innanzi tutto devi conoscere bene la natura delle forze in gioco e distinguere l'"Impulso del momento" (detto anche "Impulso angolare") dal "Momento dell'impulso".
Iniziamo dall'impulso angolare.
L'azione di un momento durante un intervallo finito di tempo genera una variazione finita del momento angolare:
$ \Delta L = int_(t1)^(t2) M dt $ dove $ (\Delta L )/ (\Delta t )$ mi fornisce il valor medio della funzione Momento nell'intervallo di integrazione.
Se la forza è impulsiva (per intenderci F è grande e $Delta t rarr 0$) allora è possibile integrare considerando il braccio (ovvero la distanza tra fulcro e punto di applicazione ortogonale ad F) costante:
$int_(t1)^(t2) M dt = int_(t1)^(t2) (rxxF) dt = rxxint_(t1)^(t2) F dt =rxxJ=\DeltaL$
L''impulso genera una variazione di quantità di moto e anche di momento angolare. Se rispetto a un certo polo fisso in un sistema inerziale o coincidente con il Centro di Massa, il momento delle forze esterne, comprese quelle vincolari è nullo, si conserva il momento angolare rispetto a tale polo.
In linea di principio un'impulso prodotto vettoriale braccio non nullo o il cui prodotto non si annulli (negli angoli di parallelismo tra vettori ovvero a 0 gradi) genera sempre momento meccanico perché genera variazione di quantità di moto o di momento angolare. L'energia meccanica la conservi se l'urto avviene senza presenza di forze vincolati e senza forze non conservative come gli attriti.
Spero di esserti stato d'aiuto