Torno a ripetere: mica stai scherzando, spero? Immagino che tu abbia omesso, dimenticato per qualche ragione che mi sfugge, che intendessi moto di un grave sotto la sola azione della forza peso. In tal caso la frase andrebbe ben cambiata, perché se scrivi questo, per me intendi esattamente questo. E non è corretto.
Ma perché , tu che cosa intendi ? Qualcosa di diverso dalla caduta libera di un grave sotto la sola azione della forza peso, per di più "costante" ? Io questo intendo, dall'esempio che ha fatto Zio_Mangrovia . E le banali equazioni che ho scritto sono correttissime. Ecco perchè dico che non ci capiamo.
Perché questo qui considerato con questa scelta dall'inizio dell'osservazione del moto è un moto con accelerazione varia. Che lo si possa studiare con le equazioni del moto uniformemente accelerato di caduta di un grave è un altro paio di maniche, ma il concetto che il libro nell'esercizio di partenza voleva esprimere è che (tornando quindi all'esempio dell'automobile e motociclista) questo moto non poteva essere studiato come moto uniformemente accelerato da t=0 in quanto non lo è.
Mi sembra che , discutendo in questo modo senza capirci , stiamo inutilmente complicando la storia , e stiamo confondendo le idee a Zio_M . Limitiamoci allora a considerare l'esercizio, è meglio.
Se assumi come istante iniziale $t=0$ quello in cui l'auto passa davanti all'agente in moto, e invece l'agente parte $1s$ dopo , è chiaro che il moto dell'agente
non è uniformemente accelerato a partire da $t=0$ , poiché nel primo secondo l'agente è in quiete, e solo dopo $1s$ l'accelerazione assume il valore dato: l'accelerazione salta da zero al valore assegnato, e su questo non ci piove, come non piove sullo svolgimento dell'esercizio presentato dal libro .
Poi :
Che lo si possa studiare con le equazioni del moto uniformemente accelerato di caduta di un grave è un altro paio di maniche
ti faccio osservare che il moto uniformemente accelerato non è solo prerogativa del moto di caduta libera di un grave; "il paio di maniche" è lo stesso , basta mettere $a$ al posto di $g$ .
We look for patterns when we are hungry or threatened, rather than bored. I don't think we needed to think about things when we were in standby mode in the ancient past.