Interrogazione della Lega nord su A25 Matematica ex A047

Messaggioda Admin » 18/09/2009, 19:07

Trascrivo una notizia di cui sono venuto a conoscenza.
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ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01763
Dati di presentazione dell'atto

Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 215 del 16/09/2009

Firmatari

Primo firmatario: GRIMOLDI PAOLO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 16/09/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 16/09/2009
PIROVANO ETTORE LEGA NORD PADANIA 16/09/2009
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 16/09/2009

Commissione assegnataria

Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)

Destinatari

Ministero destinatario:

* MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 16/09/2009

Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/09/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01763
presentata da
PAOLO GRIMOLDI
mercoledì 16 settembre 2009, seduta n.215

GRIMOLDI, GOISIS, PIROVANO e CONSIGLIO. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

la nuova classe di concorso A-25 matematica, che sostituirebbe l'attuale A047 matematica, permetterebbe l'insegnamento della suddetta materia nei vari istituti tecnici e professionali e per ciò che riguarda i licei, solamente nei liceo scientifico opzione scientifico-tecnologico;

in tal modo verrebbe a mancare la possibilità di continuare ad insegnare nel biennio del liceo di ogni indirizzo;

gli insegnanti che hanno una laurea in matematica, vincitori di concorsi ordinari in matematica e quindi con abilitazione e che hanno insegnato per molti anni in licei scientifici si troveranno soprannumerari;

l'unione matematica italiana (UMI) ha espresso il seguente parere:

il «Regolamento recante l'accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento di istruzione secondaria», approvato dal Consiglio dei ministri in prima lettura il 12 giugno 2009, prevede le seguenti classi di concorso:

A-19 (Fisica);

A-25 (Matematica);

A-26 (Matematica e Fisica);

A-42 (Scienze matematiche applicate);

la classe A-26 riguarda tutti i Licei (con l'eccezione dell'opzione tecnologica prevista per il nuovo Liceo scientifico), mentre negli Istituti Tecnici e Professionali sono sempre previste le classi separate A 19 (Fisica) e A-25 (Matematica). Infine, la classe A-42 (Scienze matematiche applicate) riguarda solo alcuni particolari Istituti Tecnici e Professionali;

la Commissione Scientifica dell'UMI rileva, in primo luogo, che non sussistono motivi né culturali né didattici per separare l'insegnamento della matematica dalla fisica in una Scuola e non in un'altra;

per quanto riguarda le nuove abilitazioni, la soluzione di gran lunga preferibile è, ad avviso della Commissione Scientifica UMI, prevedere una sola classe «Matematica» e una sola classe «Fisica» per l'insegnamento nelle Scuole Secondarie di II grado;
naturalmente, dovrebbe esser previsto un forte incoraggiamento a conseguire entrambe le abilitazioni, consentendo l'insegnamento nella cattedra di «Matematica e Fisica» a chi appunto sia abilitato sia in Matematica sia in Fisica. Questo semplificherebbe anche la predisposizione dei futuri percorsi abilitanti;

appare poi molto discutibile la presenza dello classe A-42 (Scienze matematiche applicate): non ci sono differenze curricolari tali da giustificare una classe ad hoc, perché la matematica insegnata nelle Scuole Secondarie di II grado è essenzialmente la stessa, sia pure con le dovute curvature e ovvi diversi gradi di approfondimento;

per quanto riguarda i professori già abilitati, la Commissione Scientifica ritiene preferibile una soluzione flessibile, che permetta a ogni singola Scuola di assegnare classi e materie ai professori in organico, tenendo conto delle abilitazioni possedute da ciascuno e valorizzando l'autonomia della Scuola, senza rigidità;

in particolare, si ritiene di consentire che un abilitato nella A-26 (Matematica e Fisica) insegni un Istituto Tecnico o Professionale, e che un abilitato nella A-19 (Fisica) o nella A-25 (Matematica) insegni in un Liceo;

infine, la Commissione Scientifica dell'UMI sottolinea la presenza nei Licei Scientifici di molti professori in ruolo abilitati nell'attuale classe A047 (Matematica): si chiede che, qualunque sia la soluzione adottata dal Ministero, sia consentita a questi professori la permanenza nella loro Scuola» -:


se il Ministro ritenga opportuno assumere iniziative volte a modificare la normativa vigente al fine di permettere la tanto auspicata separazione della cattedra di matematica da quella di fisica nei licei proprio perché le due discipline hanno approcci estremamente diversi e la formazione culturale dell'insegnante influisce in modo determinante sulla qualità dell'insegnamento;

se non ritenga opportuno adottare iniziative volte ad evitare che i laureati in matematica risultino esclusi dall'insegnamento di matematica in quasi tutti i licei a vantaggio di insegnanti con lauree non specificatamente in matematica;

in subordine se non ritenga opportuno estendere agli insegnanti di matematica con abilitazione in matematica le norme transitorie già previste all'articolo 4 del sopracitato «Regolamento recante l'accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento di istruzione secondaria».(5-01763)
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Messaggioda enomis » 18/09/2009, 23:00

Riguardo al punto in cui l'interrogante afferma:

"appare poi molto discutibile la presenza dello classe A-42 (Scienze matematiche applicate): non ci sono differenze curricolari tali da giustificare una classe ad hoc, perché la matematica insegnata nelle Scuole Secondarie di II grado è essenzialmente la stessa, sia pure con le dovute curvature e ovvi diversi gradi di approfondimento; "

pur condividendo l'argomentazione, con molta brutalità mi chiedo: "Cosa ne facciamo dei laureati in economia e commercio titolari sulla A048 ?".

Se si opta per l'accorpamento una conseguenza immediata sarà che costoro avranno accesso alle cattedre di matematica dei licei.
enomis
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Messaggioda franced » 23/09/2009, 18:39

Sto seguendo questa faccenda delle classi di concorso;
hanno tenuto le vecchie classi (cambia solo la sigla) in quanto ci
sono i "famosi" titoli di accesso: un laureato in economia può insegnare nella
48 ma non nella 47.
Io sono comunque favorevole alla separazione matematica-fisica.
Però devo dire che ci saranno laureati in fisica che insegneranno matematica,
laureati in economia che insegneranno matematica e tanti laureati in matematica
a spasso!
Francesco Daddi

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Messaggioda enomis » 25/09/2009, 18:50

franced ha scritto:Sto seguendo questa faccenda delle classi di concorso;
hanno tenuto le vecchie classi (cambia solo la sigla) in quanto ci
sono i "famosi" titoli di accesso: un laureato in economia può insegnare nella
48 ma non nella 47.
Io sono comunque favorevole alla separazione matematica-fisica.
Però devo dire che ci saranno laureati in fisica che insegneranno matematica,
laureati in economia che insegneranno matematica e tanti laureati in matematica
a spasso!


Purtroppo su questa questione è venuto a mancare l'equilibrio ed hanno prevalso altre logiche. E non parlo solo dell'ultima bozza per la revisione delle classi di concorso, dato che si tratta di un problema che viene da lontano.

I laureati in matematica da soli non basterebbero a coprire le cattedre di matematica nella scuola superiore.
Bisogna inoltre riconoscere che ci sono fisici e anche ingegneri che sono ottimi insegnanti di matematica.
Ricordiamo inoltre che esistono vari tipi di ingegneri, e mi pare evidente che la formazione culturale e la forma mentis dell'ingegnere elettronico sia ad esempio più vicina a quella del matematico rispetto a quella di un ingegnere edile (preciso: ho detto che è più vicina, non che è equivalente).

D'altra parte una situazione in cui i matematici sono in minoranza nella A047 e i fisici nella A038 non è culturalmente sostenibile.

Per cui, ben venga l'apertura ad altre lauree, ma purchè si dia priorità ai possessori del titolo specifico.

Il tutto ovviamente entro certi limiti di buon senso. Non ce l'ho con i laureati in economia e commercio, ma sinceramente credo che non sia più sostenibile il fatto che costoro possano insegnare matematica, anche se solo negli ITC (con l'unica eccezione di calcolo delle prob. e statistica negli ITI a indirizzo informatico).
Per cui sono favorevole a garantire i diritti acquisiti di chi, laureato in economia, ha conseguito l'abilitazione nella A048. Però d'ora in poi tale laurea non deve più essere titolo valido per l'insegnamento della matematica.

Riguardo all'insegnamento della matematica negli istituti tecnici e professionali, sono d'accordo a consentire l'accesso anche ai laureati in ingegneria, seppur con precisi vincoli sul piano di studi (che non necessariamente devono coincidere con quelli attualmente vigenti).

Per ciò che riguarda l'insegnamento della matematica nei licei (biennio dello scientifico compreso), sono del parere che tali insegnamenti vadano riservati ai matematici e ai fisici, lasciando aperta la porta al massimo ad alcuni ingegneri elettronici.

Il tutto ovviamente fatti salvi i diritti acquisiti dai docenti il cui titolo di studio cesserebbe di essere valido.

Ad ogni modo bisogna evitare errori nel passato.

Un conto è permettere di accedere all'insegnamento della matematica anche a persone che non hanno un percorso di studi specifico, purchè l'abilitazione venga conseguita con un percorso impegnativo contro la ssis che permette anche di porre rimedio a certe carenze nel percorso culturale.
Altra cosa è abilitare in massa nella A047 e A049 ingegneri che avevano raggiunto il requisito dei 360 giorni insegnando altre materie CON CORSI DI 150 ORE (mi riferisco ai concorsi riservati 2000-2001).
In questo modo fra passaggi di cattedra e utilizzazioni su A047 e A049 di titolari di classi di concorso in esubero, le cattedre di matematica sono state sottratte ai matematici,
Questa è stata la vera ingiustizia, alla quale si è aggiunta anche una certa arroganza da parte di alcuni ingegneri (sia chiaro, parlo di certi ingegneri con i quali mi sono scontrato su questa questione, non voglio certo fare alcuna generalizzazione) incapaci di comprendere che esami con lo stesso nome (come Analisi 1,2 o Geometria) sostenuti rispettivamente in ingegneria o in matematica sono invece sostanzialmente diversi, non solo per i contenuti trattati (più ampi e approfonditi in matematica), ma anche per l'impostazione dei corsi. E di questa diversità, che si traduce non solo, come è ovvio, in una diversa preparazione, ma anche in una differente forma mentis riguardo al rapporto con la matematica, bisogna tenere conto.
Per concludere, va bene (entro certi limiti) far insegnare matematica anche a chi non ha la laurea specifica, ma senza con ciò danneggiare chi invece possiede tale laurea.
enomis
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Messaggioda franced » 25/09/2009, 21:15

enomis ha scritto:
Per ciò che riguarda l'insegnamento della matematica nei licei (biennio dello scientifico compreso), sono del parere che tali insegnamenti vadano riservati ai matematici e ai fisici, lasciando aperta la porta al massimo ad alcuni ingegneri elettronici.

Il tutto ovviamente fatti salvi i diritti acquisiti dai docenti il cui titolo di studio cesserebbe di essere valido.

Ad ogni modo bisogna evitare errori nel passato.



Sono perfettamente d'accordo con te.
Francesco Daddi

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