Ing Aerospaziale

Messaggioda pegasus » 10/02/2007, 17:01

mi chiedevo...di cosa si occupa EFFETTIVAMENTE un ingnere aerospaziale???? :roll:
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Messaggioda tecnos » 10/02/2007, 21:13

In questi indirizzi puoi trovare le materie della laurea specialistica e i relativi settori di ricerca :

http://w3.uniroma1.it/sdia/ins_specialistica.htm
http://w3.uniroma1.it/sdia/home.htm
http://gauss.ing.uniroma1.it/


Nei sito puoi trovare qualche informazione, come del resto in quelli del polimi e polito :

http://www.ing1.polito.it/aerospaziale/
http://www.aero.polimi.it/IT/index.php

L'ingegnere aerospaziale è molto apprezzato nel settore aeronautico, meccanico e ovviamente spaziale. E' una laurea molto valida per il settore fluidodinamico. Molti ingegneri della F1 sono aerospaziali, come l'attuale aerodinamico della Ferrari ( Tombaziz ) , Red Bull ( Newey, ex McLaren ).....
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Messaggioda wedge » 11/02/2007, 11:45

il mio vicino di casa che non è Adrian Newey ma è molto bravo comunque dopo essersi laureato in ing. aerospaziale è finito a progettare treni. l'aerodinamica del "muso" del treno per l'esattezza.
(chissà se da qualche parte esiste ing ferroviaria)
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Messaggioda tecnos » 11/02/2007, 11:55

wedge ha scritto:il mio vicino di casa che non è Adrian Newey ma è molto bravo comunque dopo essersi laureato in ing. aerospaziale è finito a progettare treni. l'aerodinamica del "muso" del treno per l'esattezza.
(chissà se da qualche parte esiste ing ferroviaria)


Ingegneria ferroviaria no! :) Ma esiste ingegneria del cinema! :lol:
In effetti il settore fluidodinamico è molto adatto all'ingegnere aerospaziale, anche in campo nautico per le carene e nelle vele...
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Messaggioda marco1988 » 18/03/2007, 14:49

Ma per la fluidodinamica non è più adatto un ingegnere matematico?
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Messaggioda tecnos » 18/03/2007, 18:44

marco1988 ha scritto:Ma per la fluidodinamica non è più adatto un ingegnere matematico?


E' una bella domanda. Dal punto di vista sperimentale/progettuale sono convinto che un ingegnere aerospaziale sia supeiore, mentre per quello teorico la situazione si ribalta a favore dell'ingegnere matematico.

Da un'intervista al Prof. Quarteroni

Le sono stati posti molti vincoli nel suo lavoro?

No, i progetti della barca venivano fatti da ingegneri molto preparati che avevano già un progetto definito. Il mio contributo è stato quello di usare simulazioni matematiche per migliorare un modello che è quasi perfetto e di portare la barca da un livello ottimo ad un livello di eccellenza. Attraverso il grande numero di simulazioni numeriche fatte dal matematico, nascono i suggerimenti che poi fanno la differenza.
Se vogliamo fare delle considerazioni di tipo macroscopico, possiamo dire che non si lavora sulla x ma sulla delta x. La x è un valore molto buono di quella che è la soluzione finale. Occorre tener conto che, se si migliora dell'1% le soluzioni dell'equazione, si dà alla barca la possibilità di arrivare sul traguardo con 30 secondi di vantaggio sull'avversario. Per ottenere questi risultati, abbiamo dovuto cercare e inventare equazioni molto precise e raffinate con algoritmi di calcolo altrettanto veloci ed efficienti e ciò ci ha permesso di simulare 100 configurazioni diverse di barche.
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Messaggioda Valerio_D » 18/03/2007, 23:47

Per la fluidodinamica ti consiglio di studiare proprio tanto in generale e se proprio vuoi fare un corso di laurea con tanti esami a tema c'è un corso di laurea specialistica in Ingegneria Astronautica alla Sapienza con:

Gasdinamica, Aerodinamica Ipersonica, Fluidodinamica Numerica, Fluidodinamica Sperimentale ed anche qlk altro + gli esami della triennale.

Cmq in generale è una disciplina molto varia, nel senso che ho conosciuto fluidodinamici che hanno fatto: Ing. Civile, Ing. Meccanica (che sono faziosamente i migliori ), Ing. Aeronautica, Ing. Aerospaziale, Ing. Nucleare poi ci sono quelli che hanno fatto Fisica e Matematica.

Il discorso fondamentale è che molti dei corsi che si fanno all'università sono puramente accademici perchè in questi studi i motil laminari, che a parte nel sangue che scorre nelle nostre vene, non li trovi mai ....mentre la turbolenza (che non è ancora ben compresa in tutti i suoi aspetti) la studi poco e niente ed è là che moltissimi fluidodinamici lavorano perchè è il carattere distintivo di tutti i flussi reali. E per farti capire meglio il flusso delll'acqua che esce dal rubinetto del lavandino del tuo bagno (che è un flusso turbolento) è ancora un traguardo molto lontano dalle attuali capacità predittive dei fluidodinamici di oggi.
Quindi per quanti corsi di fluidodinamica farai non avrai mai le competenze adeguate per lavorare su temi correlati. Fare la tesi in fluidodinamica è un buon punto di partenza perchè ti fa capire tante e cose e ti fa organizzare bene le idee.

Gli Ing. Matematici sono una categoria di Matematici non di ingegneri che cmq ammiro molto. E' consigliabile fare quel cdl se si è interessati alla modellistica matematica in generale e all'analisi numerica però alla fine come fluidodinamica non ne vedi tanta penso come corsi siamo ai livelli dei Civili però le competenze che vengono fornite sono molto utili per la fluidodinamica computazionale (a milano nella specialistica però c'è un corso sulla Turbolenza tenuto da Valdettaro mi pare).

In definitiva ti dico questo: per la fluidodinamica il cdl che scegli è relativo ma è molto più importante il percorso post-laurea tesi inclusa.
Il corso di Laurea più formativo in assoluto prima della riforma era Ingegneria Nucleare (da dati certi) probabilmente lo è ancora (te lo dice un meccanico).
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Messaggioda Valerio_D » 18/03/2007, 23:52

Una nota importante:

1) Quarteroni è un MATEMATICO come tutti i suoi collaboratori del MOX.
2) Quarterni NON è ASSOLUTAMENTE UN INGEGNERE pur lavorando alla facoltà di Ingegneria del polimi, al più è un MATEMATICO che si occupa di aspetti teorico/modellistici di problemi complessi di ingegneria.

per farvi capire meglio su SIAM News qlk mese fa è uscito in prima pagina. Le pubblicazioni di un ingegnere sono abbastanza distanti da quelle di Quarteroni che cmq è uno dei migliori al mondo nel suo campo viste le collaborazioni che ha e i risultati che ottiene.
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Messaggioda tecnos » 19/03/2007, 10:23

@Valerio_D


1) Scusa Valerio, sono daccordo che Quarteroni sia un matematico, ma in questo forum lo sanno anche i muri...
La frase che ho riportato, a mio parere, può dare l'idea della differenza metodologica fra il lavoro dell'ingegnere e quello del matematico, riferito ad un progetto "comune".

2) Certamente e una buona parte della ricerca fatta da Quarteroni viene svolta anche all'EPFL ( Politecnico di Losanna ).


Per il messaggio precedente :

L'ingegnere matematico a mio parere può essere un matematico o un ingegnere, tutto dipende dall'università nella quale studia, perchè c'è una discreta differenza fra i corsi di Milano ( ingegneria + modellistica ), Torino ( matematica + modellistica ) e Losanna ( matematica pura + matematica e tesi "specialistica" in matematica applicata).

Per quanto riguarda ingegneria astronautica di Roma devo dire che il grande numero di esami in fluidodinamica aveva colpito anche me.
Comunque è rilevante la presenza di ingegneri aerospaziali impiegati nelle competizioni al top. Basta leggere il curriculum degli ingegneri che lavorano in galleria del vento nelle squadre di F1 ( la bmw sauber ne conta 80! ) e in quelle di Coppa America. La maggior parte hanno una laurea ( talvolta anche il dottorato) in ingegneria aerospaziale.
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Messaggioda Camillo » 19/03/2007, 11:00

Valerio_D ha scritto:Una nota importante:

1) Quarteroni è un MATEMATICO come tutti i suoi collaboratori del MOX.

Non è affatto vero che tutti i suoi collaboratori del MOX sono matematici anzi...

Veneziani e Sacco sono ingegneri elettronici
Formaggia è ingegnere meccanico .
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