Ma vedo che sei arrivato da solo alla conclusione giusta !
Nella collisione frontale di due particelle uguali, come nel caso in esame, tutta l'energia è disponibile per l'interazione, non occorre energia per "muovere" il cdm del sistema. Quindi l'energia finale è semplicemente il doppio di quella di una particella.
Ricordati sempre questi punti fondamentali, per una particella in moto :
$E^2 - (pc)^2 = (mc^2)^2 $ -------(1)
la quantità a primo membro è dunque invariante , in ogni riferimento variano sia $p = \gammamv$ che $E= \gammamc^2$, ma quella differenza è costante, è l'energia di riposo della particella (al quadrato, ovvio).
Formalmente , questo si può vedere anche così . Hai presente il 4-intervallo ST ? È un invariante :
$(c\Deltat)^2- (\Deltax)^2 $ = invariante. (sai bene a che cosa è uguale questo invariante) .
ora, fai corrispondere $(c\Deltat )$ all'energia $E$ , e $(\Deltax)$ al prodotto $pc$ ( dove $p = \gammamv$ ) . Questa è la stessa corrispondenza che ho richiamato per scrivere la TL del 4-impulso, ricordi ?
Bene : se formalmente sostituisci queste due quantità nell'espressione del 4-intervallo, ottieni proprio il 1° membro della (1).
L'invariante lo abbiamo già definito : è l'energia di riposo di $m$.
Per un sistema di particelle, si definisce 4-impulso del sistema la somma dei 4-impulsi delle singole particelle, ovviamente vanno sommati i termini energetici tra loro e i termini spaziali tra loro. Cioè :
$vecP = (\Sigma_iE_i/c , \Sigma_i vecp_i) = (E/c, vecp) $
il 4-impulso si conserva nelle interazioni tra particelle.La norma del 4-impulso è invariante. Nel sistema del centro di massa si ha semplicemente :
$vecP = (Mc, vec0) $ (il fattore $\gamma$ nella espressione dell'energia di una particella : $ E = \gammaMc^2$ è ora uguale a $1$, visto che il centro di massa è in quiete rispetto a se stesso) .
Conservandosi il 4-impulso, si ha che : $ (E/c)^2 - p^2 = (Mc)^2 $ , la quale è del tutto equivalente all'espressione dell'energia :
$E^2 - (pc)^2 = (Mc^2)^2$
e questa non è altro che l'energia di riposo di $M$, ovvero l'energia nel centro di massa del sistema.
Questa materia è affascinante ma è difficile, perché fuori dai nostri schemi soliti della meccanica classica. Anch'io ho le mie brave difficoltà, e talvolta mi accorgo di non riuscire a spiegare le cose come vorrei. Oltretutto sono un dilettante, e neanche un fisico. Pensa che una volta mi hanno detto di astenermi dal parlare di relatività perché sono un ingegnere!
E allora, siccome nessuno inventa niente qui, ogni tanto faccio ricerche, e trovo cose buone. Per esempio, questa bella dispensa di Paramatti sulla cinematica relativistica, dove trovi meglio detto tutto quanto ho cercato di spiegarti, incluso il calcolo della velocità del cm di un sistema di particelle rispetto al laboratorio, fatto con le TL (per cui guarda a pag 13) : è la stessa trasformazione che ho fatto io, limitandomi alla sola componente spaziale di $P$ .
Spero sia chiaro.
- che sarebbe più giusto chiamare "riferimento del centro di qdm spaziale totale nulla", perché rispetto ad esso $\Sigmavecp = 0 $ ; comunque molti autori dicono per semplicità riferimento del cdm, altri autori avvertono che ci possono essere dei casi in cui il cdm non coincide con tale punto: io non ne ho trovati, ma se lo dicono loro... ) ↑