Buonasera MarcoPierro!
La costante $\tau=RC$ di un circuito RC (ma analogamente quella $L/R$ di un circuito RL e tutte le altre) viene fuori quando costruisci l'equazione differenziale che governa il fenomeno di carica o scarica di tale circuito, basandoti ovviamente sulle leggi fisiche dei fenomeni che avvengono e su determinate ipotesi.
In particolare, se fai l'ipotesi che il circuito RC lavori in
regime quasi stazionario, e ci mettiamo in condizioni di scarica, hai che la carica $q(t)$ sul condensatore è istantaneamente legata alla sua differenza di potenziale $V(t)$ dalla definizione della sua capacita $C$:
$V(t)= (q(t))/C$,
mentre la legge di Ohm che lega la differenza di potenziale ai capi della resistenza $R$ (la stessa ai capi del condensatore!) e la corrente $i(t)= -\dot{q}(t)$ (col segno $-$ perché siamo in fase di scarica) che vi passa attraverso (di cui la carica sul condesantore e responsabile!) si scrive:
$V(t)= i(t)R=-\dot{q}(t)R$.
Equagliando le due espressioni ottieni l'equazione del circuito:
$\dot{q} +1/(RC) q = 0$
dove ti accorgi che $RC$ è una costante, la chiami $\tau$ e tutti sono contenti
. La costante di un circuito RL viene fuori in modo analogo.
Vorrei anche farti notare che le altre due $\tau$ che hai scritto tu sono sempre costanti di circuiti RC a cui sono stati ricondotti circuiti inizialmente più complicati (nel primo caso c'erano due resistenze in serie e nel secondo due condensatori in serie).
Tutto ciò ovviamente è spiegato molto alla tarallucci e vino, ti rimando a dei buoni testi se vuoi una spiegazione completa e dettagliata. (Ti consiglio il "Fisica II" di Mencunccini-Silvestrini per una trattazione più semplice, o il "Circuiti Elettrici" di Perfetti per una più avanzata)
Spero di esserti stato utile