Buongiorno, come tanti altri anche io chiedo aiuto per risolvere i miei dubbi. La mia passione è quella della fisica, soprattutto elettromagnetismo e termodinamica. Tuttavia ho dei dubbi nell'intraprendere un CdL in fisica: ciò che mi preoccupa è il futuro sbocco lavorativo. L'insegnamento non mi interessa, la ricerca in Italia mi hanno detto dei ricercatori essere un mondo molto instabile e precario, quindi vorrei magari evitare la ricerca pubblica, gli eventuali sbocchi informatici o economici della fisica neanche li considero.
Per questo sto prendendo in considerazione l'ingegneria, anche per la sua idea romantica di "cambiare il mondo". E qui arrivano le domande.
Qual è l'ingegneria che più di tutte affronta anche la teoria? (uno degli aspetti negativi dell'ingegneria è quello di lasciare indimostrate molte cose a mio avviso). é vero che quella elettronica è quella con più fisica tra le materie?
Ha senso cercare una via di mezzo tra lavoro e passione oppure alla fine non ottengo ne carne ne pesce?
Ne ho parlato anche con il mio miglior insegnante che mi ha detto varie cose tecniche e soprattutto di inseguire il mio sogno quantomeno i primi anni, tarando la scelta man mano che si avanza negli anni.
Domanda bonus: cosa ne pensate di questo corso magistrale di Stoccolma? Potrebbe essere una buona idea per iniziare 3 anni di ingegneria per capire i miei interessi e poi vedere se rimanere su ingegneria o orientarmi più sugli aspetti fisici.
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