Avrei una domanda che mi ponevo sulle onde ma non riesco a trovare da nessuna parte questa idea. Magari discutendone con qualcuno più esperto mi saprebbe aiutare cerco di spiegarvi il dubbio.
Nello studio delle onde sappiamo che un'onda con funzione $f(x,t)$ è del tipo $a(x-vt)$ il libro fa notare che chiamando in causa una variabile ausiliaria $z=x-vt$ è come se avessimo una traslazione di un sdr che "viaggia" seguendo un'onda (ad esempio impulsiva per semplicità) alla stessa velocità del fronte (chiamiamolo così anche se scalare per intenderci), In sostanza il sdr con coordinata z trova il fenomeno impulsivo a una distanza x-vt rispetto al vecchio.
Ora, ovviamente se la funzione ha forma sinusoidale non cambia la faccenda ma avremo $sin(kx-omegat)$ dove "kv=omega". Di nuovo è facile vedere che $f(x,t)=f(z)=a(x-vt)=sin(kx-omegat)$ comporta che vt può esere vista come traslazione del mio sdr ausiliario in z.
Ora ho il dubbio: se io scrivo $sin(omegat-kx)$ mi accorgo che raccogliendo $f(x,t)=sin(omega(t-x/v))$ succede qualcosa di interessante, in questo caso la funzione valutata nel punto x al tempo t è come se potessi vederla come una funzione valutata in t' con t'=$t-x/v$ cioè come se avessi un tempo antecedente pari alla distanza percorsa dal sistema ausiliario z'. Non so se ho ben spiegato il dubbio, però non riesco bene a far combaciare le due interpretazioni, cioè cosa vuol dire valutare la funzione a un tempo antecedente graficamente? Non riesco a diciamo intuirlo, e vorrei approfondire questa cosa che ho notato ma non trovo alcuna fonte a riguardo.
Qualcuno gentilmente saprebbe aiutarmi?