In realtà il discorso non è a compartimenti stagni, almeno a livello post laurea. Ci sono diversi esempi e diversi dottorati di ricerca attivi, nati come prosecuzione della laurea magistrale (anche nei politecnici, in modelli e metodi matematici o matematica) a dimostrarlo.Raptorista ha scritto:@Luca: grazie per la precisazione, è quello che volevo dire anche io, anche se forse sono stato troppo sintetico.
I matematici creano matematica di alto livello attraverso definizioni e teoremi motivati da interessi applicativi; gli altri, tra cui in particolare gli ing matematici, applicano questa nuova matematica, e a loro volta contribuiscono a dare un feedback sulle direzioni in cui serve più matematica. Sono due ruoli complementari, creare gli strumenti e applicare gli strumenti, che richiedono conoscenze e abilità diverse e questo giustifica l'esistenza delle due figure.
Di certo l'ingegnere matematico magistrale è chiamato a dover costruire e studiare modelli matematici nuovi e questo aspetto sicuramente lo distingue dall'ingegnere, inteso come professionista (non ricercatore).