Re: Che fare..?

Messaggioda Intermat » 06/11/2016, 15:54

civamb ha scritto:Si, un mio caro amico lavora nel settore della consulenza. 60000 km/anno di cui il 90% in autostrada e stipendio di circa 1500€ al mese. Non a caso consiglio a tutti di guardare seriamente fuori dai nostri confini. Nel settore meccanico la situazione non é migliore.

Che sia un settore molto stressante lo sapevo e me lo raccontano i miei amici che stanno facendo degli stage in diverse grandi società di consulenza. Però 1500€ è lo stipendio da neoassunto, poi non so se e come cresca. Uno che conosco è entrato in Deloitte e prende 1400€/mese netti, da neolaureato. Il che non è assolutamente male. Detto questo si lavora tantissimo e si viaggia molto. Dipende se piace e se si è disposti a fare questa vita!
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Re: Che fare..?

Messaggioda Pranas » 07/11/2016, 00:35

Il consiglio che posso darti io, anche se non condivisibile dalla maggior parte delle persone, è questo: fai ciò che più ti fa sentire bene, non ciò che è più conveniente. Io ho 21 anni, ed ho fatto l'errore di cadere vittima di quei paradigmi e di quei schemi mentali che oggi la società ti pone in modo diretto o indiretto. Adesso, a 21 anni, dopo aver passato un lungo periodo di crisi, sofferenza e riflessione, e dopo aver fatto varie esperienze, ho deciso di fare ciò che davvero voglio fare: proprio come te, si tratta di fisica. Poichè penso che il futuro non ci appartenga, (ma non per questo non bisogna fare progetti) bisogni fare qualcosa che ti soddisfi giorno per giorno, altrimenti la motivazione per andare avanti ti verrà a mancare, soprattutto a lungo termine, ne sentirai il peso! Non puoi sapere fra 3 o 5 anni come andranno le cose. L'unico modo per essere brillanti è fare qualcosa che si ama, altrimenti non c'è proprio stimolo; e fidati che se sarai brillante, andrai avanti, con successo. Personalmente non riuscirei mai a vivere una vita facendo qualcosa che non amo, io non la considero vita. Detto questo, non devi temere la sofferenza e lo sconforto, fanno parte della vita e servono per perturbarti, facendoti capire che qualcosa non va, affinchè tu ti possa migliorare. Io stesso ho provato molta sofferenza, e mi tocca aspettare quasi un anno per poter iniziare fisica (e inizierò da 22enne..), ma non fosse stato per questa sofferenza non sarei mai stato capace di guardarmi dentro e di prendere delle decisioni senza titubanza. Sono sicuro che i tuoi genitori capiranno, e non fare l'errore che fanno molti, parlaci, abbi un dialogo con loro, fagli capire come ti senti, non dare per scontato le loro reazioni, perchè spesso ci si sbaglia, te lo dico per esperienza diretta! Perdonami se sono stato logorroico, spero tu possa trovare la tua strada in modo assolutamente incondizionato, te lo auguro.
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Re: Che fare..?

Messaggioda Albesa81 » 07/11/2016, 09:51

Non ho molto da aggiungere a quello che è stato già detto.
All'OT mi sento di dire che se deciderà di proseguire con il corso di studi dovrà darsi allo studio anima e corpo se vorrà arrivare in fondo, perchè a ingegneria non c'è tempo per le distrazioni e gli amichetti/e.
Inoltre mi trovo sostanzialmente d'accordo con civamb, oggi guardare fuori dai confini nazionali è un'opzione da prendere in seria considerazione soprattutto perchè negli ultimi anni l'Italia ha disinvestito molto in ricerca e innovazione e attualmente non offre grandi opportunità di crescita (almeno in tempi ragionevoli).
Forza e coraggio e in bocca al lupo!
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Re: Che fare..?

Messaggioda Riccardo8 » 09/11/2016, 15:34

Voglio davvero ringraziare tutti coloro che sono intervenuti. Mi avete davvero aiutato e mi sono ripreso più che mai.
Ho speso alcuni giorni di riflessione e per ora sono convinto di rimanere su questa strada, poi magari il futuro mi riserverà qualcosa di inaspettato e sarò pronto al cambiamento. Ho ripreso lo studio e non mi farò abbattere da un test andato male, ripeto che ringrazio la famiglia da lontano tanto quanto voi che, siete stati i primi a saperlo, anche prima dei miei.
Un ringraziamento ultimo a Pranas, il quale davvero ti auguro il meglio del meglio, sappi che non c'è notte senza mattino amico, ora che hai trovato la tua strada seguila al meglio; e ad Albesa. Un in bocca al lupo a tutti.
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Re: Che fare..?

Messaggioda Vikhr » 14/11/2016, 18:34

Albesa81 ha scritto:All'OT mi sento di dire che se deciderà di proseguire con il corso di studi dovrà darsi allo studio anima e corpo se vorrà arrivare in fondo, perchè a ingegneria non c'è tempo per le distrazioni e gli amichetti/e.

Questo concetto (culminante in quanto sottolineato), proposto anche da Intermat, in base alla mia esperienza di studente (di un corso di laurea scientifico che ha molti punti in comune con i più blasonati corsi di Ingegneria di vari tipi e Fisica, ossia Chimica Industriale) assai mediocre in base agli standard del 3+2, lo trovo assai critico e tengo particolarmente a spiegare il perché (essenzialmente, TL;DR per usare lo slang di Internet, quello che voglio dire è che tra il dire e il fare c'è pur tuttavia il mare, e non basta dire "studio di più" o, al contrario, "devi studiare di più").

Lo trovo critico in quanto, pur non abbandonando alla prima difficoltà, ma perseverando e anche molto a lungo (come ho fatto io), se qualcosa in cui si crede comincia ad andare male nonostante lo sforzo (e nel mio caso in particolare distrazioni hanno cominciato ad essercene molte immediatamente dopo il quinto tentativo fallimentare di un esame verso la fine del terzo anno, ma prima ve n'erano assai poche, a parte lo sport, sempre rigorosamente amatoriale, che ora peraltro non pratico più; gli amichetti/e non ci sono stati quasi per nulla invece, a parte rarissimi casi), col tempo può diventare veramente difficile continuare a investirci l'impegno e il tempo dovuto, perché lo studio diventa un ripetuto conflitto con la realtà dei fatti e una pressoché giornaliera messa in discussione di sé stessi, che può rapidamente portare al prosciugamento delle proprie energie mentali se ripetuto a lunghissimo termine (io ho cominciato ad avere seri problemi nello studio all'inizio del primo anno fuoricorso, nel senso che passavo le giornate a studiare ma non mi rimaneva in testa veramente niente; intorno a metà anno però le capacità di memorizzazione sono tornate lentamente ad essere quelle di prima, infatti mi sono spesso trovato a dire ai miei famigliari che quest'anno accademico sarebbe stato una specie di anno di pausa, nonostante sia poi riuscito a dare, finora, 4 esami con risultati brillanti; anch'io sento di averli delusi, anch'io mi sono dovuto trovare, a volte con modi bruschi, a richiamarli alla realtà, ovvero che nonostante tutto sono uno studente mediocre).

Insomma, al nostro Riccardo8, per concludere, l'Università ha le sue gioie e i suoi dolori, e i dolori sono il vedere che altri hanno una carriera più spedita di te (e a me duole assai non il vedere gli altri laurearsi, ma il vedere gli altri ex colleghi fare ricerche in laboratorio, fare tirocini, mentre io praticamente, per via di una manciata di esami non ancora superati (gli esami che mi mancano per la laurea, dato che io, a differenza di te, sono giunto quasi alla fine), sono stato esiliato e condannato a una specie di ozio forzato, nel quale gli interessi diventano per forza di cose altri e comincio ad essere un po' come te, pur rimanendo il dovere del laurearsi, ozio scandito di tanto in tanto da qualche esame passato con bei voti, quando invece io avrei voluto fare tutt'altro; e quando giungerà anche per me il momento della tesi, dovrò sprecare molto tempo a imparare daccapo come usare gli strumenti di laboratorio), il deludere i tuoi famigliari che credevano fortemente in te e che tu ce la facessi, il vedere che il proprio impegno non vale nulla,

ma le gioie sono l'acquisire un senso critico, un'autonomia dagli altri, una cultura, una capacità di tollerare le difficoltà, i peggiori dolori che la vita può offrire, fare del tuo meglio anche quando la dea bendata della fortuna non sta cercando te ma qualcun'altro e fare tutto con le tue sole forze, e farti apprezzare al 100% quel poco che ti viene bene con le tue sole forze, l'imparare a essere umili e modesti. Pazienza per i famigliari, non si può volere tutto dalla vita, l'importante è non parcheggiarsi all'Università e cominciare a vivere a suon di party e discoteca abbandonando completamente lo studio, quello è da da idioti, ma ogni tanto è necessario fermarsi momentaneamente, per evitare problemi, e non è nemmeno corretto che qualcuno debba ritenersi uno studente non meritevole solo perché è un po' più lento nello studio o è un po' meno portato, e debba solo per questo rinunciare a una laurea (infatti, nel Nuovo Ordinamento, anche se si raggiunge il limite della decadenza dagli studi, si ha diritto al riconoscimento della carriera pregressa, cioè la maggior parte degli esami superati con successo, se non tutti, vengono riconosciuti validi all'inizio della nuova immatricolazione).
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Re: Che fare..?

Messaggioda Intermat » 14/11/2016, 20:37

Vikhr, io credo, ormai ne abbiamo parlato svariate volte, che la cosa fondamentale sia dare anima e corpo nello studio. Per me questo ha voluto dire sacrificare lo sport mentre, altri, sono riusciti a far conciliare le due cose. Ovviamente se uno vive un momento in cui non ce la fa, soprattutto psicologicamente, è giusto che si fermi. Detto questo, continuo a credere che per completare al meglio il ciclo di studi bisogna dare il massimo e per farlo bisogna mettere lo studio prima di ogni altra cosa, in fondo è il lavoro di uno studente. A te sarà capitato di vivere un momento psicologicamente difficile e, giustamente, hai dovuto rallentare. Nessuno te ne vuole fare una colpa però, credo, la tua sia una situazione particolare, in media chi ci mette tanto e non ottiene buoni risultati non fallisce per questo motivo ma proprio per la mancanza di impegno (lo vedo frequentemente con molti miei amici).
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Re: Che fare..?

Messaggioda Vikhr » 14/11/2016, 21:08

Hai ragione Intermat, per carità, ma vedi, quello che cerco di dire è che è difficile continuare nel tempo a mettere sopra ogni cosa qualcosa che va male, non so se mi spiego... Non è impossibile, ma è comunque difficile, diventa progressivamente sempre più difficile metterci l'impegno, vedendo che quello che si ottiene è poco, magari le ore di studio continuano ad essere le stesse ma l'atteggiamento diventa passivo. A me ha soprattutto demotivato e distratto il non poter più fare attività di laboratorio.
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Re: Che fare..?

Messaggioda LucreziaL » 21/11/2016, 11:58

Non ti abbattere.. non è tutto facile nella vita.. se sei veramente convinto della scelta che vuoi fare allora non mollare.. gli sforzi e i sacrifici daranno i loro frutti... se invece non sei motivato prova a cambiare strada... i tuoi genitori capiranno.. in bocca al lupo :*
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Re: Che fare..?

Messaggioda Riccardo8 » 30/03/2020, 15:35

Salve a tutti,
volevo riesumare questa discussione perchè 4 ore fa mi sono laureato, in corso, nell'ultimo appello disponibile, alla triennale di ingegneria elettronica.
Ho aspettato a lungo di poterlo fare e mi piacerebbe tantissimo che tutti coloro che mi hanno spronato a non mollare e non abbattermi, potessero leggere questo messaggio. Vi vorrei ringraziare tutti, davvero.
Ero sul punto di mollare gli studi dopo 3 mesi di lezioni in cui non passavo nemmeno il test d'ingresso, oggi ho raggiunto la meta.
Non mollate mai ragazzi, credete sempre in voi stessi.

Un abbraccio a tutti,
Riccardo
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Re: Che fare..?

Messaggioda axpgn » 30/03/2020, 15:56

:smt023 :supz: =D> \:D/ :smt041
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