Scusatemi se mi ripresento con lo stesso argomento della discussione chiusa.
Francamente non so perche' il moderatore lo abbia fatto, anche in considerazione delle numerose visite e dell'interesse vorrei arrivare al dunque nella speranza che tutti possano contribuire con l'obiettivo di
rinsaldare le basi della R.R. a chi come il sottoscritto non e' addetto ai lavori.
Cio' che non riesco a capire e'questo:
Se io prendo un oggetto e lo guardo attraverso una lente deformante posso dire che quell'oggetto mi appare deformato ma nel momento che tolgo la lente mi ricompare l'oggetto come e'.
La lente potrebbe essere la v di un sistema inerziale A rispetto ad un altro sistema inerziale K
ecco allora che togliendo la v e cioe' con v = 0 mi dovrebbe ricomparire A senza "deformazioni" come l'oggetto rivisto senza lente.Attribuire cio' che vede K ad una modifica della natura di A e' come togliendo la lente
vedere l'oggetto deformato.
Ora se costruiamo l'orologio a luce sul vagone a v relativistica e uno identico a terra rientra in una logica pensare che i due orologi possano battere lo stesso ritmo pur essendo in due sistemi inerziali differenti
anche perche' se uno andasse piu' piano allora si andrebbe contro il principio di relativita'.
K puo' vedere quello che vuole quando A e' a v rel.Ma K sa anche che al suo interno (A) l'orologio a luce si comportera' come il suo infatti chi e' all'interno vedra' sempre il raggio normale al pavimento come lo vede K.
E' solo questa condizione di differenza di v che come la lente da' l'impressione che l'oggetto sia deformato
o che i parametri fisici di A stiano mutando.
Quando avete cominciato a studiare la relativita'immagino che vi sara' venuto in mente questo particolare
mi chiedevo come lo avete superato quasi filosoficamente e senza formule quelle magari vengono dopo l'acquisizione della certezza.
Grazie.