Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda anonymous_40e072 » 31/07/2017, 20:30

civamb ha scritto:Se frequentate un cdl in ingegneria in cui nel proprio campo di specializzazione non vengono forniti gli strumenti per modellare un fenomeno dal punto di vista matematico fisico cambiate sede.


Affermazione molto azzardata.
anonymous_40e072
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda Injuria » 31/07/2017, 21:10

nicov ha scritto:Pongo una domanda rapida, per quale motivo su questo forum e su altri presenti in rete si legge di ragazzi che vorrebbero intraprendere fisica e poi finisco per fare ingegneria per motivi di sbocchi lavorativi?
Consultando almalaurea si legge che nella maggior parte dei casi il salario dei fisici è decisamente più alto di quello degli ingegneri..poi non so, magari la realtà dei fatti è un'altra, non so se le statistiche di quel sito siano affidabili.


Il "decisamente più alto", che poi in realtà è circa un 8% in più, è spigato semplicemente dal fatto che il 35% dei fisici lavorano all'estero rispetto all' 8-9% degli ingegneri. Ecco svelato l'arcano. Probabilmente stiamo parlando di persone che lavorano nella ricerca nei paesi anglosassoni o del nord Europa dove redditi ed opportunità sono più alti (circa la metà degli occupati in fisica lavora in questo ambito).
In quanto all'affidabilità dei dati è vero che un sondaggio presenta sempre rischi di risposte false, allo stesso tempo però, bisogna dire, che il campione di Almalaurea è piuttosto numeroso. Ci son più di 500 intervistati su circa un migliaio di laureati specialistici in fisica negli atenei italiani ogni anno, quindi siamo ad una frazione campionaria che supera il 50%, a mio parere è una buona fotografia della realtà, anche se non esatta (ma meglio che niente no?).
Per quanto riguarda l'occupabilità ingegneria è sicuramente meglio di fisica (basta vedere i dati sull'occupazione generale sempre forniti da Almalaurea). La conclusione che ne traggo e che ci si debba iscrivere a fisica già con in testa un progetto per l'estero e cercare di eccellere negli studi, se la si fa per trovare un lavoro facile e/o per lo stipendio forse si fa un grande errore.
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda civamb » 31/07/2017, 21:49

A mio parere uno studente di ingegneria dovrebbe capire cosa vorrà fare da grande già alla fine del secondo anno (se non prima). In questo il politecnico di Torino ha il vantaggio di non disperdere bravi studenti interessati alla matematica ed alla fisica con uno sguardo all'ingegneria offrendo il primo anno in comune con il non piccolo vantaggio di poter "correggere il tiro".
Ultima modifica di civamb il 31/07/2017, 21:58, modificato 2 volte in totale.
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda civamb » 31/07/2017, 21:54

anonymous_40e072 ha scritto:
civamb ha scritto:Se frequentate un cdl in ingegneria in cui nel proprio campo di specializzazione non vengono forniti gli strumenti per modellare un fenomeno dal punto di vista matematico fisico cambiate sede.


Affermazione molto azzardata.


Se un ingegnere civile non fosse in grado di modellare fenomeni di meccanica dei fluidi o dei solidi (e trovare soluzioni originali) non sarebbe un ingegnere ma un perito o un geometra. Giusto per fare un esempio.
civamb
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda nicov » 31/07/2017, 23:01

Il "decisamente più alto", che poi in realtà è circa un 8% in più, è spigato semplicemente dal fatto che il 35% dei fisici lavorano all'estero rispetto all' 8-9% degli ingegneri. Ecco svelato l'arcano.


A mio avviso Almalaurea dovrebbe specificare in maniera più chiara come sono stati raccolti i dati, e dire se effettivamente sono stati messi nella stessa pentola gli studenti all'estero e quelli che invece fanno ricerca in Italia.
Sostengo questo perché il potere di acquisto varia da nazione nazione, l'estero è formato da tante varietà.
Se è avvenuto così, come sostiene l'utente injuria, chi ha elaborato i dati ha commesso degli errori nel riprodurli, la statistica invece ha delle regole che vanno seguite.
Non sarebbe una media ponderata.
Sarebbe come fare una statistica su quanto spendono gli Italiani e andare a prendere quelle persone che risiedono all'estero dove la moneta ha un valore o più alto o più basso.

Giusto per farvi due esempi, se un ricercatore in fisica in USA potrebbe guadagnare il triplo rispetto a chi fa ricercai in Italia, ma allo stesso tempo potrebbe restare uno stipendio basso per i prezzi di quella nazione, specie se si vive in certe città.

Resto comunque scettico, non credo che un'azienda seria come Almalaurea che collabora con le università, si sia permessa di fare errori statistici.

Se un ingegnere civile non fosse in grado di modellare fenomeni di meccanica dei fluidi o dei solidi (e trovare soluzioni originali) non sarebbe un ingegnere ma un perito o un geometra. Giusto per fare un esempio.

Penso che l'utente injuria non si riferisse tanto alla mutidisciplinarietà dell'ingegnere quanto alla capacità di approfondire a fondo un modello matematico-fisico.
Ultima modifica di nicov il 02/08/2017, 22:43, modificato 1 volta in totale.
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda Injuria » 01/08/2017, 15:23

Resto comunque scettico, non credo che un'azienda seria come Almalaurea che collabora con le università, si sia permessa di fare errori statistici.

Non è un errore, semplicemente è un'informazione non riportata nel dato. Se si guardano solo le retribuzioni si potrebbe arrivare a conclusioni fuorvianti, ma ci sono altre informazioni che indicano che quel dato è da integrare.
Facendo dei semplici calcoli di correlazione appare ovvio che le retribuzioni non siano ponderate al potere d'acquisto locale, il quale non andrebbe fatto solo fra stati, ma anche fra regioni, province, fra comuni grandi e piccoli (come fa l'Istat per calcolare l'indice di povertà). Ad esempio, le lauree del gruppo ingegneria in cui c'è maggior quota di studenti lavoratori all'estero sono anche quelli che presentano remunerazioni più elevate (correlazione = 0.65).
In ogni caso a questi dati ci sono oltre 200 pagine di rapporto in cui vengono spiegati e fatte le opportune considerazioni ed avvertenze:
http://www.almalaurea.it/sites/almalaur ... azione.pdf

Nel paragrafo a pagina 149 vengono spiegate le differenze territoriali e nel paragrafo 8.3 "Lavoro all'estero" viene approfondito il fenomeno, commentati i dati ed aggiunte informazioni non presenti nelle tabelle.
Come di consueto nell'appendice finale ci sono le note metodologiche, a pag. 262 spiega come vengono calcolate le retribuzioni sui dati del questionario e scoprimo che non vi è nessun aggiustamento territoriale, ma solo temporale attraverso l'indice dei prezzi al consumo fornito dall'Istat.
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda shot22 » 04/08/2017, 21:55

Consultando almalaurea si legge che nella maggior parte dei casi il salario dei fisici è decisamente più alto di quello degli ingegneri..poi non so, magari la realtà dei fatti è un'altra, non so se le statistiche di quel sito siano affidabili.

Lascia stare quel tipo di statistiche, ci sono una marea di fattori che le rendono inaffidabili e sicuramente un paio di numeri non rappresentano le cose come stanno in realtà. Secondo me adesso fare l'ingegnere ora è diventata quasi una moda, tanto che chi si iscrive a ingegneria per fare un percorso serio inizia a lamentarsi perchè ci sono troppe persone lì "a caso".
Poi c'è anche il fatto che fisica spaventa, e fa bene a spaventare (io ci son dentro e confermo che può essere un bel casino).

La concorrenza è tanta e vale ancora di più il consiglio di studiare ciò che ci appassiona, per potersi distinguere dai molti laureati che crescono in numero ogni anno.

Come dice seven, la concorrenza è tanta e gli stipendi sono quelli che sono: ci saranno ingegneri che hanno stipendi da paura come ingegneri che hanno stipendi da fame, e lo stesso vale per i fisici. In un mondo in cui siamo tutti super-qualificati, sono le idee che ci facciamo e le nostre capacità nel metterle in pratica che fanno la differenza
$\int_{-\infty}^{+\infty} e^{-x^2} dx = \sqrt{\pi}$. Kelvin disse alla classe "Un matematico è uno per il quale questo è ovvio".
Un giorno Littlewood disse: "Molte cose sono totalmente inaccessibili all'intuizione, il valore di $\int_{-\infty}^{+\infty} e^{-x^2} dx$, ad esempio"
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Re: Perché ingegneria e non fisica?

Messaggioda anonymous_40e072 » 05/08/2017, 00:40

civamb ha scritto:
anonymous_40e072 ha scritto:
civamb ha scritto:Se frequentate un cdl in ingegneria in cui nel proprio campo di specializzazione non vengono forniti gli strumenti per modellare un fenomeno dal punto di vista matematico fisico cambiate sede.


Affermazione molto azzardata.


Se un ingegnere civile non fosse in grado di modellare fenomeni di meccanica dei fluidi o dei solidi (e trovare soluzioni originali) non sarebbe un ingegnere ma un perito o un geometra. Giusto per fare un esempio.


Calma, modellare cosa intendi? Analiticamente? Non ho visto tanta gente (sulle dita di una mano) avere una confidenza di un certo livello con cose tipo modelli RANS. O, per quanto riguarda il mio focus, problemi di diffusione-trasporto-reazione (combustione per esempio).
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