Re: Scelta ateneo per Matematica

Messaggioda gabriella127 » 16/04/2024, 13:56

Scusate, ma per curiosità, ma che fanno di tanto terribile questi professori a Pisa?
Io tempo fa, al dipartimento di matematica alla Sapienza a Roma, dove ho passato molto tempo, ho visto quasi solo professori gentili e disponibili, e il livello era alto. Se stress c'era tra gli studenti, era più da stress per il carico di lavoro, o da competitività e paure di inadeguatezza, non certo alimentate dai professori.
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Re: Scelta ateneo per Matematica

Messaggioda hydro » 16/04/2024, 14:04

Nel famigerato estero, soprattutto al di là dell’oceano, l’unica preoccupazione è promuovere piu’ gente possibile fregandosene altamente della qualità dell’insegnamento, perché più studenti uguale piu’ tasse pagate. In Italia c’è qualche caso opposto ma non è di certo la norma. Allestire un servizio di supporto psicologico per gli studenti è cosa buona e giusta ma raccontare l’esperienza universitaria come una valle di lacrime è falso e tendenzioso. Ci saranno esami piu’ facili ed esami più difficili, imparare ad affrontarli senza piagnucolare fa parte del processo di crescita. A Pisa ci sono dei docenti di livello molto alto, alcuni dei quali conosco personalmente, e posso assicurare che non sono dei pazzi maniaci, sono anzi persone molto disponibili ad aiutare gli studenti anche al di fuori dell’orario di lezione, ma che giustamente non vogliono svilire il loro corso di laurea nel nome della (supposta) fragilità psicologica degli studenti. Ma non venitemi a raccontare che per prendere 18 bisogna sacrificare l’intera propria vita sociale sull’altare dello studio, perché è una solenne stupidaggine.
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Re: Scelta ateneo per Matematica

Messaggioda obnoxious » 16/04/2024, 14:27

hydro ha scritto: l’unica preoccupazione è promuovere piu’ gente possibile fregandosene altamente della qualità dell’insegnamento, perché più studenti uguale piu’ tasse pagate.

In Svezia le tasse non si pagano. E li' sanno fare entrambe le cose: la qualita' dell'insegnamento e' elevata (o almeno decente) ma gli studenti non escono nevrotici. I corsi base di Hörmander mi dicono fossero fattibili.

hydro ha scritto: A Pisa ci sono dei docenti di livello molto alto

Si' ok

hydro ha scritto:Ma non venitemi a raccontare che per prendere 18 bisogna sacrificare l’intera propria vita sociale sull’altare dello studio, perché è una solenne stupidaggine.

Se uno studente sottolinea un problema che sembra essere borderline sistemico con la didattica, rispondere "eh ma ci sono i prof bravi siete voi piangibambini" e' gaslighting. Poi lascio a l*i descrivere meglio, Pisa non la conosco. Ho in mente anche io un paio di esempi di prof di Padova che si comportavano in maniera (((ingiusta))) perche' "dovevano tenere alto il livello della didattica" (poi sorpresa sorpresa, la gente non imparava niente lo stesso).
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Re: Scelta ateneo per Matematica

Messaggioda hydro » 16/04/2024, 15:24

Si’ non metto in dubbio che esistano posti migliori (anche se non so esattamente quanto alto sia il livello dei corsi in Svezia), ma certamente non è che all’estero funzioni tutto bene, te lo assicuro. Io ho speso quasi 10 anni girando tra varie università in vari posti fuori dall’Italia e ho visto cose funzionare meglio e cose funzionare peggio. Sicuramente la gente non si strappa i capelli per la salute mentale degli studenti da nessuna parte, anche se ci saranno indubbiamente posti dove il problema è trattato con piu’ riguardo.

Il problema con il sottolineare problemi sistemici è che nessuno studente ha una visione d’insieme. I corsi di laurea sono grandi (specie a Pisa) ed ognuno vive nella sua bolla. Quindi le chiacchiere stanno a zero, o mi state dicendo che c’è una nutrita schiera di studenti che lamenta problemi psicologici dovuti allo studio, cosa che faccio fatica a credere perché conosco tante persone che hanno studiato matematica a Pisa e non ho mai sentito nessuno lamentarsi (ma magari e’ la bolla mia), oppure e’ l’esperienza di un singolo, che per quanto vada tenuta in considerazione non rappresenta la situazione reale. L’accusa di gaslighting deve essere sostenuta, non sempre chi si lamenta è dalla parte della ragione. Inoltre va anche sottolineato che l’università non è la scuola dell’obbligo, e tantomeno lo e’ il corso di laurea in matematica. Se la pressione è troppa può anche darsi che non sia la scelta di vita migliore, no? Per esempio io sono abbastanza certo che se mi fossi iscritto a medicina o a giurisprudenza avrei fatto parecchia fatica a laurearmi, se mai ci fossi riuscito, ma questo non mi fa sospettare che ci siano dei problemi sistemici in quei corsi di laurea.
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Re: Scelta ateneo per Matematica

Messaggioda obnoxious » 16/04/2024, 17:59

hydro ha scritto:(anche se non so esattamente quanto alto sia il livello dei corsi in Svezia)

Nel posto in cui ho fatto io il dottorato il livello e' non piu' basso di Padova per Analisi. Per il resto e' piu' basso, ma soltanto perche' c'e' meno scelta di corsi. In Svezia c'e' la tendenza al lagom, ad avere un livello medio alto e nel contempo a contenere la varianza.

hydro ha scritto: non è che all’estero funzioni tutto bene

Pienamente d'accordo, ma non l'ho mai affermato. Sto solo dicendo che potremmo imparare da chi fa le cose meglio di noi.

hydro ha scritto: e’ l’esperienza di un singolo

Non e' l'esperienza di un singolo, @Lebesgue sopra ha scritto

Lebesgue ha scritto: tuttavia in triennale la quasi totalità degli studenti (e ci tengo a sottolineare questa cosa) sviluppa problemi d'ansia e va in terapia.
Tutti i miei amici matematici (non sono tantissimi, la statistica si basa su una 30ina di persone, me compreso) sono andate almeno una volta da un terapeuta per problemi d'ansia legati agli esami della triennale.

tu dici, sostanzialmente, "servono i dati per verificare se e' un problema sistemico"; ok, sono d'accordo. Ora non so esattamente se i problemi d'ansia citati da @Lebesgue riguardino il contenuto degli esami ( = difficolta') o l'attitudine generale dei docenti; sta di fatto che in Italia a me e' sempre sembrato che l'atteggiamento generale (almeno nei corsi "duri") fosse quello di condonare atteggiamenti e comportamenti "abusivi", come se fossero riprove e conferme delle "durezza" e "purezza" di cui sopra. Nei miei anni a Padova non ho percepito problemi sistemici, ma ho comunque assistito ad episodi (e ad i loro effetti psicologici su alcuni studenti) che in un mondo ideale avrebbero sancito la terminazione sine die della carriera "docentistica" di alcuni soggetti1.

Note

  1. Tra l'altro questa cosa si potrebbe estendere ad altri settori dell'educazione. Menare i bambini e' illegale in Svezia e quando ho detto ai miei colleghi delle mazzate che prendevo alle elementari dalle maestre, hanno strabuzzato gli occhi
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Re: Scelta ateneo per Matematica

Messaggioda giuliofis » 17/04/2024, 08:35

hydro ha scritto:La cosa che non quadra è il livello in caduta libera degli studenti.

Viene da lontano... insegno in un liceo, e ho avuto studenti in prima liceo che non sapevano scrivere non dico in corsivo, neanche in stampatello minuscolo.
È chiaro che se il livello si abbassa così fin dalle scuole, dove la bocciatura per dare il giusto tempo di apprendere è quasi impossibile, all'università non può che essere una tragedia.
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Re: Scelta ateneo per Matematica

Messaggioda megas_archon » 17/04/2024, 12:41

Sono un fan estremo del trattare gli studenti da adulti. Sono anche uno che ha conosciuto, da distante, l'infornata di pisani del mio anno, che ha interagito con tanti normalisti, è stato educato (da dottorando) da un normalista, e tutti sono concordi nell'affermare che l'autismo scorre molto potente nel dm. Lo percepivo io, che manco studiavo lì!

C'è proprio una mitologia ("mannaggiagiorgiomossa", elianto84 [se uso il suo vero nome è doxxing?]) di personaggi che ho in parte conosciuto (di alcuni sono ancora amico!) e in parte sono filtrati nelle storie di conoscenze di secondo e terzo grado, tanto forte era la loro carica di disagio.

Quindi no, Pisa non è un posto convenzionale dove fare matematica: se si vuole diventare dei matematici, si diventa parte di un movimento, non si impara un mestiere. Poi, ovviamente, anche io ho studiato con gente che ora fa l'assicuratore, scrive codice python per ENI gas e luce, e cagate del genere. Ma qui stiamo parlando di gente che studia matematica per un motivo serio. Quella deve avere un enorme coefficiente disagio per studiare a Pisa, senza vederlo come un processo di scarificazione [a fin di bene].
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Re: Scelta ateneo per Matematica

Messaggioda hydro » 17/04/2024, 22:58

giuliofis ha scritto:
hydro ha scritto:La cosa che non quadra è il livello in caduta libera degli studenti.

Viene da lontano... insegno in un liceo, e ho avuto studenti in prima liceo che non sapevano scrivere non dico in corsivo, neanche in stampatello minuscolo.
È chiaro che se il livello si abbassa così fin dalle scuole, dove la bocciatura per dare il giusto tempo di apprendere è quasi impossibile, all'università non può che essere una tragedia.


Strasuperquoto.

megas_archon ha scritto:Quindi no, Pisa non è un posto convenzionale dove fare matematica: se si vuole diventare dei matematici, si diventa parte di un movimento, non si impara un mestiere.


Ti giuro, questa narrativa per cui sembra che i dipartimenti di matematica siano equiparabili a delle sette mi sembra folle. Posso anche capire che l'ambiente della Normale sia particolare, ma è molto, molto diverso. Lì si parla di 15-30 persone all'anno selezionate tra tutta l'Italia che ricevono vitto e alloggio a 18 anni in quanto migliori prospetti del paese, è abbastanza evidente che si possano creare delle dinamiche particolari. Ma il dipartimento di matematica è frequentato da altre centinaia di persone che hanno una propria volontà ed una propria vita distaccata da quella della Normale. Ci sono quelli svegli che usano la vicinanza della Normale come un vantaggio, ci sono quelli che si fanno schiacciare dal peso di averla vicina e c'è una larga maggioranza che vive la propria vita di studente universitario sbronzandosi alle feste, studiando chi più chi meno con tutte le sfumature di grigio possibili e strafregandosene delle scuole di eccellenza. Che poi ci sia una sorta di effetto per cui gli esami sono un po' più difficili posso anche crederlo, ma vorrei tanto vedere un esame della triennale in cui sia difficile prendere 18, su. Chi vuole studiare impara, chi non vuole studiare vivacchia o cambia mestiere, come ovunque.
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Re: Scelta ateneo per Matematica

Messaggioda Lebesgue » 18/04/2024, 15:47

hydro ha scritto:Ti giuro, questa narrativa per cui sembra che i dipartimenti di matematica siano equiparabili a delle sette mi sembra folle. Posso anche capire che l'ambiente della Normale sia particolare, ma è molto, molto diverso. Lì si parla di 15-30 persone all'anno selezionate tra tutta l'Italia che ricevono vitto e alloggio a 18 anni in quanto migliori prospetti del paese, è abbastanza evidente che si possano creare delle dinamiche particolari. Ma il dipartimento di matematica è frequentato da altre centinaia di persone che hanno una propria volontà ed una propria vita distaccata da quella della Normale. Ci sono quelli svegli che usano la vicinanza della Normale come un vantaggio, ci sono quelli che si fanno schiacciare dal peso di averla vicina e c'è una larga maggioranza che vive la propria vita di studente universitario sbronzandosi alle feste, studiando chi più chi meno con tutte le sfumature di grigio possibili e strafregandosene delle scuole di eccellenza. Che poi ci sia una sorta di effetto per cui gli esami sono un po' più difficili posso anche crederlo, ma vorrei tanto vedere un esame della triennale in cui sia difficile prendere 18, su. Chi vuole studiare impara, chi non vuole studiare vivacchia o cambia mestiere, come ovunque.


Se non hai vissuto l'ambiente matematico pisano, purtroppo non puoi e non potrai mai capirlo. Mi spiace dirlo, ma è così.
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Re: Scelta ateneo per Matematica

Messaggioda hydro » 18/04/2024, 22:30

Lol. Ok capo, se lo dici tu.
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