Messaggioda tecnos » 20/03/2007, 17:14

Valerio_D ha scritto:Guarda ho capito fin troppo bene che ti piacciono insidacabilmente gli aerospaziali. (Sei quasi ai livelli dei matematici che ci considerano dei puri trogloditi).
Io stavo cercando un modo per spiegarti che la fluidodinamica non è solamente un affaire aerospaziali/aeronautici.
Cmq se vivi la realtà del polimi capisco bene che hai questa convizione perchè guardando l'organizzazione didattica dei vari ccl ieri sera ho visto che là è così.
E penso anche l'organizzazione dei corsi di meccanica/energetica non sia proprio eccezionale.

Magari qlcs in più me la saprete dire voi per esperienze dirette ecc.


No Valerio, davvero, la mia era solamente un osservazione limitata ai due settori delle competizioni, niente di più. Sono daccordo con te sul fatto che la fluidodinamica copre molti settori ( e non è assolutamente un' esclusiva degli aerospaziali, ci mancherebbe!), lo so bene visto che il mio corso di laurea è nel settore ambientale e credimi che ne trattiamo parecchia.
No faccio ingegneria ambientale nella facoltà di Genova...
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Messaggioda Valerio_D » 20/03/2007, 17:21

Allora avrai sicuramente dei maestri adeguati. Sicuramente Seminara vi insegna tantissime cose del suo sconfinato sapere.
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Messaggioda tecnos » 20/03/2007, 17:34

Valerio_D ha scritto:Allora avrai sicuramente dei maestri adeguati. Sicuramente Seminara vi insegna tantissime cose del suo sconfinato sapere.


Non ho Seminara, forse il prossimo anno negli esami a scelta....
Anche tu hai fatto ingegneria a Genova?
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Messaggioda Valerio_D » 20/03/2007, 17:52

No provengo dall'Università Politecnica delle Marche (Ancona).
Ambiente abbastanza piccolo, tranquillo. Organizzazione del ccl di meccanica totalmente sui generis... ti sfido a cercare altri corsi di meccanica con fluidodinamica, aerodinamica, termofluidodinamica, turbomacchine e, volendo, aerodinamica industriale (e altri corsi assurdi di materiali polimerici, corrosione e durabilità, fisica della materia ecc. che sono tutto tranne che da meccanici ti permettono di divertirti abbastanza nella scelta dei corsi).
E ci sono addirittura la bellezza di due gallerie del vento.

Cmq Seminara è una specie di super-star ---> è uno dei 3 fluidodinamici puri (con Marchi del Marchi/Rubatta di Idraulica, e Piva della Sapienza) Accademici dei Lincei.
I suoi lavori sulle instabilità hanno fatto breccia nei cuori di tanti di quelli che stanno nel settore.
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Messaggioda tecnos » 20/03/2007, 18:04

Valerio_D ha scritto:No provengo dall'Università Politecnica delle Marche (Ancona).
Ambiente abbastanza piccolo, tranquillo. Organizzazione del ccl di meccanica totalmente sui generis... ti sfido a cercare altri corsi di meccanica con fluidodinamica, aerodinamica, termofluidodinamica, turbomacchine e, volendo, aerodinamica industriale (e altri corsi assurdi di materiali polimerici, corrosione e durabilità, fisica della materia ecc. che sono tutto tranne che da meccanici ti permettono di divertirti abbastanza nella scelta dei corsi).
E ci sono addirittura la bellezza di due gallerie del vento.

Cmq Seminara è una specie di super-star ---> è uno dei 3 fluidodinamici puri (con Marchi del Marchi/Rubatta di Idraulica, e Piva della Sapienza) Accademici dei Lincei.
I suoi lavori sulle instabilità hanno fatto breccia nei cuori di tanti di quelli che stanno nel settore.


Beh, Marchi è anche l'autore del miglior testo di meccanica dei fluidi in Italia. E la palazzina sede del corso di studi che frequento è titolata, non a caso, proprio a Marchi!
Comunque se nel prossimo anno sarà attivo il corso a scelta di idraulica fluviale con Seminara lo sceglierò!
Di cosa ti occupi in campo fluidodinamico?
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Messaggioda Valerio_D » 20/03/2007, 19:28

Mi occupo di Turbolenza e simulazione numerica della turbolenza in generale.
Inizialmente ho fatto qlk piccola applicazione ambientale riguardante l'individuazione del punto separazione della corrente in colline senza picchi per ovvie applicazioni eoliche cercando di minimizzare il carico computazionale, attualmente mi sono spostato verso applicazioni prettamente più termofluidodinamiche e sto iniziando ad occuparmi degli effetti di separazione termica in tubi vorticosi e di getti turbolenti.

Cmq adesso che ci penso nell'Istituto di Idraulica ad Ancona è arrivato da poco Brocchini che proviene prorprio dalla scuola genovese e si occupa sempre di idrodinamica delle zone costiere ecc. ecc.

Il Marchi Rubatta io non è che lo ammiro tantissimo perchè è un libro di Idraulica ----> forte predilezione per moti interni, correnti a superficie libera.
I miei gusti sono più per:

Monti, Savino. Aerodinamica: Vol1: Principi Generali e Vol2: Regimi di Moto ---> che proviene dalla Scuola del prof. Napolitano. Pionere dell'Aerodinamica in Italia.
Mattioli. Aerodinamica. (che è un libro che Mattioli ha scritto ad Ancona)

un link utile per tutti gli ingg. e appassionati di ing. è cmq, adesso che ci penso:

www.ingegneriastrutturale.net con (e tutti gli altri 10 portali di ingegneria delle strutture) ed il relativo forum dell'ingegneria che è ancora in fase di gestazione.
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Messaggioda Valerio_D » 20/03/2007, 19:30

Io dei proff. di Genova non conosco benissimo la produzione scientifica però li da voi c'è sicuramente una scuola di idraulica storica e, inoltre, per quanto ne so io i corsi di Seminara cercherei di seguirli tutti quindi fai bene a metterlo eventualmente.
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Messaggioda Marco83 » 20/03/2007, 20:30

Valrerio, tu ti occupi di simulazione della turbolenza o di simulazione di fluissi in condizioni turbolente? Insomma, il tuo focus è studiare la dinamica della turbolenza o del flusso?
This sentence is false
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Messaggioda Valerio_D » 20/03/2007, 21:15

Come accezione generale dinamica della turbolenza però a livello puramente formale.
In quanto ho fatto roba solo su flussi turbolenti e mai sulle dinamiche turbolente, quindi, va da se, che nel secondo campo non sono molto forte.
Cmq fino a che non sarà provata l'esistenza ed unicità delle eq. di NS in senso forte non saremo mai sicuri dell'adeguatezza delle NS come modello per la descrizione della turbolenza in tutte le sue accezioni per cui si capiscono anche le difficoltà di questo campo.
Anche se nella LES le cose vanno a braccetto e per l'immediato futuro c'avrei questo obiettivo--> spostarmi verso la LES che ha dal canto suo fortissimi problemi di implementazione.
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Messaggioda Marco83 » 20/03/2007, 21:41

Quindi per ora tu lavori su flussi turbolenti usando modelli di turbolenza (k-epsilon,k-omega,...) discretizzando equazioni RANS, giusto?

Che metodi di discretizzazione usi? Differenze finite, volumi finiti, elementi finiti, metodi spettrali, magari un bel cellular automata (tanto per far felice wolfram...)?

Scrivi i tuoi codici (immagino di si...)? Su che genere di macchine li fai girare?

Ti faccio tutte queste domande perchè qui ci sono sempre diatribe tra tutti quelli che fanno CFD (ce ne fossero 2 che hanno la stesa idea su qualcosa...) e volevo sapere com'è la situazione in italia.
This sentence is false
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