Teorema delle velocita' relative

Messaggioda Antonello90 » 15/08/2010, 15:03

Ciao a tutti ragazzi! Sono registrato da poco perche' conoscendo il sito dalle superiori (professoressa in gamba ;)) ho deciso di associarmi per chiedere e dare aiuti per quanto mi sia possibile...

Volevo un chiarimento flash su una possibile cavolata che non mi entra in testa: Su http://it.wikibooks.org/wiki/Fisica_cla ... i_relativi nel teorema in titolo va a derivare la relazione ottenuta tramite somma vettoriale. Purtroppo non capisco da dove vengano gli ultimi termini derivati. Qualcuno potrebbe svolgermi il calcolo completo se possibile? Ho provato a fare delle derivazioni ma nn so cosa voglia intendere per x' y' e z' che mette in mezzo come fattori moltiplicativi.

vi prego helpatemi XD (bimboscemo style XD)
grazie a tutti in anticipo. 8-)
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Messaggioda Antonello90 » 15/08/2010, 15:52

Trovata una dimostrazione... Vorrei sapere ora secondo quale proprieta' posso dire che:

$ x'*dhat(i')/dt+y'*dhat(j')/dt+z'*dhat(k')/dt $

tenendo conto del fatto che $ dhat(i)/dt= bar(w)xbar(i) $

quella quantita' diventa:

$ bar(w)x[x'*hat(i')+y'*hat(j')+z'*hat(k')] $

con x indicante il prodotto vettoriale
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Messaggioda Jerico » 17/08/2010, 10:30

Ciao,
la notazione non mi è chiarissima, ma forse è un mio limite; comunque dalla forma che hai indicato probabilmente ti stai riferendo al caso più generale di un moto roto-traslatorio.
Provo a riassumere un approccio (premetto che non ho letto il link che hai postato per questioni di tempo, ma le considerazioni che seguono sono generali):
considerando due sistemi di riferimento individuati dalle terne $Oijk$ e $O^'i^'j^'k^'$ (dove $O$ e $O^'$ sono le origini dei due sistemi di riferimento ed i restanti indici sono i versori delle terne ortonormali), assumiamo come sistema di riferimento assoluto (fisso rispetto all'osservatore) $Oijk$.
Il sistema di riferimento $O^'i^'j^'k^'$, invece, sarà in movimento rispetto al riferimento assoluto per cui, quando derivi rispetto al tempo la rappresentazione vettoriale di un punto in termini delle sue componenti nel riferimento $Oijk$ (con l'accortezza di esprimerlo come $vec(OP) = vec(OO^')+vec(O^'P)$), la derivata agirà anche sui versori $i^', j^', k^'$ in quanto in moto (rotatorio) rispetto al sistema di riferimento dell'osservatore.

Hope this help.

Ciao,
Jerico
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Messaggioda Jerico » 17/08/2010, 10:34

Aggiungo che se il moto relativo è puramente traslatorio, i versori del sistema $i^'j^'k^'$ non variano nel tempo per cui le loro derivate sono nulle.

Ciauz,
jerico

PS per l'administrator = sorry per l'UP così ravvicinato, ma mi sembrava un particolare importante per chi ha postato la richiesta.
Jerico
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Messaggioda Zkeggia » 17/08/2010, 12:52

La dimostrazione che hai riportato salta parecchi passaggi che possono non essere chiarissimi ad uno studente delle superiori.

Facendo un po' d'ordine:
Prendiamo un punto nel piano che sia identificato dal vettore $vec(r(t)) = x(t)*vec(i) + y(t)*vec(j) + z(t)*vec(k)$

Notare che in questo sistema di riferimento gli assi non si spostano, ovvero è un sistema di riferimento che rimane fermo del tempo. Adesso passiamo a un altro sistema di riferimento $O'$

La più generale trasformazione possibile è fatta così:

Innanzitutto chiamo $vec(OO')$ il vettore congiungente le origini dei due sistemi di riferimento (sarà il vettore nullo se e solo se i due sistemi di riferimento hanno la stessa origine).

Allora detta $vec(r_1(t)) = x'(t)*vec(i')+y'(t)*vec(j')+z'(t)*vec(k')$ la distanza del punto nel nuovo sistema di riferimento si ha chiaramente
$vec(r(t)) = vec(OO') + vec(r_1)$ (dovrebbe chiamarsi proprietà del parallelogramma)

A questo punto ci interessa trovare l'espressione per la velocità nel nuovo sistema di riferimento.

allora derivando l'ultima relazione abbiamo $vec(v(t)) = (d(vec(OO')))/(dt) + (dvec (r_1))/(dt)$ per definizione di velocità.

allora $vec(v_0' (t))$ è la velocità del sistema che prendi come nuovo, mentre la derivata di $bar(r_1(t))$ la calcoliamo per componenti.

Utilizziamo la regola della derivazione del prodotto, ottenendo:
$ (dvec (r_1))/(dt) = (d(x'*vec(i')+y'*vec(j')+z'*vec(k')))/(dt) = (dx')/(dt)*vec(i') + (dy')/(dt)*vec(j')+(dz')/(dt)*vec(k') + x'*(d(vec(i')))/(dt) + y'*(d(vec(j')))/(dt) + z'*(d(vec(k'))/(dt))$

Ora ci sono 3 possibilità. Se il nuovo sistema di riferimento non ruota rispetto al primo, i nuovi versori $i'j'k'$ (che sono i versori $ijk$ visti dal primo sistema di riferimento) non varieranno nel tempo, quindi le loro derivate saranno nulla (sono funzioni costanti del tempo). Se il nuovo sistema di riferimento ruota rispetto al tempo, ma il punto è fermo rispetto al nuovo sistema di riferimento, allora non varieranno le componenti di $r_1(t)$ (che sono le componenti del vettore rispetto al nuovo sistema di riferimento) quindi va via tutta la prima parte, rimanendo appunto le derivate dei versori rispetto al tempo.
L'ultimo caso è quello in cui variano sia i nuovi versori sia le coordinate del punto.

Esiste un teorema, si chiama teorema di Poisson, che dice che se un sistema ruota con velocità angolare $omega(t)$, allora quando si vuole derivare un vettore rispetto a quel sistema, si può scrivere $(d(bar(x)))/(dt) = bar(omega)xbar(x)$
A questo punto la applichiamo direttamente alla seconda parte della formula, per ottenere apunto

$vec(omega)x(x'veci') + vec(omega)x (y'vecj') + vec(omega)x (z'veck') = vec(omega)x (x'*veci' + y'*vecj' + z'*veck') $ (proprietà distributiva del prodotto vettoriale rispetto alla somma)

Quindi otteniamo, se chiamiamo $vec (v_1(t))$ il vettore di componenti $(d(x'))/(dt)*i' + (d(y'))/(dt)*j' + (d(z'))/(dt)*k'$ si ottiene, finalmente:

$vec(v(t)) =vec(v_0'(t)) +vec (v_1(t)) + vec(omega)x vec(r'(t))$

che è la relazione che lega le velocità in due sistemi di riferimento. Se la velocità angolare è zero (sistema che non ruota) sparisce il prodotto vettoriale.
Notiamo che in soldoni non si deve far altro che derivare rispetto al tempo le componenti del nuovo vettore posizione rispetto al nuovo sistema di riferimento, e fare il prodotto vettore con la velocità angolare del nuovo vettore posizione rispetto sempre alle nuove coordinate.
Ultima modifica di Zkeggia il 17/08/2010, 13:05, modificato 5 volte in totale.
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Messaggioda legendre » 17/08/2010, 12:58

@Zkeggia:e' la formula di Poisson
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Messaggioda Zkeggia » 17/08/2010, 13:06

Ops, che brutto errore. Io odio i teoremi che si chiamano con il nome di qualche matematico o fisico, non riesco mai a collegarli agli enunciati! Si fosse chiamato, che ne so, teorema di derivazione angolare, sarebbe stato più immediato!
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Messaggioda legendre » 17/08/2010, 13:11

Ma mica e' un errore.Ma chi si ricorda i nomi di tutti i teoremi?l'importante e' enunciarli bene non sapere come si chiamano!
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Messaggioda Zkeggia » 17/08/2010, 13:13

Non è un errore finché all'esame il professore non ti chiede il teorema di lagrange e tu gli dimostri quello di weierstrass...
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Messaggioda Antonello90 » 23/08/2010, 20:24

Ma non sono uno studente delle superiori!! :P
Cercavo approfondimenti del prof su wikipedia ma la dimostrazione era campata in aria. Era un mio priscio!! XD
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