Da ingegneria a matematica...

Messaggioda Baldox » 16/05/2013, 20:01

Ciao a tutti. Premetto che di discussioni simili ce ne sono diverse, ma vi vorrei chiedere delle cose specifiche esponendovi il mio caso.
Prima di iscrivermi all'università ho frequentato un istituto tecnico industriale, quindi avevo una conoscenza molto pratica della matematica. Con l'iscrizione all'università mi sono invece trovato di fronte ad un vero e prorio mutamento della materia. Ora sono studente del corso di laurea in "Ingegneria Informatica e dell'automazione"ed ho sostenuto esami di matematica come
(i CFU dicono poco da soli, ma è giusto per dare dei dati)

Analisi matematica 1 - 9 CFU - 1° anno
Analisi matematica 2 - 9 CFU - 1° anno
Algebra lineare a Geometria - 6 CFU - 1° anno
Meccanica razionale - 6 CFU - 2° anno
Calcolo delle probabilità e Statistica matematica -6 CFU - 2° anno.

Il primo anno di università mi sono reso conto che la matematica mi interessava molto, anzi moltissimo. Mi piaceva anche fisica (i corso di Fisica generale 1 e Fisica generale 2), la quale aveva determinato la mia iscrizione proprio ad Ingegneria piuttosto che a Informatica giusto poco prima. Ciò nonostante non ero riuscito a capire che Ingegneria non era il percorso di studi che mi interessava veramente. Solo il secondo anno ho realizzato che la mia felicità si sarebbe realizzata solo con lo studio effettivo della matematica, ma ormai la scelta era fatta. Preso dal dubbio, dal timore e dal consiglio di amici ho deciso di proseguire almeno fino alle fine della triennale. Ora sono ad un passo dalla laurea, perfettamente in tempo (salvo possibili imprevisti) e con un'ottima media. La passione sviluppata per la matematica mi ha portato a scegliere una tesi di Algebra lineare (provai anche analisi, ma il professore se ne andava in pensione il mese successivo), che seppur compilativa, mi sta soddisfacendo molto. A questo punto il dubbio è: iscriversi o non iscriversi al corso di laurea in matematica? Vi chiederete molto probabilmente perchè sia ancora così indeciso. Vi espongo così alcune mie problematiche
1) -Punto più che altro personale, ma è importante - L'università che frequento attualmente è a mezz'ora di macchina da casa, quindi non pago alcun affitto, mentre per iscrivermi a matematica dovrei spostarmi, il che mi porterebbe una grossa spesa aggiuntiva.
2) Con una iscrizione, necessariamente alla triennale in questo caso, avrei tre anni più del resto dei laureati. Potrebbero chiudersi delle strade importanti?
3) Leggendo varie discussioni in questo ed altri forum ho capito che c'è un forte dislivello tra i corsi di matematica (analisi in primis) tra un corso di laurea della facoltà di Ingegneria e il corso di laurea in matematica. Il nome sarà anche lo stesso, ma il contenuto è molto diverso. Con questo non voglio intendere di sapere più di quanto occorra ad un Ingegnere, anche se posso affermare di aver avuto ottimi professori ed essermi informato in argomenti extra-esame, ma solo che ho nota la differenza tra i due approcci. Quando intendo dire che mi piace la matematica intendo la teoria, non le applicazioni, che comunque non disprezzo. Mi piace studiare un teorema, mi piace capire come possa essere utilizzato per approfondire qualche altro concetto, ma soprattutto adoro quando vari settori della matematica si uniscono in teorie matematiche comuni, cosa che ad Ingegneria si vede molto raramente. La mia paura è in certo senso data proprio dalla conoscienza di ciò che mi aspetterà con l'eventuale cambio di percorso. In pratica dovrò cambiare il modo di pensare. Dovrò ovviamente integrare i corsi di analisi e geometria, per i quali dispongo però di una conoscenza iniziale non banale, ma per gli altri? La mia intenzione è in partenza quella di recuperare autonomamente i corsi del primo anno e seguire quelli del secondo. Ovviamente gli esami andranno recuperati. Secondo voi è una cosa fattibile? Per esempio a Bologna hanno un corso di algebra 1 al primo anno. Sarebbe sufficiente dedicare agosto e settembre allo studio di questi, per poi poter seguire il corso di algebra 2 al secondo anno? inoltre quanto sono "buoni" nel riconoscere gli esami da un passaggio da Ingegneria a Matematica? potrebbe sembrare futile, ma in realtà è estremamente importante perchè dover ridare tutto da zero non è una pacca sulla spalle al morale.
4) I matematici fanno i professori o sono disoccupati: è un mito da sfatare? Io non ho nulla in contrario al lavoro di docente, è un lavoro come un altro, ma dato il livello di crisi che c'è mi chiedo se ci sarà in futuro almeno quello! Certo, non è il mio sogno, anche perchè i programmi delle medie/superiori purtroppo non li trovo stimolanti come gli argomenti che si affrontano all'univesità. Per quanto la mia conoscenza sia ridotta, mi vengono i brividi (per la bellezza) quando penso ad una trasformata di Laplace dell'esponziale di matrice, quando vedo simboli matematici (anche sconosciuti) sparsi in una pagina con un eleganza che le altre scienze si sognano, o ancora quando, leggendo una dimostrazione, capisco un meccanismo logico che non possono non reputare incredibile. La matematica è vasta ed il mio sogno, purtroppo penso irrealizzabile, sarebbe quello di esplorarla per molto molto tempo e restarci legato per tutta la vita, soprattutto in ambito lavorativo. Ma cosa può fare un matematico in questa società? Ho letto che la ricerca è quasi inaccessibile e gli altri sbocchi sono o applicazioni ecomonomiche o insegnamento. E' corretto? Nell'eventualità che mi laurei (laurea magistrale) in matematica, potrei rivalutare anche la laurea (triennale) in Ingengeria che sto prendendo per aprirmi qualche porta che le unisca?

Scusate per le domande, forse banali, ma oltre che dare una spinta a me stesso devo convincere la famiglia poichè senza il suo consenso non se ne fa niente.

Scusate inoltre se ho posto molto domande, ma la mia situazione mi fa quasi stare male perchè non riesco a decidermi. L'unica cosa che ho chiara è che la matematica mi appassiona, anzi, ultimamente mi ossessiona (in senso positivo). Vi ringrazio per qualsiasi suggerimento o risposta che potete darmi.

P.S. se volete sapere qualche altro mio dato basta chiedere.
Ultima modifica di Baldox il 17/05/2013, 23:03, modificato 1 volta in totale.
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Re: Da ingegneria a matematica...

Messaggioda vict85 » 16/05/2013, 21:18

Il passaggio da ingegneria a matematica è piuttosto comune, e sinceramente nel caso di ingegneria penso tu abbia fatto bene a finire la triennale.

Baldox ha scritto:1) -Punto più che altro personale, ma è importante - L'università che frequento attualmente è a mezz'ora di macchina da casa, quindi non pago alcun affitto, mentre per iscrivermi a matematica dovrei spostarmi, il che mi porterebbe una grossa spesa aggiuntiva.


Su questo non ti possiamo aiutare. L’unico che sa se la spesa sia o meno eccessiva sei tu.

Baldox ha scritto:2) Con una iscrizione, necessariamente alla triennale in questo caso, avrei tre anni più del resto dei laureati. Potrebbero chiudersi delle strade importanti?


Sinceramente non sarei così convinto che l’iscrizione alla triennale sia obbligatoria, forse puoi iscriverti direttamente alla magistrale. Senza dubbio però al massimo dovresti dare un annetto di corsi anche iscrivendoti alla triennale. Quando passi da un corso ad un altro ti accettano tutta una serie di crediti (indipendentemente che siano effettivamente equivalenti). Nel caso del passaggio da una ingegneria questi crediti sono, in genere, molti; specialmente se hai messo tanti esami di matematica nel carico didattico.

Ti suggerisco di mandare un email al referente dei carichi didattici del corso di laurea, o eventualmente in segreteria. Se guardi nei regolamenti didattici della triennale e della magistrale puoi avere ulteriori informazioni.

Baldox ha scritto:3) Leggendo varie discussioni in questo ed altri forum ho capito che c'è un forte dislivello tra i corsi di matematica (analisi in primis) tra un corso di laurea della facoltà di Ingegneria e il corso di laurea in matematica. Il nome sarà anche lo stesso, ma il contenuto è molto diverso. Con questo non voglio intendere di sapere più di quanto occorra ad un Ingegnere, anche se posso affermare di aver avuto ottimi professori ed essermi informato in argomenti extra-esame, ma solo che ho nota la differenza tra i due approcci. Quando intendo dire che mi piace la matematica intendo la teoria, non le applicazioni, che comunque non disprezzo. Mi piace studiare un teorema, mi piace capire come possa essere utilizzato per approfondire qualche altro concetto, ma soprattutto adoro quando vari settori della matematica si uniscono in teorie matematiche comuni, cosa che ad Ingegneria si vede molto raramente. La mia paura è in certo senso data proprio dalla conoscienza di ciò che mi aspetterà con l'eventuale cambio di percorso. In pratica dovrò cambiare il modo di pensare. Dovrò ovviamente integrare i corsi di analisi e geometria, per i quali dispongo però di una conoscenza iniziale non banale, ma per gli altri? La mia intenzione è in partenza quella di recuperare autonomamente i corsi del primo anno e seguire quelli del secondo. Ovviamente gli esami andranno recuperati. Secondo voi è una cosa fattibile? Per esempio a Bologna hanno un corso di algebra 1 al primo anno. Sarebbe sufficiente dedicare agosto e settembre allo studio di questi, per poi poter seguire il corso di algebra 2 al secondo anno? inoltre quanto sono "buoni" nel riconoscere gli esami da un passaggio da Ingegneria a Matematica? potrebbe sembrare futile, ma in realtà è estremamente importante perchè dover ridare tutto da zero non è una pacca sulla spalle al morale.


Su algebra 1 io dubito che tu l’abbia fatta ad ingegneria, se ti iscriverai alla triennale sarà un esame che ti suggerisco quindi di seguire. Sul resto è senza dubbio necessario integrare alcune cose ma penso che sia assolutamente fattibile per una persona che sembra essersi dedicato allo studio degli argomenti matematici.

Detto questo sono in genere MOLTO buoni. Nel senso che se dai un esame di MAT/05 per esempio e il regolamento precede un esame in MAT/05 allora il tuo esame copre quello previsto dal regolamento. La cosa è spesso abbastanza automatica. Per la magistrale c'é in genere una interrogazione, ma non impossibile.

Baldox ha scritto:4) I matematici fanno i professori o sono disoccupati: è un mito da sfatare? Io non ho nulla in contrario al lavoro di docente, è un lavoro come un altro, ma dato il livello di crisi che c'è mi chiedo se ci sarà in futuro almeno quello! Certo, non è il mio sogno, anche perchè i programmi delle medie/superiori purtroppo non li trovo stimolanti come gli argomenti che si affrontano all'univesità. Per quanto la mia conoscenza sia ridotta, mi vengono i brividi (per la bellezza) quando penso ad una trasformata di Laplace dell'esponziale di matrice, quando vedo simboli matematici (anche sconosciuti) sparsi in una pagina con un eleganza che le altre scienze si sognano, o ancora quando, leggendo una dimostrazione, capisco un meccanismo logico che non possono non reputare incredibile. La matematica è vasta ed il mio sogno, purtroppo penso irrealizzabile, sarebbe quello di esplorarla per molto molto tempo e restarci legato per tutta la vita, soprattutto in ambito lavorativo. Ma cosa può fare un matematico in questa società? Ho letto che la ricerca è quasi inaccessibile e gli altri sbocchi sono o applicazioni ecomonomiche o insegnamento. E' corretto? Nell'eventualità che mi laurei (laurea magistrale) in matematica, potrei rivalutare anche la laurea (triennale) in Ingengeria che sto prendendo per aprirmi qualche porta che le unisca?


Mio fratello è laureato in ingegneria triennale e matematica magistrale e ora lavora per una azienda che si occupa di cose ingegneristiche (lui fondamentalemente programma). Lo hanno preso principalmente, però, per i suoi interessi extracurriculari. Conosco vari laureati in matematica che non sono né professori (delle superiori o universitari) né disoccupati. Non sempre però usano la matematica. Ma questo non è raro neanche per gli ingenieri, sul treno lo scorso mese ho conosciuto un ingegnere meccanico che si occupa di ingegneria edile.

Baldox ha scritto:Scusate per le domande, forse banali, ma oltre che dare una spinta a me stesso devo convincere la famiglia poichè senza il suo consenso non se ne fa niente.

Scusate inoltre se ho posto molto deomande, ma la mia situazione mi fa quasi stare male perchè non riesco a decidermi. L'unica cosa che ho chiara è che la matematica mi appassiona, anzi, ultimamente mi ossessiona (in senso positivo). Vi ringrazio per qualsiasi suggerimento o risposta che potete darmi.

P.S. se volete sapere qualche altro mio dato basta chiedere.


Le perplessità della famiglia sono normali. Hai dato un’occhiata alle varie sezioni di questo forum per vedere un po’ che si fa a matematica?
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Re: Da ingegneria a matematica...

Messaggioda Baldox » 17/05/2013, 11:35

vic85, ti ringrazio moltissimo per la risposta. Sei stato molto preciso e gentile.
Hai ragione, non ho fatto alcun corso di algebra ad ingegneria ed in effetti so che si tratta di un corso importante. Il punto però è che si tratta di un corso del primo anno, ed a Bologna ad esempio, c'è il corso di algebra 2 il secondo anno. Fosse per me seguirei tutti i corsi previsti, anche eventuali convalidati. La mia paura però è quella di impiegare troppo tempo per finire la triennale. Se per esempio ci mettessi tre anni mi ritroverei con 6 anni di studio e due lauree triennali. Non mi potrei permettere la magistrale a quel punto. Allora da lì il mio pensiero di studiare autonomamente algebra 1 per poter seguire e capire il corso di algebra 2, ma senza avere garanzia di seguirne poi il corso. Viceversa, se dovessi seguire le lezioni di algebra 1, questo si sovrapporrebbe eventualmente con qualche lezione del secondo anno, che dovrei non seguire affatto o seguire l'anno successivo, le quali a loro volta potrebbero contrastare le lezione degli esami del terzo anno. Si tratta di un meccanismo da gestire fin da subito. Accetto molto felicemente il tuo consiglio e ti ringrazio.

I corsi di matematica da me sostenuti sono quelli che ho scritto nella domanda di partenza, con l'aggiunta di un esame di ricerca operativa 1 da 6 CFU. Poi ci sono gli esami di Fisica generale, informatica e tutto il resto. Il mio eventuale obiettivo sarebbe quello di prendere la triennale al più con due anni. Non penso di essere in grado di intraprendere direttamente la magistrale, intere aree della matematica, vedi algebra per esempio, mi sono del tutto sconosciute.

Per quanto riguarda la professione che un matematico può svolgere posso dire di aver sfogliato diverse discussioni, sia in questo forum che in altri siti/forum. Purtroppo ho letto opinioni, perchè in fondo si tratta di opinioni, non sempre convergenti. A volte ho letto che i matematici servono un pò dappertutto, inoltre, dato che sono pochi, sono molto richiesti e si trova "facilmente lavoro". Altre volte ho letto che con una laurea in matematica se va bene si va ad insegnare alle superiori, altrimenti bisogna ripiegare a tutt'altro. Sono sintesi di estremi opposti, ma che non mi danno sicurezza di quella che è la realtà, se poi ci metto anche l'attuale crisi mi vien da piangere. L'unica cosa su cui tutti i commenti che ho letto sono concordi è sulla difficoltà di intraprendere una carriera di ricerca/insegnamento universitario, il che aumenta ancora la mia tristezza. Ovviamente continuerò ad informarmi.

Se non reco troppo disturbo, posso porti una domanda generale sull'iscrizione con laurea? Nel mio attuale corso di laurea in ingegneria ho i corsi suddivisi in due cicli. Non posso dare l'esame di un corso prima del termine dello stesso, o almeno che io sappia. Con l'iscrizione con laurea si possono dare esami (eventualemente integrativi) prima della fine dei rispettivi corsi? In altre parole possono dare geometria 2, che per i regolari iscritti senza laurea è al secondo anno, a gennaio del primo anno di iscrizione? Se così non fosse sarei bloccato nel tempo.
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Re: Da ingegneria a matematica...

Messaggioda vict85 » 17/05/2013, 13:47

Ti fai più problemi di quanti servono. Supponiamo che tu voglia andare a Bologna. Allora devi seguire questa procedura e soprattutto contattare questa persona. Per la magistrale il procedimento sarebbe lo stesso di tutti gli altri ormai.

:roll: sinceramente, con questo piano di studio, non la vedo troppo rosea. Per certi versi ti conviene guardare altre università :D

P.S.: Io sinceramente non lo farei anche solo per l'altissima quantità di esami di fisica matematica. Trovo tra l'altro che trascurino numerica e calcolo delle probabilità che sono settori molto importanti (fanno inoltre tantissima analisi :roll: ) e quasi niente di algebra (cosa che a te può anche andar bene). Insomma non mi piace.
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Re: Da ingegneria a matematica...

Messaggioda Baldox » 17/05/2013, 14:25

Grazie ancora. In realtà Bologna mi interessa molto come università; è proprio guardando il piano di studi che facevano a Matematica che mi sono reso conto che Ingegneria non era quello che volevo fare. Purtroppo il sito non dice tutto. Si trovano i moduli da compilare per la convalida degli esami, per esempio, ma niente riguardo a informazioni di proseguimento. Seguendo il tuo consiglio, proverò in caso con una E-mail.

vict85 ha scritto: :roll: sinceramente, con questo piano di studio, non la vedo troppo rosea. Per certi versi ti conviene guardare altre università :D

intendi dire che altrove potrebbe essere più facile inserirsi per uno nella mia situazione?

vict85 ha scritto:P.S.: Io sinceramente non lo farei anche solo per l'altissima quantità di esami di fisica matematica.

Posso chiederti il perchè di questo tuo commento? A dire il vero gli esami di fisica matematica mi attirano molto, anzi moltissimo. Ti riferisci al fatto che trovi migliore/più affascinante un corso di laurea in matematica con più esami di algebra, analisi numerica etc... oppure perchè sono esami molto complicati? (io non so quale sia la vera difficoltà degli esami, quindi ho solo supposto; inoltre, anche se dipende dalle attidudini e passioni, non posso averne un'idea avendo fatto un solo esame di meccanica razionale, che però a livello di programma è quasi identico a Fisica Matematica 2) :(

vict85 ha scritto:fanno inoltre tantissima analisi :roll:

Per quella sono pronto alla guerra. :D
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Re: Da ingegneria a matematica...

Messaggioda vict85 » 17/05/2013, 18:17

Baldox ha scritto:intendi dire che altrove potrebbe essere più facile inserirsi per uno nella mia situazione?


È possibile, ma devi chiedere per bene a chi si occupa della didattica del corso di studi. Queste cose devi chiederle a loro.

Baldox ha scritto:Posso chiederti il perchè di questo tuo commento? A dire il vero gli esami di fisica matematica mi attirano molto, anzi moltissimo. Ti riferisci al fatto che trovi migliore/più affascinante un corso di laurea in matematica con più esami di algebra, analisi numerica etc... oppure perchè sono esami molto complicati? (io non so quale sia la vera difficoltà degli esami, quindi ho solo supposto; inoltre, anche se dipende dalle attidudini e passioni, non posso averne un'idea avendo fatto un solo esame di meccanica razionale, che però a livello di programma è quasi identico a Fisica Matematica 2) :(


Semplicemente non sono un amante della fisica matematica. D'altra parte guardando i programmi ho notato che alla fine fanno quanto ho fatto io (il primo esame di fisica matematica è fisica matematica per modo di dire ed è ciò che gli altri fanno a fisica 1). Inoltre non fanno praticamente fisica. Manca tutto l'elettromagnetismo, onde, relatività e quantistica che io ho fatto.
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Re: Da ingegneria a matematica...

Messaggioda Baldox » 17/05/2013, 23:02

Capito. Ti ringrazio moltissimo. Cercherò di fare tesoro dei suggerimenti che mi hai dato, sperando di fare qualche passo avanti in questa scelta. :)
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Re: Da ingegneria a matematica...

Messaggioda tecnos » 22/05/2013, 09:44

vict85 ha scritto:Mio fratello è laureato in ingegneria triennale e matematica magistrale e ora lavora per una azienda che si occupa di cose ingegneristiche (lui fondamentalemente programma). Lo hanno preso principalmente, però, per i suoi interessi extracurriculari. Conosco vari laureati in matematica che non sono né professori (delle superiori o universitari) né disoccupati. Non sempre però usano la matematica. Ma questo non è raro neanche per gli ingenieri, sul treno lo scorso mese ho conosciuto un ingegnere meccanico che si occupa di ingegneria edile.


Che succeda è normale, ma con ingegneria succcede meno rispetto alle altre facoltà scientifiche. L'esempio che hai fatto al contrario di quanto credi non significa non occuparsi di ingegneria, anzi, storicamente gli ingegneri meccanici vengono apprezzati anche in campo strutturale, visti gli esami che affrontano nel settore scienza delle costruzioni.
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Re: Da ingegneria a matematica...

Messaggioda vict85 » 22/05/2013, 15:23

Immagino tu abbia ragione, in ogni caso a me ha stupito come cosa.
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Re: Da ingegneria a matematica...

Messaggioda Anisocoro » 23/05/2013, 13:09

non vorrei essere banale,però non possiamo escludere che nel prossimo futuro la richiesta di matematici da parte delle aziende, che in Italia-ed in altri Paesi vicini a noi- sono quale più,quale meno sono quantomeno in condizioni non rosee, sia molto minore rispetto ad oggi.
E' vero che esistono matematici che lavorano,però in questo insieme sono compresi tutti i tipi di lavoro, compresi camerieri, telefonisti (lavoro che,secondo me, è degradante) e lavori strani varii ,ora, secondo me è importante mettere sul piatto della bilancia che le aspettative post-laurea fra le due opzioni sono diverse
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