Ciao ragazzi, non mi è molto chiaro il discorso dell'entropia al momento di applicarlo agli esercizi. Uno che era molto semplice l'ho fatto, ma in questo che vi descrivo di seguito non riesco a capire come mi devo comportare. Eccolo:
Un congelatore ermetico racchiude 2.50 mol di aria a 25.0 °C e 1.0 atm. L’aria viene raffreddata a -
18 °C. (a) Qual è la variazione di entropia dell’aria se il volume è mantenuto costante? (b) Quale
sarebbe la variazione se la pressione fosse mantenuta costante a 1 atm durante il raffreddamento?
Come devo fare? Io ho pensato, ma solo pensato :lol:, queste cose: il congelatore è ermetico, quindi non c'è scambio di calore con l'ambiente esterno, è dunque isolato. L'aria la consideriamo come fosse un gas perfetto. Quando la temperatura diminuisce, per mezzo del lavoro che viene fatto sulla macchina termica, il gas si raffredda e arriva alla temperatura di 18°C. Se il volume è costante diminuisce la pressione del gas e il gas non fa ne subisce lavoro, succede soltanto che le molecole dell'aria si rarefanno e diminuisce la loro energia interna poichè perdono energia cinetica. A questo punto non saprei dire se la trasformazione è reversibile o meno.
Secondo me non lo è, ma possiamo considerare un cammino reversibile nel quale il congelatore viene messo a contatto con una sorgente a T=18°C per raffreddare e poi se volessimo tornare indietro con una a T=25°C. E' giusto quello che dico? Come procedo per calcolare la variazione di entropia per entrambi i punti?
P.S. Non è che devo considerare la trasformazione come quasi-statica e applicare la formula $deltaS= int_(i)^(f) (dQ_r)/T = nC_Vln(T_f/T_i) + nRln(V_f/V_i)$?
Dove nel primo caso abbiamo che il termine contenente il logaritmo del rapporto dei volumi è zero.