@ sgrisolo:
sgrisolo ha scritto:@gugo82
gugo82 ha scritto:Un corso di “istituzioni” al primo semestre del primo anno?
In effetti "istituzioni" l'ho sempre interpretato anche io come qualcosa di serio. Eppure ho affrontato istituzioni dal secondo anno in poi es.
https://didattica.unipd.it/off/2018/LT/SC/SC1158 (guarda quante istituzioni).
Sì, vabbé... Il succo è che serve un po' di maturità per una "istituzione" e, visto che colle triennali la maturità
deve essere precoce (anche se non si capisce perché, visto che la triennale in sé non serve a nulla), ci sono delle "istituzioni" al secondo anno.
sgrisolo ha scritto:Secondo me in alcuni casi "istituzioni" è tipo "primo esame su". Tu cosa ne pensi?
Che il nome "istituzioni" usato come suggerisci è usato
ad mentula canis, quindi non come si conviene ad un ambiente universitario serio.
Fosse come dici tu, si potrebbero usare vari termini come "introduzione", "elementi" o -se il corso è sufficientemente approfondito- "fondamenti".
@ solaàl:
solaàl ha scritto:Quasi sempre le "istituzioni" sono corsi che parlano di tutto (perché devono comprimere in pochissimo tempo una materia molto vasta)
Di tutto, ma in maniera seria; per questo serve maturità dello studente.
Ad esempio, quello che
anticamente era il corso di "Istituzioni di Analisi Superiore" (che era
l'esame di Matematica, quello che ripetevi anche più di dieci volte...) comprendeva Analisi Reale (Teoria della Misura e dell'Integrazione Astratte, spazi $L^p$), cenni di Analisi Funzionale (spazi di Hilbert, serie di Fourieri ed elementi di tecniche negli spazi di Banach), Analisi Complessa e cenni sulla Teoria delle Distribuzioni.
solaàl ha scritto:vige poi la regola che una materia è tanto più profonda e ramificata quant è corto il suo nome, quindi "istituzioni di algebra" >>> "istituzioni di maneggio della roncola in Valbrembana dalla tarda preistoria in poi".
Non la sapevo...
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)