Esercizio particolare giostra in rotazione

Messaggioda Tony96 » 15/02/2018, 18:44

Salve ragazzi, rieccomi :-D. Allora: per quanto riguarda la prima parte penso di averlo saputo fare trattandosi di una semplice condizione di equilibrio statico ( considerando anche la forza centrifuga ). Per la seconda parte invece ho dei dubbi. Innanzitutto è giusto che consideri il momento di inerzia totale, sommando a quello che mi da, il momento di inerzia dell' oggetto ( mR^2 ? ) ? Penso che debba ricavare l'accelerazione angolare attraverso la seconda equazione cardinale, ma ho unico momento ( quello fornito ) o devo inserirne altri ? Fatto questo penso che semplicemente attraverso la legge oraria trovo quanto tempo occorre per arrivare alla velocità angolare calcolata al punto precedente. Mi aiutate? Grazie mille
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Re: Esercizio particolare giostra in rotazione

Messaggioda Shackle » 15/02/2018, 21:56

La prima parte si risolve, come hai detto, imponendo la condizione per cui la forza di attrito massima , che la superficie può esercitare sulla massa , sia uguale al suo peso; quindi con una sola equazione:

$mu_smRomega^2 = mg $

ho trovato che : $ omega = 1.238 s^-1$

Nella seconda parte , devi tenere conto anche del momento di inerzia della massa rispetto all'asse di rotazione , sommandolo al momento di inerzia del cilindro , poiché è di entità non trascurabile. Questo vuol dire che il CM non giace sull'asse di rotazione, tuttavia questo , pur non essendo "centrale di inerzia" , è un asse principale di inerzia del sistema . Il momento angolare rispetto all'asse è quindi un vettore ad esso parallelo, come la velocità angolare , e puoi scrivere semplicemente, evitando i vettori :

$L = Iomega$

in cui $I$ è il momento di inerzia totale prima detto . Poi applichi la seconda cardinale della dinamica :

$ M_e = I dot omega = I \alpha $

da cui puoi ricavare l'accelerazione angolare , che in questo caso ritarda il moto . Perciò :

$omega = omega_0 -alphat $

e poi procedi come hai detto.
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Re: Esercizio particolare giostra in rotazione

Messaggioda Tony96 » 15/02/2018, 22:26

Non devo considerare momenti di altre forze ? Intendo le forze che agiscono sull'oggetto
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Re: Esercizio particolare giostra in rotazione

Messaggioda Shackle » 15/02/2018, 22:36

No. La seconda cardinale dice che la variazione del momento angolare è causata dal momento di forze esterne , che qui è il momento frenante applicato .

Comunque, La forza centripeta (reale, applicata dalla giostra alla massa) è radiale , e il suo momento rispetto all'asse è nullo, come quello della reazione a tale forza , ti pare? Peso e forza di attrito sono uguali e contrarie , e il loro momento tenderebbe a far ruotare l'asse , in un senso o nell'altro , in un piano verticale, se considerate separatamente. Ma si fanno equilibrio, dunque il loro momento complessivo è zero. Non c' entrano col frenamento dovuto al momento applicato, il quale, invece, si può rappresentare con un vettore parallelo all’asse, come dev’essere.
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Re: Esercizio particolare giostra in rotazione

Messaggioda Tony96 » 16/02/2018, 09:39

Ok grazie ho capito, mi era proprio sfuggito che devo considerare le sole forze esterne. Ha senso invece il ragionamento che ho fatto per calcolare il tempo ?
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Re: Esercizio particolare giostra in rotazione

Messaggioda Shackle » 16/02/2018, 10:50

Si. Il tempo richiesto è dato da :

$t = (omega_0 - omega)/\alpha $

hai $omega_0$ assegnata , $omega $ dalla prima parte , e hai calcolato $alpha$ come detto .

Anche il peso , a volte, è una forza che può far variare il momento angolare : pensa a una carrucola ad asse orizzontale , con una massa, sospesa a una fune che si avvolge sula carrucola , che cala accelerando . Ma non è il tuo caso .
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Re: Esercizio particolare giostra in rotazione

Messaggioda Tony96 » 16/02/2018, 16:16

Ok, grazie ancora. Questo è un continuo dell esercizio, mi protesti aiutare a capirlo ?
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Re: Esercizio particolare giostra in rotazione

Messaggioda Shackle » 17/02/2018, 13:57

Ho cancellato l'ultima risposta che avevo scritto , non sono convinto .

Chiedo agli esperti , profkappa , mgrau, Vulplasir, Sergeant Elias, e chiunque voglia , di intervenire , perché non mi è chiaro :roll:

Tony ,aspettiamo !
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Re: Esercizio particolare giostra in rotazione

Messaggioda mgrau » 17/02/2018, 14:45

Respingo la qualifica di esperto, però provo ad usare un po' di fiuto...
Dunque: se non ci fosse attrito, il momento frenante non avrebbe conseguenze sulla massa, che proseguirebbe con la velocità angolare precedente. Per cui il momento avrebbe a che fare solo col momento d'inerzia della giostra.
Viceversa, finchè l'attrito impedisce lo scorrimento, tutto è solidale, e il momento d'inerzia comprende la massa mobile.
Se invece c'è attrito, ma anche scorrimento, direi che la massa contribuisce al momento d'inerzia in modo parziale: se il frenamento produce, sulla massa solidale, una forza F, ora invece la forza da considerare è solo la forza di attrito, minore di F visto che c'è scorrimento (e, come se non bastasse, variabile con la velocità di rotazione), e direi che va considerata, ai fini del momento d'inerzia, una specie di "massa ridotta", nella stessa proporzione delle forze.
Questo da un punto di vista qualitativo. Se poi dovessi metter giù delle equazioni, è un'altra storia...
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Re: Esercizio particolare giostra in rotazione

Messaggioda Shackle » 17/02/2018, 15:20

Innanzitutto grazie per essere intervenuto.

mgrau ha scritto:Se non ci fosse attrito, il momento frenante non avrebbe conseguenze sulla massa, che proseguirebbe con la velocità angolare precedente. Per cui il momento avrebbe a che fare solo col momento d'inerzia della giostra.


Ma la massa , in assenza di attrito , non si sarebbe neanche mossa inizialmente . Nella prima parte dell'esercizio, è detto chiaramente che c'è attrito statico , con coefficiente $mu_s = 0.8$ , e la giostra ruota a velocità costante , con questa massa attaccata alla parete , che non scorre da nessuna parte , e neanche scivola in basso finchè è soddisfatta la condizione detta prima sulla forza centripeta.
Poi, nella seconda parte, si fa l'ipotesi di una velocità angolare costante iniziale di $2s^-1$ , superiore a quella minima che assicura l'aderenza per attrito statico , e a un certo punto si applica un momento frenante costante , che rallenta la rotazione , fino ad una certa velocità angolare , calcolabile con la 2º cardinale e con l'equazione $omega= omega_0 - alphat$ , come abbiamo visto . E fin qui, niente di trascendentale .
Ora viene il bello : quando $omega$ scende sotto il valore minimo che assicura l'aderenza, la massa comincia a scivolare , e in $0.5s$ tocca il pavimento .

Viceversa, finchè l'attrito impedisce lo scorrimento, tutto è solidale, e il momento d'inerzia comprende la massa mobile.
Se invece c'è attrito, ma anche scorrimento, direi che la massa contribuisce al momento d'inerzia in modo parziale: se il frenamento produce, sulla massa solidale, una forza F, ora invece la forza da considerare è solo la forza di attrito, minore di F visto che c'è scorrimento (e, come se non bastasse, variabile con la velocità di rotazione), e direi che va considerata, ai fini del momento d'inerzia, una specie di "massa ridotta", nella stessa proporzione delle forze.
Questo da un punto di vista qualitativo. Se poi dovessi metter giù delle equazioni, è un'altra storia...


Tu pensi quindi che , dall'inizio dello scorrimento , la velocità angolare dovrebbe aumentare, come se il momento di inerzia della sola massa fosse più piccolo di $mR^2$ ? Ma, secondo te, come scorre la massa ? In verso contrario alla rotazione , o nello stesso verso , parlando della direzione orizzontale ? Per me , essendo dotata di una certa velocità iniziale $omega_iR$ , la "curva" di scorrimento è una pseudo parabola , rivolta in avanti , e per di piú il moto è anche frenato dall'attrito dinamico , di cui non sappiamo nulla ! No, non mi sembra praticabile la via delle forze. Qui l'unico ragionamento da fare è sulla dinamica del moto rotatorio, tenendo conto della componente orizzontale della velocità $v_0sentheta = 1m/s$ della massa , e sul momento angolare del sistema , che oltretutto non si può dire che si conservi poiché esiste sempre il momento frenante ....
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