Messaggioda Marco83 » 22/03/2007, 01:48

Le applicazioni sono sostanzialmente in 2 campi:

-semiconduttori: la formazione e trasport di nanoparticelle nei reattori plasma usati in oltre 1/3 dei processi di costruzione dei wafers (e in generale di tutti i componenti di microelettronica) porta alla contaminazione del prodotto. Questo problema è uno dei fattori limitanti verso lo scale down nelle dimensioni. Per farti qualche nome, tutti i processi di etching, sputtering, PECVD e compagnia bella usano plasma non termici. Data la portata del mercato della microelettronica (centinaia di miliardi di dollari), si capisce l'interesse verso una tecnologia che è dominante in quel campo.

-nanotecnologie: la produzione di nanoparticelle da gas-phase ha innumerevoli vantaggi rispetto alla wet-phase. Con la crescita del settore, cresce l'importanza di studiare i fenomeni che sono coinvolti nella sintesi dei componenti fondamentali di ogni nanodevice.

Poi ovviamente vi è la ricerca di base (anche se non sono un fan del "sake of science" approach).

Una posizione di lavoro negli USA senza avere un titolo di studio USA è quasi impossibile, almeno come primo impiego. Questo è dovuto al fatto che per lavorare negli USA ti serve un permesso di soggioro temporaneo (H1B) che ti lega ad una particolare azienda. Ottenere questo permesso è un processo lungo e costoso e deve essere sponsorizzato da un'azienda che è interessata ad assumerti.
Se invece finisci un corso di studi negli USA hai un anno "bonus" per rimanere qui e lavorare per chi ti pare. Generalmente, se un'azienda è interessata, questo anno viene utilizzato a mo di "periodo di prova". il mio caso è un po diverso, in quanto visto che dovrò viaggiare molto, l'azienda che mi ha proposto un lavoro ha fatto subito richiesta per un H1B. Qui ci sono un sacco di stranieri nelle Graduate schools di ogni università, e la competizione per ottenere un lavoro è comunque abbastanza serrata, quindi la probabilità che come outsider tu riesca ad essere assunto è molto bassa (anche perchè solo per un'intervista dovrebbero pagarti un viaggio transoceanico...).

C'è comunque la possiblilità che, lavorando per un'azienda che ha contatti con gli USA tu ti faccia conoscere e qualcuno, alla luce dei tuoi successi o delle tue manifeste capacità, decida che vale la pena di sbattersi per ottenere un visto e assumerti.

Se io fossi in te, darei un'occhiata alla svizzera...
This sentence is false
Marco83
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 728 di 1052
Iscritto il: 28/12/2003, 15:11
Località: Minneapolis, MN USA

Messaggioda tecnos » 22/03/2007, 11:24

Valerio_D ha scritto:
Per quanto riguarda i politecnici svizzeri sicuramente Zurigo c'ha la sua storia (Einstein ha studiato lì) poi qlk gg. fa vedevo sul sito dell'istituto di fluidodinamica che fanno ricerche di tutto rispetto (a livelli molto alti--> cioè USA), Losanna so solo che c'è Quarteroni.
Altri che in Europa eccellono sono: il gruppo di Lesieur a Grenoble (sulla LES comandano loro c'è poco da fare) ed il gruppo di Davidson alla Chalmers di Goteborg, un ambiente che conosco pochissimo è quello tedesco, so solo che a Bochum lavorano sui miei stessi temi (in particolare sull'RHVT).
(Il gruppo dell'Imperial College con Gossman ecc. ecc. è a parte).


Certamente, Zurigo ha una lunga tradizione, comunque non mi riferivo in particolare alla fluidodinamica, la mia era una considerazione di carattere generale riferita alla scienza pura dove secondo le classifiche svizzere EPFL è davanti al ETHZ a parte nella chimica ( comunque vicinissime ). Ovviamente i dipartimenti di entrambi i politecnici avranno delle punte di diamante che "fanno media" e non vengono specificati.
Peccato che la classifica di ingegneria verrà pubblicata nel 2007 inoltrato, ma in questo caso credo che Zurigo batterà Losanna, a parte per scienze e ingegneria dell'ambiente....
Anche dall'offerta formativa sembra che all'ETHZ la fluidodinamica sia protagonista, inoltre i dipartimenti di ingegneria, fisica e matematica hanno attivato un CDL in Computational Science and Engineering, con un programma interessante che spazia, attraverso vari orientamenti complementari, dalla fluidodinamica alla fisica teorica.
Un altro politecnico in vista ,almeno nel campo della fluidodinamica geofisica (atmosfera, oceanografia) è l' École Polytechnique di Parigi...


@ Marco83

Restando in campo fluidodinamico ti conviene restare dove sei o andare al Caltech?
Avatar utente
tecnos
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 1065 di 1720
Iscritto il: 28/09/2005, 10:25

Messaggioda tecnos » 22/03/2007, 12:06

Valerio_D ha scritto:Altri che in Europa eccellono sono: il gruppo di Lesieur a Grenoble (sulla LES comandano loro c'è poco da fare).


Un ricercatore di questa scuola fa parte dello staff dello Tsunami Research Center ( University of Southern California, dipartimento di ingegneria civile ) considerato il migliore al mondo nello studio dei maremoti.
Avatar utente
tecnos
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 1066 di 1720
Iscritto il: 28/09/2005, 10:25

Messaggioda marco1988 » 22/03/2007, 14:17

Da quello che ho letto siete ingegneri meccanici. Giusto? Ma la preparazione di un meccanico o di uno aerospaziale è molto diversa?
marco1988
New Member
New Member
 
Messaggio: 22 di 52
Iscritto il: 17/01/2006, 15:52

Messaggioda tecnos » 22/03/2007, 14:29

marco1988 ha scritto:Da quello che ho letto siete ingegneri meccanici. Giusto?


Marco e Valerio si...
Avatar utente
tecnos
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 1067 di 1720
Iscritto il: 28/09/2005, 10:25

Messaggioda Valerio_D » 22/03/2007, 22:30

Ti ringrazio Marco per la completezza della riposta e per la disponibilità.
Valerio_D
Junior Member
Junior Member
 
Messaggio: 23 di 139
Iscritto il: 16/03/2007, 21:40

Messaggioda Valerio_D » 22/03/2007, 22:44

Più o meno come formazione di base ingegneristica non siamo molto distanti con gli aerospace però le materie più specialistiche ci differenziano abbastanza (noi nn facciamo meccanica del volo, strutture aerospaziali, esami di propulsioni cioè la roba da aerospaziali) loro non fanno ad esempio tecnologia meccanica (anche se qlcs a tema devono fare per forza), esami di macchine ho visto che mancano come tutta la parte impiantistica.
Cmq a modo loro sono due corsi molto formativi, anche se il più completo era Nucleare prima della riforma adesso un corso vero e proprio ispirato ai vecchi tempi non so se esista, sicuramente tecnos ne sa qlcs.

Addirittura negli ultimi anni di scuola superiore mi avevano fatto leggere una nota secondo cui il ministero nell'1987 dopo il referendum anti-nucleare aveva deciso mantenere aperti i ccl in ingegneria nucleare proprio per l'altissimo valore formativo che esprimevano, d'altra parte un ccl con:

Scienza delle Costruzioni
Meccanica Applicata alle Macchine
Fisica Tecnica
Idraulica
Elettrotecnica + più tutti i corsi del tipo Impianti Nucleri, Fisica delle Particelle Elementari, Fisica Atomica ecc. ecc.

parla da solo.
Valerio_D
Junior Member
Junior Member
 
Messaggio: 24 di 139
Iscritto il: 16/03/2007, 21:40

Messaggioda tecnos » 22/03/2007, 23:53

Ci sono due corsi a Roma che in qualche modo si ispirano alla preparazione in stile VO e sono Ingegneria dei modelli e dei sistemi a Tor Vergata( triennio + biennio ) e scienze per l'ingegneria alla Sapienza ( solo specialistica e si accede con tutte le lauree in ing ) :

http://www.dmmm.uniroma1.it/lsspi/curriculum.html

Cosa ne pensi?

Purtroppo ingegneria nucleare è oramai confinata alle sole lauree specialistiche...
Avatar utente
tecnos
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 1068 di 1720
Iscritto il: 28/09/2005, 10:25

Messaggioda Valerio_D » 23/03/2007, 23:32

Il corso di Scienze per l'Ingegneria lo conoscevo, cmq adesso riguardando l'organizzazione didattica mi sembra un bel corso di laurea (essendo una specialistica) poi c'è anche la possibilità di personalizzare abbastanza il proprio piano di studi poi però bisogna vedere a livello attuativo com'è la cosa.
Sul corso di Tor Vergata sono un po' più scettico (Fisica 3 e 4 sono corsi di fisica moderna?).

C'è anche una altro corso del genere che si tiene ai piedi del Gran Sasso, località Monte Luco di Roio (Università degli Studi dell'Aquila), Facoltà di Ingegneria ----> Modellistica Fisico-Matematica per l'Ingegneria è un corso (specialistica) a forte stampo matematico, tipo quello della Sapienza.
Valerio_D
Junior Member
Junior Member
 
Messaggio: 26 di 139
Iscritto il: 16/03/2007, 21:40

Messaggioda tecnos » 24/03/2007, 11:11

Valerio_D ha scritto:Il corso di Scienze per l'Ingegneria lo conoscevo, cmq adesso riguardando l'organizzazione didattica mi sembra un bel corso di laurea (essendo una specialistica) poi c'è anche la possibilità di personalizzare abbastanza il proprio piano di studi poi però bisogna vedere a livello attuativo com'è la cosa.
Sul corso di Tor Vergata sono un po' più scettico (Fisica 3 e 4 sono corsi di fisica moderna?).


Si, dovrebbero essere di fisica moderna..comunque Reynolds potrà confermarlo...

Valerio_D ha scritto:C'è anche una altro corso del genere che si tiene ai piedi del Gran Sasso, località Monte Luco di Roio (Università degli Studi dell'Aquila), Facoltà di Ingegneria ----> Modellistica Fisico-Matematica per l'Ingegneria è un corso (specialistica) a forte stampo matematico, tipo quello della Sapienza.


Si, non è male quel corso, anche in questo caso hanno libero accesso tutti gli ingegneri, di ogni ramo. E soprattutto ha una forte preparazione matematica. Inoltre c'è un ottimo laboratorio di idraulica marittima dove sviluppano modelli matematici per la descrizione degli tsunami, compresa la formazione ( non solo causati da eventi sismici, ma anche franosi, sottomarini e non..) ) e l'interazione con la costa. E' l'unico in Italia che affronta in modo specifico la materia. Diverse tesi del settore sono offerte agli studenti di modellistica :wink:
Avatar utente
tecnos
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 1071 di 1720
Iscritto il: 28/09/2005, 10:25

Precedente

Torna a Orientamento Universitario

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite