Palliit ha scritto:Mi viene spontanea una riflessione: se $dotx(0)=0$ il corpo resta immobile, non c'è verso. Quindi il ragionamento di @Falco5x ( ) acquista un senso solo se si suppone una $dotx(0)=v_0$ , piccola quanto si vuole ma positiva.
Nel qual caso il teorema delle forze vive comporta: $gy=1/2(dotx^2+doty^2)-1/2v_0^2" "$e l'equazione del moto diventa (salvo miei errori, ho fatto un po' di corsa):$t=int sqrt((1+k^2x^(2k-2))/(v_0+2gx^k))dx" "$.
dRic ha scritto:@Falco5x sei sicuro che nel tuo procedimento hai messo correttamente il vincolo che anche l'accelerazione in 0 è nulla ? Perché se imponi solo che la velocità è nulla non basta. Potresti avere, come nel caso di una molla, un punto a velocità nulla ma con accelerazione diversa da zero. Se imponi anche il vincolo di accelerazione nulla (come ho scritto nell'altro post) non mi pare ci siano alternative oltre alla soluzione nulla (ovvero il corpo rimane fermo). Secondo me non c'entra nulla la realizzabilità o meno del tipo di guida che, per me rimane del tutto fattibile da realizzare (basta plottare la funzione e fare un calco...)
Falco5x ha scritto:Probabilmente il paradosso nasce dalla stranezza di questa funzione $y=x^(3/2)$ per x=0 che fisicamente non può essere realizzata.
L'integrale finale per k=3/2 è questo:
\[ \sqrt{2g}\int_{0}^{t}{dt}=\int_{0}^{x}{\frac{\sqrt{1+\frac{9}{4}x}}{{{x}^{\frac{3}{4}}}}dx} \]
Shackle ha scritto:Falco5x , perchè ci hai fatto questo?
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