Quale facoltà ? Matematica, Fisica o Ingegneria ?
Riprendo qui la domanda di vecchio, cercando non certo di rispondere alla domanda , a cui ognuno deve dare la sua risposta , ma cercando di fornire qualche elemento aggiuntivo , specialmente visto nell’ottica di che lavoro uno potrà fare, in funzione di che facoltà avrà scelto.
Certamente rispetto al ventaglio di opportunità che consideri, Matematica (e Fisica) sono Lauree a indirizzo molto speculativo ; come professione portano all’insegnamento nelle scuole dalle Medie fino all’Università e questo dipende dalle attitudini personali e un po’ , credo anche dalla fortuna ; certamente l’insegnamento all’Università è un indirizzo orientato alla ricerca in campo matematico:
oggi la ricerca di punta si fa in America e se si vuole veramente emergere un dottorato in America è probabilmente un “must”.
D’altronde non è comunque raro il caso di laureati in Matematica ( e Fisica) che trovano impiego ad es. in società che sviluppano software o anche in altre attività operative .Più che le conoscenze specifiche acquisite durante il corso di Laurea , in questi casi ritengo vengano impiegate le facoltà di analisi , di sintesi e capacità logiche potenziate durante il corso.
Personalmente, a suo tempo ero stato attratto dalla Laurea in matematica, ma poi avevo deciso per Ingegneria, “ spaventato” dall’astrattezza di studi puramente matematici : ho temuto di avere poi pochi contatti con la realtà nella vita di lavoro, essendo io inoltre più teorico che pratico.Penso comunque che Matematica sia una Laurea bellissima , anche se molto impegnativa.
Ingegneria è ovviamente più applicativa ; ti chiederai : e che fa un ingegnere ?
Posso dirti qualcosa nel mio campo, cioè le Telecomunicazioni, ma no è tanto diverso negli altri campi.
Se verrai assunto un giorno da una società , si apriranno varie possibilità :
· Ricerca e Sviluppo di nuovi prodotti : si studiano e progettano i nuovi prodotti .
Certamente oggi in Italia non si fa molta Ricerca , però in alcuni campi sì : ho lavorato nelle Telecomunicazioni ( Siemens) e tutt’ora si fa Ricerca o meglio per usare una parola più aderente alla realtà, chiamiamola Sviluppo e Ingegneria ,nel campo dei Ponti Radio ( certo è un’attività di nicchia, però se piace ..)
Io penso ( opinione proprio del tutto personale ) che a un neo ingegnere farebbe comunque bene un periodo iniziale in Ingegneria , anche se poi le sue inclinazioni/aspirazioni lo portassero ad esplorare altri campi .
Credo che iniziare in Ingegneria sia formativo : personalmente l’ho fatto, anche se non per molto tempo ; poi mi andava un po’ stretto , mi sembrava cioè di avere una visuale un po’ ristretta : naturalmente vari miei colleghi l’hanno fatto per tutta la vita lavorativa e hanno sempre avuto il gusto di farlo : conclusione ovvia : non tutti siamo uguali ! e meno male !
Chiaramente è in questo settore , Ingegneria, che maggiormente si utilizzano le conoscenze tecniche specialistiche apprese all’Università.
· Un ‘ altra possibilità è di entrare invece nel settore Marketing/Vendite di una società.
Personalmente non consiglierei di farlo subito all’ingresso in azienda da neolaureato ( anche se molti invece lo fanno ) , ma dopo un po’ di training in Ingegneria ( come è stato il mio caso ) .
In questo settore le cognizioni tecniche specialistiche sono meno importanti ; servono piuttosto conoscenze a livello sistemistico . E ‘ poi fondamentale la capacità di creare e mantenere rapporti verso l’esterno, cioè verso i clienti , capire le loro necessità , i loro piani e aiutarli nelle scelte.
Anzi , bisognerebbe capire in anticipo le necessità future dei clienti in modo da orientare opportunamente la progettazione ( Ingegneria) nello sviluppare i prodotti più richiesti.
Per questo tipo di attività è molto importante acquisire anche conoscenze di tipo economico / finanziario come : struttura dei costi in una azienda , margini , tipi e forme di pagamento ; bisogna saper formulare e gestire un budget di vendita .
Non va dimenticato che alla fine, ogni società sul mercato ha lo scopo di generare utili e non perdite .
Bisogna acquisire , supportati dagli enti aziendali a ciò preposti(Direzione finanziaria) , le necessarie conoscenze relative a piani di finanziamento da proporre ai clienti che non siano in grado di pagare subito, ma che abbiano bisogno di dilazioni di pagamento : situazione molto frequente nelle trattative con i paesi in via di sviluppo.
Questo settore ( Marketing e Vendite ) dà in generale una visione più ampia , anche se meno profonda delle varie problematiche : si è infatti in contatto , oltre che con i clienti( mondo esterno ) , anche con la
Produzione e Installazione( mondo interno) della propria società ( vedi dopo).
· Un ‘altra area è quella di Produzione .
Sempre più nel futuro vorrà dire gestire al meglio e pianificare risorse produttive non operanti all’interno della propria società e magari neanche in Italia , ma nei paesi del terzo mondo , con bassi costi di produzione : Cina ad esempio.
Vuol dire saper gestire trasferimenti di tecnologia verso altri paesi con tutti i problemi che questo comporta : inadeguatezza delle strutture locali, mancanza di know-how etc.
· Un’altra area , che fa da collegamento tra Fabbrica e Vendite è la cosiddetta Supply Chain
che in sintesi si occupa della gestione del processo che parte dalla ricezione del contratto di fornitura da parte del cliente , passa attraverso la Fabbrica e i Fornitori Esterni fino ad arrivare alla consegna finale al cliente.
In due parole si tratta di ottimizzare il processo completo , denominato appunto Supply chain ( = catena della fornitura) e non è cosa semplice : in questi ultimi tempi è diventato un punto molto importante , in quanto se ben gestito si possono ridurre i costi e aumentare la soddisfazione del cliente che resta così “ affezionato “( la ben nota Customer satisfaction ) .
· Poi si potrebbe anche parlare del gruppo che si occupa di Impianti , di realizzare cioè il progetto globale richiesto dal cliente : se restiamo nel campo Telecomunicazioni , di installare il collegamento completo con tutti i servizi accessori e di consegnare al cliente un sistema di trasmissione completo , collaudato e rispondente alle norme tecniche e sistemistiche del contratto e “ funzionante “ , il che farà poi scattare i pagamenti etc.
· Che altro posso dire ? Ho cercato di descrivere , chiaramente basandomi sull’esperienza e conoscenze personali , come è strutturata e quali sono le attività principali di una società e quali differenti collocazioni può trovare in essa un Ingegnere.
· Se invece l’interesse prevalente è di tipo più speculativo , allora una Laurea in Matematica ( o Fisica) secondo l’inclinazione personale è da preferire .
· Non è comunque impossibile, almeno entro certi limiti, intraprendere una certa strada negli studi e poi nel mondo professionale percorrerne un’ altra , anche abbastanza diversa .
· Un “compromesso” tra interesse applicativo e interesse speculativo potrebbe essere dato dalle Lauree in Ingegneria Matematica e in Ingegneria Fisica : che io sappaia non c’è ancora un riscontro col mondo del lavoro ( e con le sue necessità) , perché i primi laureati usciranno l’anno prossimo ( almeno a Milano è così , non so altrove).
Credo di essermi lasciato prendere la mano, e mi fermo qui.
Ciao
Camillo