizione da te proposta superi il vincolo di legittimità amministrativa, dato che sarebbero prevedibili dei ricorsi al tar).

Deve comunque finire l'epoca in cui si viene spediti ad insegnare materie la cui conoscenza è ridotta, parziale e talvolta anche pressochè nulla.
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Messaggioda franced » 25/08/2009, 15:52

enomis ha scritto:
franced ha scritto:Allora mettiamo un punteggio in più a chi ha la laurea specifica per quella determinata classe di concorso!


Il problema è a monte, le classi di concorso a cui un laureato può accedere devono essere congruenti con il suo percorso di studi seguito.

Operare delle discriminazioni a posteriori lascia il tempo che trova (ammesso poi che la disposizione da te proposta superi il vincolo di legittimità amministrativa, dato che sarebbero prevedibili dei ricorsi al tar).

Deve comunque finire l'epoca in cui si viene spediti ad insegnare materie la cui conoscenza è ridotta, parziale e talvolta anche pressochè nulla.



Sante parole!!
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Messaggioda Pietro_Bonf » 26/08/2009, 12:27

Ritengo che il voto di laurea dovrebbe pesare fortemente nelle graduatorie.
Chi si laurea con un voto basso ha, in linea generale, compreso meno la matematica nel suo insieme,
non in una materia in particolare.
Per insegnare al livello 10 bisogna aver imparato a livello 100, altrimenti basterebbero dei buoni diplomati
a pieni voti.
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Messaggioda franced » 26/08/2009, 20:37

Pietro_Bonf ha scritto:Ritengo che il voto di laurea dovrebbe pesare fortemente nelle graduatorie.
Chi si laurea con un voto basso ha, in linea generale, compreso meno la matematica nel suo insieme,
non in una materia in particolare.
Per insegnare al livello 10 bisogna aver imparato a livello 100, altrimenti basterebbero dei buoni diplomati
a pieni voti.



Grande Pietro!
Bellissimo il passaggio dei diplomati..
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Messaggioda G.D. » 10/09/2009, 10:33

enomis ha scritto:Deve comunque finire l'epoca in cui si viene spediti ad insegnare materie la cui conoscenza è ridotta, parziale e talvolta anche pressochè nulla.


Il mio insegnante di Matematica al triennio del Liceo Scientifico è un Ingegnere civile.
Nel palazzo dove abitavo prima c'era un signore che di mestiere faceva il veterinario e per due anni insegnò Matematica presso una scuola media a cavllo tra gli anni 80 e 90.
Credo di avere detto tutto.
"Everybody lies"
"La morte sorride a tutti: un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando"
"Eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità"
"No! Provare no! Fare. O non fare. Non c'è provare!"
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