ciao, non posso che sottoscrivere quello che dice mik, del resto è quello che sto facendo io.
meglio farsi una base solida generale (e scegliere con calma il proprio percorso), piuttosto che "ingabbiarsi" in un corso come Astronomia.
l'orientamento Astrofisica (parlo del mio ateneo, Milano-Bicocca) coinvolge gli insegnamenti del secondo semestre del terzo anno e la stesura della tesina. in poche parole i primi cinque semestri sono comuni a tutti, nell'ultimo ci si differenzia tra Particellari, Biofisici, Plasmisti eccetera... per Astrofisica gli insegnamenti d'orientamento sono Introduzione all'Astrofisica, Elettrodinamica Cosmica e Laboratorio di Astronomia. comunque si, non cambia nulla rispetto ad un corso generale di fisica in cui si inseriscono come esami a scelta corsi legati allo spazio (forse non ovunque c'è la possibilità di un laboratorio di indirizzo, ma su questo non so)
non mi pagano per pubblicizzare il mio ateneo, ma ti posso dire che tra i professori di astrofisica ci sono i responsabili italiani di diverse importanti missioni scientifiche, come REM (raggi X), SWIFT (studio dei gamma ray bursts) e WMAP (fondo a microonde).
alle sedi che ha citato mik aggiungerei Trieste e Torino, entrambe sono collegate con osservatori importanti. ovviamente dagli osservatori italiani si vede molto poco cielo e i ricercatori vanno a prendere dati alle Canarie, piuttosto che in Arizona o sulle Ande... ma questo non vuol che in Italia non si faccia ricerca di alto livello nel settore astrofisico, che è anzi ha una tradizione molto forte. ad esempio lessi su Repubblica che il ricercatore italiano più citato nel mondo (in tutti gli ambiti scientifici) è un astrofisico dell'osservatorio di Brera.
non vorrei dire una bestialità, ma temo che in Insubria ci siano solo Treves e Haardt ad occuparsi di Astrofisica.