Avevo già aperto una discussione per la mia indecisione iniziale tra ingegneria e medicina. Io ho completato il primo anno di quest'ultima e mi sono trovato molto bene. Però non riesco a non pensare alla matematica, e di come sento di abbandonare la mia inclinazione naturale, facendo invece un corso di studi che è esattamente l'opposto delle mie attitudini, ma che comunque non ho difficoltà a continuare, e che mi appassiona molto, specialmente nella professione.
La situazione non si è evoluta questa estate, se non la settimana scorsa con la mia visita alla prima lezione di ingegneria informatica. Non era per niente come me l'aspettavo, non mi è piaciuta neanche un po': l'approccio alla matematica mi ha fatto veramente inorridire (sono stato al politecnico di milano), tanto che sono andato via e, per puro caso, sono andato a curiosare a ingegneria matematica, che nella mia riflessione non avevo mai considerato, e dove speravo di trovare qualcosa di diverso. E infatti così è stato: mi è piaciuto tantissimo tutto.
Ora che ho scoperto la mia "passione", non penso di farmi troppi problemi tra matematica applicata e ing matematica ( sbaglio? ), soprattutto per le possibilità lavorative che la seconda offre, ma la vera questione sta nella medicina, che non credo di voler abbandonare perché non solo mi piace molto l'argomento di studio, ma anche la professione. La cosa è resa più difficile per il fatto che non mi è facile confrontare le materie mediche con "la matematica" (le trovo due cose profondamente diverse e quasi"incommensurabili"?); e la professione del medico con quella del matematico / ingegnere matematico, che mi sembra ancora difficile da delineare e immaginare.
Spero di ricevere qualche buon consiglio: sono disperato e il tempo stringe.
Grazie a chiunque risponda!