Ciao a tutti, sono al primo anno di ingegneria aerospaziale ma ho il presentimento che non sia la strada giusta per me. L'unico esame caratteristico del corso mi ha interessato meno di zero.
Non vorrei dare tuttavia giudizi troppo affrettati dopo un solo esame che non mi è piaciuto e dopo soli 4 mesi.
La scelta del corso universitario era ricaduta su ingegneria aerospaziale perché attratto dal mondo della colonizzazione e esplorazione spaziale, con l'aggiunta della passione per il motorsport: due elementi che mi hanno indotto a scegliere aerospaziale. Tuttavia, tutto il mondo aeronautico (su cui è incentrato il famoso corso che sto odiando) non è per nulla nei miei interessi. In questo caso, secondo voi è più congeniale passare ad ingegneria meccanica per poi eventualmente dirigersi verso ing spaziale per la magistrale?
Un altro dubbio che ho sempre avuto e che continuo ad avere è se l'ingegneria in generale faccia per me: non ho mai costruito nulla con le mie mani, non ho mai avuto passione per i motori, per le officine e per i lavori manuali. Preferisco probabilmente la conoscenza all'applicazione pratica, e per questo stavo valutando l'idea di passare a fisica. Ne sono sempre stato attratto e sul comodino ho sicuramente più libri divulgativi di fisica che manuali di meccanica. Però, almeno a settembre, l'avevo esclusa (forse sbagliando) per il piccolo sogno di lavorare per qualche industria leader del mondo spaziale. Ora la sto rivalutando, anche perché mi aprirebbe un sacco di porte in ambiti che trovo molto interessanti come l'energia nucleare, la bioinformatica e il machine learning.
Dopo il piccolo tema, aggiungo: nel caso cambiare percorso sia la scelta più adatta, è meglio farlo subito, facendo il secondo semestre nel nuovo corso, o è meglio finire l'anno concentrandomi sugli esami più utili al cambio di corso e iniziare nell'eventuale nuovo ambiente da settembre?
(scusate per l'immensità del topic)