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Faccio notare che questo scritto non vuole ovviamente giustificare la RS piuttosto dà per buono il risultato infatti scrive: «Diciamo dunque che due eventi sono simultanei se la luce che proviene da essi impiega lo stesso tempo a raggiungere il punto medio tra le posizioni in cui sono accaduti i due eventi.»
Questa frase non è giustificabile, in relatività galileiana; affermare ciò implica invece che si è già accettato e dato per buono che «tutti gli osservatori misurano sempre la stessa identica velocità della luce», cioè proprio il principio della RS.
Insomma, quell'esempio ha già dato per buona la relatività ristretta e le trasformazioni di Lorentz, e ora ne mostra una conseguenza non ovvia, ovvero il dissincronismo.
Fatto questo doveroso preambolo cerco di spiegarvi il dubbio:
Nel primo esempio succede questo: l'osservatore M' vede arrivare i due flash in tempi diversi, però dato che avvengono in due punti equidistanti da lui e per lui la velocità dei flash è c sia per quello proveniente da A che da B allora constata che avendosi spazi uguali, velocità uguali dei due raggi ma che arrivano in tempi diversi => sono eventi avvenuti in istanti diversi.
Quello a terra, M, dice: la velocità dei raggi è c solo che M' da una parte va incontro al raggio caduto in B mentre quello in A lo "insegue" va da sé che quindi
Fin qua mi sembra quadrare
Passiamo però all'esempio 2 (credo nel testo ci sia un lapsus e sono invertiti S ed S', ma non è questo il dubbio dico solo di tenerne nota, procediamo):
Il passeggero seduto sull'astronave (S') dovrebbe, stando al testo, dire che la luce arriverà ai specchi nello stesso istante e questo lo capisco perché ho di nuovo spazi uguali, stessa velocità c (che non si somma vettorialmente a quella delle pareti) e quindi spazi uguali velocità uguali ho tempi uguali di arrivo.
La persona a terra, S, di nuovo dice: la velocità è c per il principio di relatività e la parete A andando incontro alla luce sarà raggiunta in un istante antecedente a quello che raggiungerà la parete B che "scappa via" dalla luce.
Il mio dubbio risiede qui: se nel primo esempio l'osservatore a terra dice, io vedo che il flash caduto in A arriva al centro del treno dopo il flash caduto in B dato che il centro del treno si sposta e le velocità non si sommano e questo dà due tempi diversi di arrivo e questi due tempi fanno supporre al passeggero che i tempi in cui è caduto il fulmine sono diversi.
Allora perché nel secondo esempio seguendo un medesimo ragionamento direi che: i raggi A e B (diretti sulla rispettiva parete A e B) partiti dal centro dato che l'astronave si muove fa si che A raggiunga la parete/specchio prima di B, allora la persona sul treno dovrebbe vedere A colpita prima di B (questo è pari pari quello che succede nel primo esempio) e invece no, in tal caso la persona sulla navicella vedrà arrivare i raggi in A e B assieme, non capisco perché... a me il ragionamento sembra simmetrico.